La "nostra" rivista??? - ...che tristezza

[yalla!]

In effetti sì, sono stato un po' troppo precipitoso e sanguigno. Naturalmente dovete mettere il timbro "opinione personale" al post incriminato. Personalmente mi sembra ci sia un abisso tra gli stili/generi/tradizioni della musica latina (anche questa definizione comunque è sciocca) e quelli metal.
Per quanto riguarda il mascheramento, dipende dal contesto e dall'utilizzo. Per concerti, serate avvenimenti va benissimo. Creare il personaggio va benissimo. Ma farsi ritrarre sempre e comunque truccati, mi fa una brutta impressione. Anche questa, opinione personale.
Quello che trovo ridicolo di una certa parte del metal è il richiamo alla morte (intesa all'occidentale), nomi come "Sepultura" o "Obituary", immagini di croci, cimiteri, cadaveri a me più che incutere timore e atmosfere cupe, mi fanno ridere...
La musica è un inno alla vita, perchè associarla alla morte?
Vabbè, cmq mi fermo - non è polemica, è una pura espressione di un sentimento personale.
Tornando a bomba in topic, bisogna dire che parte della colpa è anche di noi percussionisti, MOLTO meno inclini degli altri musicisti allo studio, all'informazione, alla preparazione. E qui torniamo al famoso discorso dei "bongoloidi"...

[BICIO]

mah! io penso si tratti di mode: gli artisti del filonedella "new romantic" inglese primi anni 80' inglesi si truccavano come delle donne, vedi Bowie, i Soft Cell, i joydIVISION ECC.
Gli stessi artisti che suonarono con MILES DAVIS (il mio idolo) nel periodo dell'album " Bitches Brew" (e non li nomino nemmeno) si vestivano come dei pagliacci.
non e' un off-topic , anzi la questione "moda" qui in italia influisce su tutto quello che e' il panorama artistico e non solo..un artista in italia e' chi si veste come un artista, chi "cazzeggia" come un artista, chi porta i capelli come un'artista. e cosi' e' normale che un percussionista diventa chi si mette un djembe tra le gambe e sbatte le mani sul tamburo fino a spellarsi le mani senza aver capito un cazzo di quello che fatto.
c'e' poca informazione e' vero, per cui penso che un giornale abbia molte responsabilita' sulla questione, quindi penso che in qualche modo bisogna fargli pesare la cosa o almeno fargli capire che non e' la direzione giusta quella che e' stata presa.
oltretutto, secondo me non e' la giusta direzione neanche dal punto di vista commerciale. sappiamo tutti quanto e' stata sfruttata e tuttora lo e' , l'ondata djembe-afroraduno-discotribal-djdjdjdjeriddu-troviamoci al parco e cazzate varie, dai gestori di eventi e di locali nei confronti degli adolescenti.
pensiamoci su.
p.s. per Fabrizio : se Acuna non avesse fatto quella scelta , diciamo cosi' mistica, sarebbe finito peggio di Pastorius.
per tanti musicisti la musica ha un legame diretto con Dio ed e' un cosa imprescindibile, non e' catechismo. :;):

[nikmanomorta]

Ma il vero problema nelle riviste del settore e' che ad ogni pagina ritrovi Shaddy !!!
Come nel numero di Drum club di giugno,sei li tranquillo che guardi la pubblicita' dei cajon Meinl e chi trovi a destra in un angolo ? Sempre lui ( con la solita gorra bianca, mentre sappiamo che il cajon e' di origine peruviana ) !!!
Per non parlare delle espressioni del suo volto,una vera maschera di sofferenza !!
Questo genera sgomento nel giovane lettore ,che si rivolgera' subito a riviste piu' rassicuranti,come " Incontri con casalinghe " o " Capital ".

[cosaltro]

Ma il vero problema nelle riviste del settore e' che ad ogni pagina ritrovi Shaddy !!!
Come nel numero di Drum club di giugno,sei li tranquillo che guardi la pubblicita' dei cajon Meinl e chi trovi a destra in un angolo ? Sempre lui ( con la solita gorra bianca, mentre sappiamo che il cajon e' di origine peruviana ) !!!
Per non parlare delle espressioni del suo volto,una vera maschera di sofferenza !!
Questo genera sgomento nel giovane lettore ,che si rivolgera' subito a riviste piu' rassicuranti,come " Incontri con casalinghe " o " Capital ".

sottoscrivo :laugh:

[yalla!]

Tornando un attimo sull'argomento... sulla stessa rivista da un po' di tempo c'è la rubrichetta (interessante, per carità) "dicono di noi" dove riportano articoli, recensioni eccetera delle riviste specializzate di altri paesi (soprattuto USA e UK) che parlano di strumenti e musicisti italiani. Bene, nell'ultimo numero parlano della recensione un CD e fanno i complimenti al percussionista (non ricordo chi sia) perchè la rivista dice "adds some nice percussion" cioè "aggiunge delle percussioni carine" E QUESTO SAREBBE UN COMPLIMENTO??? Aggiungere delle percussioni carine è proprio ciò che l'ignorante si aspetta dal percussionista, cioè non che integri il groove, che dia del sapore, che stupisca, che aumenti il tiro, che sia essenziale per la ritmica.... ma che faccia del colore.
Non che questo sia un male, ma riportarlo come complimento da parte di una rivista che si chiama "percussioni" denota scarsa attenzione se non ignoranza...
Miiiiiiiiiiiiiiiiii come son diventato polemicooooo!!!!! :p

[Sbiccy]

Io ho comprato un unico numero mi pare l'anno scorso (o due anni fa piu' o meno) con ovviamente al interno l intervista a Mamady Keita dopo il concerto a san marino.
condivido in pieno tutto...molte cose mi son piaciute e le ho lette con gusto...ma non l'ho mai piu' comprato,ci sara' un motivo,no???
Tra l altro l avevo preso anche perche' c era all interno un dvd con the best of drummers....condivido anche col fatto che Vinie Paul e' un grande!!!!

[shaddy]

Ma il vero problema nelle riviste del settore e' che ad ogni pagina ritrovi Shaddy !!!
Come nel numero di Drum club di giugno,sei li tranquillo che guardi la pubblicita' dei cajon Meinl e chi trovi a destra in un angolo ? Sempre lui ( con la solita gorra bianca, mentre sappiamo che il cajon e' di origine peruviana ) !!!
Per non parlare delle espressioni del suo volto,una vera maschera di sofferenza !!
Questo genera sgomento nel giovane lettore ,che si rivolgera' subito a riviste piu' rassicuranti,come " Incontri con casalinghe " o " Capital ".

Non farti trarre in inganno vecchio Nik, in quella foto, non stavo suonando, era un momento di pausa del Concerto e avevo un po' di "flautulenza da smaltire" .
Comunque un mio amico Batterista di Modena ha tutti i numeri di "Percussioni" dal prima all'ultimo. Qualche tempo fa me li sono fatti prestare e li ho sfogliati tutti quanti estrapolando tutti gli articoli che parlavano di Percussionisti, Congas e Percussioni Afrocubane. Alla fine mi è saltato fuori un bel Tomo con interviste, impressioni tecnico/Musicali e quant'altro di molti grandi Maestri.
Anche se forse non sarà proprio attendibilissimo il giudizio in merito alla rivista da parte di chi ne ha sfogliati solo pochi numeri, bisogna ammettere che le indignazioni ed incazzature espresse nel Topic sono più che legittime. Effettivamente è un peccato che il mensile abbia perso, via via nel tempo, il suo "occhio di riguardo per le Percussioni" prediligendo sempre più il lato Batteristico. All'inizio su molti dei primi numeri era interessantissima perchè si avvalevano di collaboratori come Evangelisti, Carrano ecc., che curavano altrettante interessantissime rubriche sulla Tecnica ecc. Peccato.
La cosa che però a mio avviso è ancora più singolare consiste nel fatto che anche per quanto riguarda i Batteristi, i nomi ricorrenti siano un po' sempre gli stessi, a dimostrazione del fatto che volenti o nolenti, sono un po' il "Traino commerciale" della testata.
Sarebbe interessante girare i vari commenti del Topic alla redazione, vedi mai che magari siano presi in considerazione?

Sha' :;):



Edited By shaddy on 1157018522