prendo spunto dal topic di congagirl al rogo!! dove ci si lamentava giustamente e per l'ennesima volta del "trattamento particolare" che i fonici riservano ai percussionisti.
s'è poi accennato al fatto se sia o meno giusto 'nccazzarsi quando ti capita una situazione del genere.
personalmente lo ritengo un argomento interessante del quale mi piacerebbe conoscere anche altri pareri (oltre naturalmente a quelli già espressi nel topic richiamato)
secondo me, come ho già detto, fanno eccezione le situazioni tipo concorsi o clinic didattiche dove è fondamentale che il suono dello strumento raggiunga nel migliore dei modi l'ascoltatore finale, altrimenti è vanificato il fine stesso della performance.
in una situazione professionale o semiprofessionale, come ad esempio l'essere ingaggiati per accompagnare un artista in una determinata tourneè, sempre secondo me, l'approccio del musicista cd professionista deve giocoforza essere diverso.
in questo caso si entra a far parte di un meccanismo organizzativo dove ognuno ha dei compiti e delle responsabilità abbastanza precise, ed uscire dai propri potrebbe addirittura essere controproducente.
andare a "metter bocca" sull'operato del fonico (che spesso, detto tra noi, si sente un guru della musica) è una operazione moooooolto delicata dove i risultati sono tutt'altro che scontati, senza contare il fatto che, per gerarchia organizzativa, il fonico risponde direttamente al produttore e/o al direttore artistico e/o all'artista.
detto in parole povere, il fonico è spesso più importante di te ed andare a rompergli le palle puoi rischiare invece che sia lui a prender le tue ed usarle come gli ovetti della lp

insomma, penso che in certi ambiti sia molto importante il sapersi comportare, quasi più importante del saper suonare, secondo il mio punto di vista, ovvio :;):
ok, per il mom mi fermo quì, magari l'argomento non è poi così interessante come penso io, se ci sono altri interventi sono ben lieto di proseguire il discorso...
adieu :;):