CHUCHO VALDEZ & YAROLDY - TRA ENTUSIASMO E... DELUSIONE

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shaddy
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Messaggioda shaddy » sab mar 15, 2008 9:16 am

Ciao raga, ieri sera sono stato a Bergamo a vedere il concerto del quintetto Latin Jazz di Chucho Valdez con il grandissimo Yaroldy Abreu alle Congas.
Partiamo dalle note "dolenti": il concerto è durato UN'ORETTA SCARSA!!! :angry:
In effetti è raro che il sottoscritto utilizzi lettere in grassetto e "faccina incazzata", ma personalmente non esito ad utilizzare termini come delusione e scandalo in riferimento alla durata della performance.
Ora, posso comprendere che nei locali Jazz, i Jazzisti, per darsi un tono da Jazzisti, per fare una "pausetta" (al termine della quale soitamente ritrovano meno della metà del Pubblico) o magari per far si che il locale possa fare 2 turni e dunque incassare di più, i "set" durino poco e spesso siano almeno 2.
Ma trovo assolutamente scandaloso che un concerto del grande, mitico e stellare Chucho Valdez, a Teatro (e non in un Jazz Club) e, peraltro, in quella che dovrebbe essere la sua unica data in Italia, duri... UNA MISERA ORETTA!!! :angry:
E questo solo perché gli organizzatori hanno avuto la “bella” pensata di fondere nella stessa sera 2 concerti, uno di Chucho Valdez e uno di Gianluca Petrella e della sua “Cosmic Band”. Ora, non dico che quest’ultima non sia una formazione di tutto rispetto, ma forse (anzi sicuramente) un mostro sacro come Chucho Valdez, meritava una serata, uno spazio ed uno spettacolo tutti per se!
Ma dico... stiamo scherzando? Ma dove sono finite la decenza e il rispetto del Pubblico?
Dico, ma come può, chi si è fatto centinaia di KM e ore di macchina per assistere al concerto di un autentico mito, ritrovarsi con uno "Spettacolo a metà"??? Mah, non ci sono parole.

Detto ciò passiamo alle note positive (soprattutto per i Percussionisti).
Ho aggiunto "soprattutto per i Percussionisti" perchè in effetti la performance è sembrata creata bell'apposta per lasciare ampio spazio e dare grande risalto al ritmo e alla sezione ritmica. E anche in questo caso probabilmente gli estimatori di “Chucho Pianista” saranno forse rimasti un po' delusi!
Noi Percussionisti almeno da questo punto di vista, no di certo!
Anzì. Ci siamo gustati un "oretta" di ottima Musica, suonata in modo ovviamente magistrale, durante la quale Batteria e Percussioni sono state sempre in grande risalto ed evidenza sia nelle parti d'accompagnamento che solistiche, ovviamenter sempre nel rispetto della Musica e ben “fuse” con tutto il contesto.
Yaroldy ha suonato con 4 Congas (LP Classic) con intonazione abbastanza spostata sulle note alte (come spesso si conviene nel L.J.). L'"udibilità generale" all'inizio era un po' bassina e i suoni troppo "metallici", poi, durante il concerto, i Fonici hanno sistemato un po' il tutto e il livello e la sonorità sono migliorate senz'altro.
Molto interessanti gli accompagnamenti dei brani centrali per i quali Abreu ha utilizzato spesso un paio di bacchette, dapprima sui fusti delle Congas (la “Mokkes Drum” che ha fornito le Congas ringrazia) e poi utilizzando la mano sinistra sulle pelli e la bacchetta di destra su bordo e pelli per dar vita ad un classico accompagnamento di "Merenghe", Neanche da dire che il tutto si fondeva splendidamente con i pattern della batteria.
Durante il concerto ha eseguito almeno 3 assoli belli carichi e utilizzando una tecnica molto moderna (quella che forse qualcuno un po' per invidia un po' per irriverenza definirebbe "da frullatore") potente, efficace e spettacolare, unita a qualche momento di “respiro” e linguaggio più tradizionale, soprattutto nei Pattern in 6/8.
Per gli accompagnamenti ha utilizzato, ovviamente, pattern tipici del Latin Jazz sfruttando appieno le possibilità melodiche dei 4 Tamburi.
Insomma... un grande che non ha certo deluso le aspettative.
L'unico Bis è consistito, quasi interamente, in un Brano tradizionale cantato da Abreu e accompagnato da lui medesimo e dal Bassista (che durante il concerto non ha eseguito nemmeno un Assolo...) con gli Shakere. Anche questi ovviamente utilizzati magistralmente, da entrambi, e in modo spettacolare.
A proposito, un plauso va senz’altro anche al Bassista e al Batterista, ovviamente bravissimi. Tutto sommato dunque... breve, ma senz'altro piacevole e intenso.

Shaddy :;):

P.S: dimenticavo, tra le note positive c'è anche il fatto che sono riuscito a riprendere tutto il concerto...




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zumbi
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Messaggioda zumbi » sab mar 15, 2008 3:45 pm

grazie shaddy per la dettagliata recensione,
effettivamente una serata organizzata a doppio set poco si addice ad un maestro di tale levatura, che meriterebbe tutte le sue 2 ore...
sono contento pero' che sia stata interessante musicalmente.
ho sentito el senor abreu suonare sui dischi di chucho e ho visto alcuni filmati su youtube.
e', a mio avviso, uno dei nuovi maestri delle tumbadoras, e spero di avere presto occasione di apprezzarlo dal vivo.
pace e ritmo!

shaddy
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Messaggioda shaddy » lun mar 17, 2008 10:07 am

In effetti, come ho già detto, è indubbiamente bravissimo, ma abbastanza livellato su tutti gli altri grandi Congueri in circolazione. In poche parole (giusto per riprendere il discorso di un altro Topic) niente di particolarmente "innovativo".
La tecnica è un misto di "Hidalghiano" e tradizionale (più spinta verso l'Hidalghiano") con qualche sporadico spunto alla Richie Flores...
Naturalmente Giovanni è un'altra cosa sia come fraseggi che in termini di "pulizia" generale.

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cosaltro
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Messaggioda cosaltro » lun mar 17, 2008 10:50 pm

mah, Yaroldy Abreu quando lo vidi quest'estate faceva il pirotecnico ma non in stile hodalgo, o addirittura richie flores....

secondo me l'intenzione cubana sulle congas è molto differente da quella portoricana. SE VEDETE I VIDEO DI CONGABORIQUA sono estremamente pirotecnici, frullatorici, e funnambolici, mentre a cuba, habana o santiago, ho visto dare più importanza alle frasi, alla pronuncia.... bho forse mi sbaglio, ma parliamone dai....

ci sono gli amici dalla sardegna che magari possono dirci qualcosa di più... nO?

shaddy
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Messaggioda shaddy » mar mar 18, 2008 9:26 am

cosaltro ha scritto:...secondo me l'intenzione cubana sulle congas è molto differente da quella portoricana...

Non solo secondo te, ma è proprio così! Ciò non toglie che un Cubano possa attingere dallo stile di un Portoricano e vice versa. E ciò non toglie, altrettanto, che molti spunti dllo stile di Abreu dell'altra sera (poi come ha suonato questa estate non lo so) erano di chiaro stampo "Hidalghiano". In quento agli "sponti alla Richie Flores", mi riferisco ad alcune "rullatine a 2 mani iperveloci" eseguite proprio nello stesso modo che caratterizza lo stile tipico di Richie.


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mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » mar mar 18, 2008 9:40 pm

per improvvisare sulle tumbe c'è un solo stile di cui nel mondo esista una "scuola"...è quello cubano, che poi i portoricani suonino esasperando più la tecnica è abbastanza vero; i padri fondatori del linguaggio sulle tumbe sono i cubani ; hidalgo è considerato un mostro perchè fonde la sua grandissima tecnica a tutti i profondi conoscimenti sul mondo cubano ; il risultato è un linguaggio sempre in clave e moderno ma fortemente legato al tradizionale ; e dal poco che ho sentito anche yaroldy fonde la tecnica alla tradizione ( video con chuchito sul montuno di mambo influenciado) ;
ciao
mario

shaddy
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Messaggioda shaddy » mer mar 19, 2008 9:43 am

mario(ex tecnica) ha scritto:...anche yaroldy fonde la tecnica alla tradizione...

Infatti è ciò che ho detto.
Il fatto che per imparare a suonare le Congas e successivamente ad improvvisare sia imprescindibile attingere dalla scuola Cubana è abbastanza ovvio e normale, dal momento che le radici e i fondamenti provengono dal lì.
Certo è vero anche che oggi come gli "stili" sono molteplici, così come i linguaggi, i fraseggi, e tutto il resto.
Ecco perchè, senza nulla togliere al valore storico e all'importanza fondamentale sdella stessa, non credo che si possa parlare in modo unidirezionale di "scuola cubana", dal momento che il più grande innovatore dello Strumento degli ultimi 20 anni è stato un Portoricano, cioè appunto Giovanni Hidalgo.
E al giorno d'oggi credo che nessun Percussionista moderno possa dire di suonare prescindando dalla "scuola di Hidalgo", che, secondo un mio modestissimo parere, è assolutamente da considerarsi una vera e propria scuola.
In effetti anche chi pensa di "non frullare" alla fine frulla, frulla eccome... :D

Sha' :;):
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chiribombo
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Messaggioda chiribombo » mer mar 19, 2008 12:30 pm

a me risulta che anche Porto rico abbia una propria scuola, un suo modo di unire africa e occidente e proprio la famiglia di Hidalgo ha alle spalle una grossa tradizione religiosa.
la scuola portoricana è molto famosa negli Usa, di più di quella cubana, naturalmente per motivi politici. In ogni caso, uno dei maestri di Hidalgo é stato un cubano, il sig. Changuito

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » mer mar 19, 2008 7:37 pm

x shaddy: infatti io rispondevo a cosaltro ; quello che intendo dire è che i soli che sentiamo eseguire da hidalgo ,dal latin jazz alla salsa ,sono legati indubbiamente alla scuola cubana di cui lui ne è estimatore e profondo conoscitore; i suoi fraseggi sono freschissimi , ma legati indissolubilmente al concetto dell'impro in clave per questo suonano sempre corretti ;voglio dire se senti improvvisare giovanni su un montuno o su latinjazz con tutta la fantasia(smisurata) che ha con tutta la tecnica (pure) per dargli un suono corretto improvviserà ad un certo modo ; se suonerà rumba ad un altro se suonerà bonkocemiyà ancora un altro , poi se suonerà bomba o plena cambierà ancora tipo di fraseggio ; e invece secondo me( e non solo) quella cubana per suonare in certi contesti è la sola scuola esistente e non lo dico da fanatico; il linguaggio per tumbadoras bongò e paila si sviluppa negli ambienti della rumba a cuba , questa è storia!!!! che altri poi ne abbiano elevato i contenuti negli ultimi 20 anni , siamo d'accordo; ma l'impro sui montuni è nata a cuba ;
x chiribombo : certamente a puertorico si sono sviluppate culture di stampo africano ,plena e bomba ne sono un esempio ; comunque se mi portate i nomi ed i cognomi di quelli che negli anni '40 a puertorico improvvisavano nelle descarghe,come guillermo barreto, tata guines ,nonchè papin o chachaguere , fissando quelli che nel mondo diventerannno i canoni dell'improvvisazione nel contesto più volte ripetuto finora, allora sarò felice di ricredermi e di documentarmi più approfonditamente ,o se mi idicate qual'è il tipico solo alla puertoricana su un montuno, e su quali concetti si basa , ne sarei ancora più lieto ;
non nascondo il tono provocatorio ( ma assolutamente amichevole) di quest'ultima , lunga richiesta , aspetto con ansia,
un abbraccio a tutti
mario
mario

chiribombo
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Messaggioda chiribombo » mer mar 19, 2008 10:39 pm

Ciao Mario, cmq non ho detto che a Portorico hanno inventato il montuno, ho detto(anzi ho scritto) semplicemente, come tu mi hai confermato, che anche i portoricani hanno una loro scuola e una loro tradizione, come i dominicani, come gli haitiani, come i jamaicani come i brasiliani; Cuba è un discorso a parte.
E comunque secondo me sei un tipo provocante
:p

zumbi
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Messaggioda zumbi » mer mar 19, 2008 11:24 pm

chiribombo ha scritto:E comunque secondo me sei un tipo provocante

...che stia nascendo un amore? :laugh:

shaddy
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Messaggioda shaddy » gio mar 20, 2008 9:37 am

"...i soli che sentiamo eseguire da hidalgo ,dal latin jazz alla salsa ,sono legati indubbiamente alla scuola cubana di cui lui ne è estimatore e profondo conoscitore; i suoi fraseggi sono freschissimi , ma legati indissolubilmente al concetto dell'impro in clave per questo suonano sempre corretti..."

Questo è vero solo in parte, e aggiungerei solo in minima parte, dal momento che il fraseggio e lo stile di Hidalgo in realtà contengono una Musicalità che va ben oltre il concetto di Clave. Se eseguisse assoli pensando a "stare in Clave" non esprimenrebbe fraseggi spaventosamente ricchi di fantasia e creatività. Mentre il più delle volte le improvvisazioni di Hidalgo sono fatte di controtempi, fraseggi sincopati e patterns che poco hanno a che vedere con la Clave e per eseguire i quali, ovviamente, non sta a pensare alla Clave.
Quando esegui un assolo non c'è bisogno che pensi alla Clave perchè sia "corretto", questo è il concetto scolastico dell'"come eseguire l'assolo". I fraseggi suonano "bene e corretti" quando sono Musicalmente corretti e piacevoli da asoltare.
Inoltre, ribadisco che i fraseggi di Giovanni vanno ben oltre la scuola cubana.

"...se senti improvvisare giovanni su un montuno o su latinjazz con tutta la fantasia(smisurata) che ha con tutta la tecnica (pure) per dargli un suono corretto improvviserà ad un certo modo ; se suonerà rumba ad un altro se suonerà bonkocemiyà ancora un altro , poi se suonerà bomba o plena cambierà ancora tipo di fraseggio; e invece secondo me (e non solo) quella cubana per suonare in certi contesti è la sola scuola esistente e non lo dico da fanatico..."

Rispetto senz'altro il tuo (e non solo) punto di vista, ma resto convinto che, oggi come oggi e soprattutto con gli esempi che abbiamo a disposizione tramite Internet, CD, DVD, ecc., pensare che "la scuola cubana per suonare in certi contesti è la sola scuola esistente" credo sia anche qualcosa di più che riduttivo.


"...il linguaggio per tumbadoras bongò e paila si sviluppa negli ambienti della rumba a cuba , questa è storia!!!! che altri poi ne abbiano elevato i contenuti negli ultimi 20 anni , siamo d'accordo; ma l'impro sui montuni è nata a cuba..."

Infatti siamo tutti d'accordo che nessuno (come abbiamo detto Hidalgo compreso) può prescindere dalla scuola Cubana nel momento che si mette in testa di suonare le Congas, ma viviamo negli anni 2000, e dunque allo stesso modo oggi come oggi, nessuno può prescindere dall'evoluzione che lo Strumento ha maturato grazie anche alla scuola Portoricana.

"...se mi portate i nomi ed i cognomi di quelli che negli anni '40 a puertorico improvvisavano nelle descarghe,come guillermo barreto, tata guines ,nonchè papin o chachaguere , fissando quelli che nel mondo diventerannno i canoni dell'improvvisazione nel contesto più volte ripetuto finora, allora sarò felice di ricredermi e di documentarmi più approfonditamente ,o se mi idicate qual'è il tipico solo alla puertoricana su un montuno, e su quali concetti si basa, ne sarei ancora più lieto..."

Questa vecchio mio in effetti non è una frase provocatoria, ma una frase che, evidentemente, non tiene conto del fatto che nessuno ha messo in dubbio il valore storico dei "padri fondatori del linguaggio", ma anzi, come stiamo ripetendo più volte, lo si ritiene assolutamente imprescindibile.
E probabilmente, allo stesso modo, non tiene conto del fatto che allora e fino a qualche anno fa probabilmente si poteva parlare di "canoni dell'improvvisazione" o di "tipico solo alla puertoricana su un montuno, e su quali concetti si basa", ma oggi i tempi m(per fortuna) sono cambiati, gli orizzonti (per fortuna) si sono allargati, i fraseggi, gli assoli, e tutto il resto, non è più legato (per fortuna) solo ai vecchi canoni dell'improvvisazione.
Vedi vecchio mio, ad uno che ha passato più di 35 anni ad ascoltare, raccogliere e suonare assoli della maggior'parte dei Percussionisti vecchi e nuovi, non puoi venire a parlare (nel 2008) di "canoni dell'improvvisazione" come se fossero oro colato, perchè probabilmente "erano" oro colato molti anni fa.
Ma adesso, e ormai da qualche anno, le cose sono cambiate. Hai un'idea di qua nti Tumbadores ci sono al mondo? Hai un'idea di quanti stili e tipi di linguaggi differenti questi siano in grado di produrre? Secondo te, tutti questi Percussionisti, Maestri e non, quando eseguono gli assoli, pensano solo alla Clave? Mettono in pratica i "Canoni dell'improvvisazione"? No vecchio mio, la maggior'parte di essi esprime semplicemente ciò che si sente di dire attraverso lo Strumento mettendo in pratica prima di tutto la propria conoscenza tecnica e la propria esperienza. C'è chi lo fa in modo più "funambolico", chi in modo più pacato, chi esprimendo un linguaggio più moderno, chi più classico o tradizionale. E magari c'è anche chi lo fa rifacendosi allo stile dei "vecchi Tumbadores" (anche perchè spesso provare ad imitare quello dei nuovi è un po' più complicato se non altro dal punto di vista tecnico) o restando legato indissolubilmente alla Clave, ma resta il fatto che, come ho già detto, ormai gli stili sono talmente tanti e tali per cui è difficile parlare della "storia" pensando che sia ancora l'unica piattaforma alla quale fare riferimento.

Shaddy :;):




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Messaggioda mario(ex tecnica) » gio mar 20, 2008 12:41 pm

forse è vero che a volte ho un tono provocatorio (e non credo di mancare di rispetto a nessuno), ma perchè credo che, se nessuno la prende a male ( e se succede pazienza) possa nascere un confronto interessante , come mi sembra stia succedendo ora ;
x shaddy , io rimango sulle mie posizioni, quando sento i soli di giovanni , se succede sul tumbao, si crea quella perfetta armonia con la melodia del piano che è figlia ,o se vogliamo nipote ,di tutti i concetti di clave che ho detto finora ; mentre esegui un solo non è che stai li a pensare alla clave "oddio ma dove sarà il due o il tre", ma una volta interiorizzati certi concetti basici puoi creare infinite varianti e fraseggi semplicemente odorando la melodia di ciò che ci circonda ( solitamente il piano o, spesso nel latinjazz ostinati suonati all'unisono da piano e basso) ; il concetto scolastico del "come eseguire l'assolo" ,una volta interiorizzato, è quello che ti permette di suonare con tutta la scioltezza del mondo senza pensare a nulla tranne che a esprimere se stessi , riuscendo a dare il suono giusto al contesto in cui stai suonando ; nel caso di scuola portoricana possiamo parlare di tecnica sullo strumento e di grandissima capacità di esecuzione nella salsa.....sempre figlia dei vecchi canoni ; non stò dicendo che si suona bene solo se si suona come tata guines, i fraseggi sono ovviamente evoluti grazie soprattutto a maestri che spessissimo non sono cubani ; ma il concetto giusto è sempre quello, per me è proprio così ;
Vedi vecchio mio, ad uno che ha passato più di 35 anni ad ascoltare, raccogliere e suonare assoli della maggior'parte dei Percussionisti vecchi e nuovi, non puoi venire a parlare (nel 2008) di "canoni dell'improvvisazione
credo che invece se ne debbe sempre parlare
Ma adesso, e ormai da qualche anno, le cose sono cambiate. Hai un'idea di qua nti Tumbadores ci sono al mondo? Hai un'idea di quanti stili e tipi di linguaggi differenti questi siano in grado di produrre? Secondo te, tutti questi Percussionisti, Maestri e non, quando eseguono gli assoli, pensano solo alla Clave? Mettono in pratica i "Canoni dell'improvvisazione"?
ne ho una vaga idea ed i migliori quando suonano in un certo contesto danno sempre il suono di cui vado parlando ; poi è certo che per ogni persona , ogni musicista , si sviluppa un suono ed uno stile diverso ma il concetto rimane quello ;non parlo perchè sono un fanatico , un pazzo , o perchè ho ascoltato un disco di mongo due anni fa e mi è piaciuto tanto che ora mi credo un maestro ; sono 10 anni che ascolto questa musica e 8 che la studio profondamente( quindi ho ancora tanto da imparare ma non mi sento neanche un novizio), e come ho scritto più volte non sono il fanatico del folklore che pensa che hidalgo o paoli siano solo buoni a frullare ; al contrario ho sempre avuto una visuale aperta ad ogni possibile sfaccettatura del mondo in cui mi sono immerso ; per me è così shaddy,rispetto il tuo punto di vista ; del resto, per fortuna non si può essere sempre d'accordo;
(sentite io non metto mai faccine perchè sono un tipo un pò orso ma ,se fosse, sarebbero sempre sorridenti)
ciao
mario

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Messaggioda mario(ex tecnica) » gio mar 20, 2008 12:43 pm

dovevo mettere più spazi tra una citazione e la risposta, vabbè è la prima volta che lo faccio;
mario

sbambu
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Messaggioda sbambu » gio mar 20, 2008 4:25 pm

mi intrometto nei discorsi dei "soli":

avendo visto una miriade di volte ìl video ( il mio unico video purtroppo ) conga virtuoso di Giovanni, Lui stesso dice che alcune "cose" le fa perchè gli partono dal cuore, dalla testa!
e sempre Lui ( lo metto in maiuscolo perchè è assolutamente da ingigantire la sua valenza ) spiega che queste "cose" non si possono insegnare: bisogna avere divisione mentale, tecnica, e tanta, tanta passione!

Ora, premesso cio', sono d' accordo con Mario sul fatto di avere quelle basi dalle quali non si puo' prescindere.... ma sugli assoli e sullo stile di Hidalgo, sono convinto che Shaddy abbia visto giusto:

gli assoli di Hidalgo vanno ben oltre la clave e/o "regole" della tumbadoras... lo dice lui stesso nel video:

division mentale, e ascoltare il proprio istinto, il proprio cuore!

e Dio ha deciso di dare solamente a pochi questo privilegio innato...


:D


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