Djembe - com'è difficile

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Al Mandingo
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Messaggioda Al Mandingo » dom dic 25, 2005 10:58 pm

Ciao Ragazzi!
Mi permetto di dire anch'io la mia...
Non mi trovo d'accordo quando si dice che il djembe richieda uno sforzo maggiore di quanta ne possa servire per suonare la tumbadora...
Studiando correttamente una tecnica si arriva sempre a ottenere il massimo con il minimo sforzo...
Semmai con le congas si impara prima a stare rilassati e poi a suonare mentre con il djembe, si sa che la parte prettamente tecnica non viene quasi mai illustrata a dovere( ancora adesso molti djembefola in gamba che conosco sono ultra geniali ma poco rilassati),
quindi figuriamoci!
un principiante appena va in "sforzo", si trova senza volere ad andare in apnea e a diventare paonazzo in men che non si dica...

Ho sempre studiato musica, fin da bambino(piano, chitarra)
ad un certo punto ho voluto conoscere la batteria e da lì ho scoperto il djembe...
Un paio d'anni dopo,senza tralasciare il djembe mi sono messo a studiare percussioni cubane e sono andato avanti quasi 4 anni tra djembe e tumbadora e ad un certo punto sempre cercando di rispettare le impostazioni "tradizionali" dei due strumenti mi sono trovato a mescolare senza volere le due tecniche...
un casino!

Mi sono trovato a fare una scelta e ho scelto la musica che mi dava più emozioni, quella africana...

Dico questo per chiarire che mi sto specializzando con la musica africana, ma che non sono proprio digiuno di percussioni latine...

Un percussionista che sa suonare il djembe come si deve ci mette sicuramente energia ma non suda certo di più di un conguero!
Giovanni Hidalgo suda quanto Mamady Keita!

Un altro punto sulla quale non mi trovo d'accordo é il discorso dei tempi forti, deboli e debolissimi, che come ha scritto qualcuno nella musica africana non ci sarebbero tempi deboli o debolissimi mentre nella musica cubana sì...
ma come si fà a dirlo?
Esistono ritmi che a parte un paio di colpi tra le campane e tra gli accompagnamenti, sono completamente per aria!
Intendo che non sono sul tempo forte proprio per niente!

Certo, i Batà sono tra i tamburi che riprongono di più cadenze particolari, mentre i ritmi più conosciuti del djembe sono(in apparenza) più diretti e hanno una direzione più percepibile...
In effetti, quelli sono i ritmi più facili da cui ne sono altri 100 tutti molto vicini tra di loro, non per frasi ritmiche ma per cadenza...
In realtà i veri ritmi africani sono molto più particolari...
In Guinea esistono i Malinké(I ritmi malinke sono conosciuti da tutti i non africani studiosi di quest'arte)
In Costa d'avorio hanno dei ritmi molto meno comprensibili, ad esempio il Beté, Abondan(non quello di Mamady)...
In Mali esistono dei tamburi di nome Kassounké, in pratica tre tamburi bassi con pelle di capra e non di mucca e un tama per solista...
La musica che producono questi Kassounke é veramente assurda e per riuscire a percepire qualcosa di sensato, bisogna proprio cercare di concentrarsi un bel pò...é incredibile ve lo giuro..
Torno in Guinea e vi parlo questa volta dei Soussou!
I soussou tradizionalmente hanno un ensemble formidabile...
ritmi tipo Yokui e Maàne da noi vengono suonati solo con i tamburi bassi e campane e più accompagnamenti ai djembe...
Ma in realtà si suonano con due balafon, un djembe di tonalità media e due Boté.
Il Boté é un tamburo basso con una pelle sola e chiuso dall'altra parte e viene percorso con una bacchetta mentre l'altra mano sorregge con l'indice una campana che anziché chiamarsi cloche si chiama Baba e viene percossa da due anelli metallici, infilati uno nel pollice uno nel mignolo...
Questi rappresentano qualcosa di veramente poco commerciale e sono tremendi!

Non sono neanche uscito dall'Africa del djembe(anche perché al di fuori dell'ovest parlando sempre di musica, diventano sempre più incomprensibili e io sinceramente non ne so un tubazzo....)ma se ci spostassimo in centr'africa e in SudAfrica ce né sicuramente a iosa...

Tutta la mia logorrea serve a cercare di dimostrare che non bisogna mai essere troppo riduttivi e non bisogna sottovalutare mai delle musiche così profonde di cultura mistero e altro...
Tra l'altro la musica dei paesi del sud America arriva quasi tutta da influenze africane e poi va be spagnole ecc...

Che ne pensate? :)

chaworo
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Messaggioda chaworo » mar dic 27, 2005 7:28 am

Ciao, Al,
fa piacere aver richiamato l'attenzione di un djembefola.
Credo che ciò che hai scritto sia molto interessante e credo anche che nessuno di noi voglia sottovalutare la musica africana.
Io vivo di folklore afrocubano, per me la musica afro è la radice, ed è anche per questo che ho iniziato a farmi il mazzo su djembe e dundun...
Per altri il discorso cambia, al giorno d'oggi c'è molta gente che studia congas e djembe per inserirli in un contesto al di fuori della tradizione e quindi prende una strada parallela alla nostra, fatta di tecnica applicata a pattern di stampo contemporaneo...
Studiare la musica tradizionale, sia quella afro che quella afro-cubana è una scelta di cuore!
Per avere maggiori sbocchi lavorativi e quindi avere a che fare con altri musicisti probabilmente è più utile adattare il tamburo alla musica moderna piuttosto che il contrario...(spero di aver reso l'idea).
Nonostante questo io credo che chi viene da uno studio approfondito dei ritmi tradizionali sviluppi col tempo uno stile più completo e versatile.

:)
Eshu oh , Elegguara eh.
Eshu oh Elegguara eh, Elegguara moforibale,
Elegguara ago...

BICIO
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Messaggioda BICIO » mar dic 27, 2005 9:04 am

Guest ha scritto:Ciao Ragazzi!
Mi permetto di dire anch'io la mia...
Non mi trovo d'accordo quando si dice che il djembe richieda uno sforzo maggiore di quanta ne possa servire per suonare la tumbadora...
Studiando correttamente una tecnica si arriva sempre a ottenere il massimo con il minimo sforzo...
Semmai con le congas si impara prima a stare rilassati e poi a suonare mentre con il djembe, si sa che la parte prettamente tecnica non viene quasi mai illustrata a dovere( ancora adesso molti djembefola in gamba che conosco sono ultra geniali ma poco rilassati),
quindi figuriamoci!
un principiante appena va in "sforzo", si trova senza volere ad andare in apnea e a diventare paonazzo in men che non si dica...

Ho sempre studiato musica, fin da bambino(piano, chitarra)
ad un certo punto ho voluto conoscere la batteria e da lì ho scoperto il djembe...
Un paio d'anni dopo,senza tralasciare il djembe mi sono messo a studiare percussioni cubane e sono andato avanti quasi 4 anni tra djembe e tumbadora e ad un certo punto sempre cercando di rispettare le impostazioni "tradizionali" dei due strumenti mi sono trovato a mescolare senza volere le due tecniche...
un casino!

Mi sono trovato a fare una scelta e ho scelto la musica che mi dava più emozioni, quella africana...

Dico questo per chiarire che mi sto specializzando con la musica africana, ma che non sono proprio digiuno di percussioni latine...

Un percussionista che sa suonare il djembe come si deve ci mette sicuramente energia ma non suda certo di più di un conguero!
Giovanni Hidalgo suda quanto Mamady Keita!

Un altro punto sulla quale non mi trovo d'accordo é il discorso dei tempi forti, deboli e debolissimi, che come ha scritto qualcuno nella musica africana non ci sarebbero tempi deboli o debolissimi mentre nella musica cubana sì...
ma come si fà a dirlo?
Esistono ritmi che a parte un paio di colpi tra le campane e tra gli accompagnamenti, sono completamente per aria!
Intendo che non sono sul tempo forte proprio per niente!

Certo, i Batà sono tra i tamburi che riprongono di più cadenze particolari, mentre i ritmi più conosciuti del djembe sono(in apparenza) più diretti e hanno una direzione più percepibile...
In effetti, quelli sono i ritmi più facili da cui ne sono altri 100 tutti molto vicini tra di loro, non per frasi ritmiche ma per cadenza...
In realtà i veri ritmi africani sono molto più particolari...
In Guinea esistono i Malinké(I ritmi malinke sono conosciuti da tutti i non africani studiosi di quest'arte)
In Costa d'avorio hanno dei ritmi molto meno comprensibili, ad esempio il Beté, Abondan(non quello di Mamady)...
In Mali esistono dei tamburi di nome Kassounké, in pratica tre tamburi bassi con pelle di capra e non di mucca e un tama per solista...
La musica che producono questi Kassounke é veramente assurda e per riuscire a percepire qualcosa di sensato, bisogna proprio cercare di concentrarsi un bel pò...é incredibile ve lo giuro..
Torno in Guinea e vi parlo questa volta dei Soussou!
I soussou tradizionalmente hanno un ensemble formidabile...
ritmi tipo Yokui e Maàne da noi vengono suonati solo con i tamburi bassi e campane e più accompagnamenti ai djembe...
Ma in realtà si suonano con due balafon, un djembe di tonalità media e due Boté.
Il Boté é un tamburo basso con una pelle sola e chiuso dall'altra parte e viene percorso con una bacchetta mentre l'altra mano sorregge con l'indice una campana che anziché chiamarsi cloche si chiama Baba e viene percossa da due anelli metallici, infilati uno nel pollice uno nel mignolo...
Questi rappresentano qualcosa di veramente poco commerciale e sono tremendi!

Non sono neanche uscito dall'Africa del djembe(anche perché al di fuori dell'ovest parlando sempre di musica, diventano sempre più incomprensibili e io sinceramente non ne so un tubazzo....)ma se ci spostassimo in centr'africa e in SudAfrica ce né sicuramente a iosa...

Tutta la mia logorrea serve a cercare di dimostrare che non bisogna mai essere troppo riduttivi e non bisogna sottovalutare mai delle musiche così profonde di cultura mistero e altro...
Tra l'altro la musica dei paesi del sud America arriva quasi tutta da influenze africane e poi va be spagnole ecc...

Che ne pensate? :)

ciao Al , ho scritto io il discorso sui tempi deboli e forti, ma non hai letto bene quello che ho scritto: nella musica africana si suona sia sui tempi deboli che quelli forti. sia ritmi di terra che di aria :;): questo e' quello che ho scritto.

daccordo con te sul discorso della postura. vale per qualsiasi strumento musicale.

ciao

fabrizio
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Al Mandingo
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Messaggioda Al Mandingo » mar dic 27, 2005 4:40 pm

In effetti rileggendo meglio la tua frase:
nella musica africana si suona oltre che sui tempi deboli, molto spesso sui tempi forti. nella musica brasiliana e per non parlare di quella cubana
si suona sui tempi deboli o debolissimi.

Ho interpretato male ma ammetterai che come frase non è proprio chiarissima...
Potresti specificare? ???
Ciao

BICIO
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Messaggioda BICIO » mer dic 28, 2005 9:00 am

Eccomi qua! si' , quello che volevo dire e' che nella musica africana si suona caratteristicamente sia nei tempi forti che nei tempi deboli, mentre quella brasiliana e cubana e' caratterizzata dalla presenza di ritmi deboli o debolissimi.
quando dico "molto spesso" riferendomi all uso dei tempi forti nella musica africana e' perche' penso,probabilmente tu me lo confermerai, i ritmi come djansa', kuku, makru, o un lengjen caratterizzati dalla presenza di risonanti negli accenti forti, sono i primi ad essere studiati. mentre i ritmi con accenti deboli vengono presi in considerazione un po' piu' avanti.
nelle congas invece per esempio, gia' quando si inizia a praticare una marcia, "senza esserne cosciente" si suona gia' un tempo con accenti molto deboli.
questo e' dato dalla caratteristica della musica latina, poi' e' chiaro ci sono anche tempi forti in questo ambito, ma sicuramente la sua caratteristica rimane quella, basta ascoltare una classica Samba , per non parlare di una Salsa portoricana.
la musica africana da questo punto di vista e' molto piu' varia ritmicamente, l'abbinamento che facevo ai tempi forti l'ho fatto anche per la similitudine del djembe' con la batteria occidentale, . qui mi fermo perche' se no parlo troppo e magari faccio casino.
spero di essermi spiegato un po' meglio
ciao AL e buona musica. :;):
fabrizio

chaworo
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Messaggioda chaworo » mer dic 28, 2005 9:19 am

Se dovessi trovare una differnza sostanziale tra musica afrocubana e musica afro istintivamente direi che sono due linguaggi completamente differenti...Difficile metterle vicine, anche se probabilmente hanno radici che si intersecano, è come se alla fine siano nate due piante molto diverse...una piena di fiori colorati che fa trasparire tutta la sua bellezza senza occultare nulla,
l'altra che nasconde fiori e frutti meravigliosi dietro alle sue grandi foglie...
Preferisco vederla un po' astratta la questione, piuttosto che andare a cercare ragioni scientifiche...
:laugh:
Eshu oh , Elegguara eh.

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Elegguara ago...

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Messaggioda BICIO » mer dic 28, 2005 12:15 pm

'MMAZZA CHE ROMANTICISMO!
:D
fabrizio

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Messaggioda fabrizio » mer dic 28, 2005 6:14 pm

...non sara' che qualcuna di quelle grandi foglie e' finita nelle tue sigarette?!?!? eh! eh!
Pensa a trattare bene i bata': lo sai che se vengo a sapere che c'e' un graffio....

chaworo
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Messaggioda chaworo » gio dic 29, 2005 6:45 am

Foglie...quali foglie?...non ricordo...Batà? Cosa sono i batà? :laugh:

I batà stanno al sicuro a casa di Davìd...finchè non mi ordini le borse non si muovono di li...ti manderò le misure...grazie ancora fabry!
:;):
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