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Inviato: mar lug 22, 2003 12:19 pm
da Marquito
Ciao a tutti.
ecco fatto, ho cambiato il titolo della discussione.
caro shaddy, inanzi tutto volevo dirti: saranno le congas a fare aprire l'appetito? te lo dico perchè anch'io col mangiare " ce dò dentro" :D
Per quanto riguarda un esercizio che in particolare mi fa indurire i calli nella punta delle dita, è questo:
posizionare un pezzo di legno (spesso circa 2-3cm) sulla pelle del tamburo, all'altezza in cui andrà a battere il palmo.Colpendo, per forza di cose il palmo si fermerà nel legno e la punta delle dita (o polpastrelli) colpiranno come una frusta la pelle del tamburo.
Questo esercizio mi aiuta quando devo eseguire slap velocemente e a ripetizione

provalo (anche se dovrai rinunciare alle "manine delicate come un bambino") e fammi sapere!
ciao
Marquito

Inviato: mar lug 22, 2003 2:25 pm
da yalla
Mah... personalmente non so serva davvero farsi i calli... io ripeto che la tecnica dovrebbe servire proprio a ottenere i suoni giusti e decisi senza sforzo... forse l'esercizio che esegui tu ha come effetto secondario il mantenimento dei calli, credo però che l'obiettivo dell'esercizio possa essere una sempre maggior familiarizzazione con l'effetto "catapulta" tipico dello slap.
Nessuna intenzione critica al tuo insegnante, solo non avevo mai sentito parlare di un esercizio del genere.
Sono più propenso all'utilizzo nel nastro o del cerotto in caso di suonate impegnative (molte ore oppure necessità di molto volume e/o di suoni molto forti).
Raga che ne pensate?

Inviato: mar lug 22, 2003 3:30 pm
da shaddy
Marquito ha scritto:Ciao a tutti.
ecco fatto, ho cambiato il titolo della discussione.
caro shaddy, inanzi tutto volevo dirti: saranno le congas a fare aprire l'appetito? te lo dico perchè anch'io col mangiare " ce dò dentro" :D
Per quanto riguarda un esercizio che in particolare mi fa indurire i calli nella punta delle dita, è questo:
posizionare un pezzo di legno (spesso circa 2-3cm) sulla pelle del tamburo, all'altezza in cui andrà a battere il palmo.Colpendo, per forza di cose il palmo si fermerà nel legno e la punta delle dita (o polpastrelli) colpiranno come una frusta la pelle del tamburo.
Questo esercizio mi aiuta quando devo eseguire slap velocemente e a ripetizione

provalo (anche se dovrai rinunciare alle "manine delicate come un bambino") e fammi sapere!
ciao
Marquito

Carissimo Marquito, credo proprio che nel mio caso non siano le Congas a farmi venire l'appetito, ma mia moglie e mia suocera che cucinano da Dio...!:p

Per quanto riguarda i Calli devi sapere che suono da circa 32 anni, e se non mi sono venuti fino ad ora... :D

Venendo al tuo esercizio in realtà è vero che quella è una tecnica che serve per imparare a fare lo Slap, l'unico problema consiste nel fatto che il pezzetto di legno (ma puoi utilizzare benissimo anche una penna BIC) non devi toccarlo!
Non toccare il legnetto è ciò che ti fa capire che stai eseguendo l'esercizio nel modo corretto.
E vero che sistemare il pezzetto di legno sulla pelle nel punto dove appoggia la mano è un espediente per costringere la mano stessa a toccare la pelle solo con la punta delle dita, ma dopo un po' devi toglierlo e provare a ripeterlo senza legnetto anche perchè, quando dovrai suonare in concerto, non avrai alcun legnetto, ci sarete solo tu, le tue mani e le tue Congas.
Inoltre la tua mano si deve abituare a fare quello che dici tu, se si abitua ad arrivare sullo strumento trovando il legnetto, quando lo togli rischi che il palmo abituato a fermarsi sul legnetto non freni la sua corsa e tocchi la pelle assieme alle dita!

Volendo c'è anche un altro piccolo trucchetto per imparare a fare lo Slap, e consiste nel colpire lo strumento fingendo di raccogliere dalla pelle dei piccoli sassolini, in questo modo, ritraendo le dita, toccherai il tamburo solo con i polpastrelli.

Comunque qualunque espediente alla fine è un pagliativo, per imparare lo Slap, sia aperto che chiuso, porta il colpo esattamente nella posizione dell'aperto, con le dita socchiuse e tocca la pelle solo con i polpastrelli, mettici 1,2,3 ore ma alla fine tiralo fuori!!!

E senza legnetti :angry:

A presto.

Shaddy ;)

N.B: Devi ancora dirmi in che modo i calletti o il legnetto ti aiutano ad essere più veloce.???

Inviato: mar lug 22, 2003 3:34 pm
da pirela
Quando suonavo da autodidatta, mi si era formata una piccola escrescenza dell'osso dell'anulare dx, all'attacco con il palmo, che vi garantisco mi dava non pochi dolori. Dopo aver studiato ed imparato la tecnica giusta, come per incanto è sparito tutto :) . Anche il mio maestro sostiene che l'applicazione della giusta tecnica non consente la formazione di calli vari. Credo però che questo discorso valga un pò meno nel bongò.
Ciao.

Inviato: mar lug 22, 2003 3:57 pm
da shaddy
pirela ha scritto:Quando suonavo da autodidatta, mi si era formata una piccola escrescenza dell'osso dell'anulare dx, all'attacco con il palmo, che vi garantisco mi dava non pochi dolori. Dopo aver studiato ed imparato la tecnica giusta, come per incanto è sparito tutto :) . Anche il mio maestro sostiene che l'applicazione della giusta tecnica non consente la formazione di calli vari. Credo però che questo discorso valga un pò meno nel bongò.
Ciao.

Nel Bongo' le dita sono messe alla prova ne più ne meno che sulle Congas, dunque se il discorso vale per le Congas vale anche per i Bongos, come vale il discorso di FASCIARSI LE DITA QUANDO SI SA DI DOVER SUONARE PER MOLTO TEMPO, aiuta a prevenire non solo i calli, ma anche spiacevoli abrasioni.
A proposito, anche la pelle dello strumento conta a preservare le mani, una volta ad esempio non utilizzavano solo pelle bovina, ma pelle d'asino che per le mani era molto meglio.
Le Congas che sto utilizzando attualmente ad esempio mi permettono di suonare per molto tempo in allenamento senza un graffio anche senza fasciarmi le dita.
In concerto è diverso, in quanto a volte si tende a suonare ad un volume maggiore e a "picchiare" di più dunque mai suonare Live senza fasciarsi le dita!
Naturalmente questo discorso vale soprattutto per i Congueri che suonano le Congas per il 90% del concerto, per i multipercussionisti che le toccano sporadicamente non è necessario.

A presto.

Shaddy ;)

P.S: Pirela, hai letto la mia risposta a proposito del colpo RUFF? vorrei sapere cosa ne pensi.

Inviato: gio lug 24, 2003 8:16 am
da bali
farsi i calli apposta non serve a niente, sicuramente escono all'inizio poi più si aggiusta la posizione delle mani e più si affina la tecnica non ci si fa quasi più male. quindi se vengono bene, se non vengono tanto meglio.
poi dipende anche da quanto e cosa si suona, se suoni rumba con i cajones.. ma questa è un'altra storia.
ho conosciuto professionisti cubani che suonano da una vita che hanno le mani come quelle di un bambino e fanno dei suoni impossibili, altri, ancora più famosi, che hanno le mani deformate.
è chiaro che se si proteggono le mani con cerotti o fasce non esce niente, io penso che se non si è costretti sia meglio non usarli, è preferibile comunque indursirsi le mani.
per marquito: il legnetto secondo me è sbagliato usarlo perchè assumi una posizione scorretta, poi difficile da correggere. è utilissima invece una tavoletta di legno, suonare quindi su un pezzo di legno, è un ottimo allenamento, se riesci ad ascoltare tutti i suoni, quando passi alla pelle neanche la senti, prova. nel bongò si induriscono di più le punte delle dita nei colpi sul bordo.
cosa ne pensate voi?
chabiata mokongo machevere

Inviato: gio lug 24, 2003 10:04 am
da shaddy
bali ha scritto:farsi i calli apposta non serve a niente, sicuramente escono all'inizio poi più si aggiusta la posizione delle mani e più si affina la tecnica non ci si fa quasi più male. quindi se vengono bene, se non vengono tanto meglio.
poi dipende anche da quanto e cosa si suona, se suoni rumba con i cajones.. ma questa è un'altra storia.
ho conosciuto professionisti cubani che suonano da una vita che hanno le mani come quelle di un bambino e fanno dei suoni impossibili, altri, ancora più famosi, che hanno le mani deformate.
è chiaro che se si proteggono le mani con cerotti o fasce non esce niente, io penso che se non si è costretti sia meglio non usarli, è preferibile comunque indursirsi le mani.
per marquito: il legnetto secondo me è sbagliato usarlo perchè assumi una posizione scorretta, poi difficile da correggere. è utilissima invece una tavoletta di legno, suonare quindi su un pezzo di legno, è un ottimo allenamento, se riesci ad ascoltare tutti i suoni, quando passi alla pelle neanche la senti, prova. nel bongò si induriscono di più le punte delle dita nei colpi sul bordo.
cosa ne pensate voi?
chabiata mokongo machevere

Sono daccordo con te che farsi i calli apposta non serva a niente.
Per quanto riguarda fasciarsi le mani in effetti sarebbe meglio evitare, ma in realtà spesso si è costretti a farlo per cause di forza maggiore.
Tra l'altro alcuni percussionisti non hanno bisogno di fasciarsi le dita perchè "toccano" lo strumento in modo troppo delicato quasi con la paura di fargli male, ??? (in realtà forse è per paura di farsi male loro stessi).
Comunque per riparare le mani consiglio di evitare i cerotti, che presentano il classico rigonfiamento al centro che fa perdere troppa sensibilità.
Meglio dunque un solo giro, non di più, di nastro da Pallavolista.
Venendo alla tavoletta in effetti è una pratica utile, ma non indispensabile. Inoltre credo che (ma qualunque percussionista che si rispetti lo fa già per istinto) sia utile esercitarsi su qualunque cosa, dal tavolo dove si mangia, al banco del bar (acciaio) la mattina quando si prende il caffè, dalla scrivania dell'ufficio al cruscotto dello Scooter o della macchina quando si è fermi ai semafori!
Il vantaggio dei percussionisti infatti consiste nel fatto che ci si può allenare dappertutto.
E' per questo che a volte tiro le orecchie ad alcuni allievi quando mi dicono "non ho avuto un minuto per allenarmi"; Perchè le mani, e dunque la velocità, la scioltezza, ecc. le puoi allenare ovunque, anche sulle cosce quando sei seduto!
Inoltre suonare su qualunque cosa, ma soprattutto far suonare qualunque cosa, sviluppa l'istinto, la fantasia e migliora la duttilità e l'elasticità delle mani stesse.
Venendo al Bongò in effetti dicevo che è lo stesso discorso delle Congas perchè, ad esempio nel mio caso, pur suonando da tanto tempo non ho riscontrato calli o indurimenti di alcun tipo.


A presto.

Shaddy ;)

Inviato: gio lug 24, 2003 10:21 am
da bali
che bello oggi siamo tutti connessi
allora ne approfitto
pienamente d'accordo shaddy
penso che alla fine, col tempo, si arrivi più o meno tutti alle stesse conclusioni,
a proposito comunque di problemi vari di chi suona percussioni, senza aprire un'altra discussione perchè il titolo non sarebbe dei più invitanti: vi è mai capitato di orinare sangue? figuratevi che in vecchio libro trovato a cuba si diceva che quando capitava a chi suonava i batà questo era un segno spirituale
cosa ne pensate? e scusate l'argomento

Inviato: sab lug 26, 2003 5:38 pm
da ferna
io nn lo so se fanno venire i calletti perche d'inverno vado in palestra e destate mi facccio il culo a quattro lavorando in campagna, per bali tu esserdo sardo mi sa che devi il sangue nelle urine al favismo e nn ad un riconoscimento spirituale a molti succede anke solo vivendo vicino a un campo di fave oppure mangiandole inconsciamente sei fabico,
io con lo djambe e la mia esperienza di autodidatta do un colpo colpendo con il palmo il bordo del legno e lasciando le dita molli che si proiettano sulla pelle se invece le lascio dure il colpo nnn produce alcun suono , facendo questo mi e venuto un grumo di sangue sul bordo del pollice che colpiva la corda del cerchio superiore
ciao a tutti

Inviato: lun lug 28, 2003 7:14 am
da yalla
Uhè ferna! Il grumo di sangue sul pollice è normale, se batte costantemente sulle corde del cerchio superiore... il fatto è che il cerchio superiore non dovrebbe essere così alto, dovresti avere circa 3 cm di "spalla"! ???
Se invece la spalla c'è ma ti fai male lo stesso vuol dire che sbagli tecnica... :D

Inviato: lun lug 28, 2003 10:46 am
da bali
uelà ferna, bentornato,
non sono fabico, per fortuna.
a si biri

Inviato: lun lug 28, 2003 11:07 am
da Marquito
ciao Ferna
ti scrivo solamente per dirti che è bello sapere che c'è un'altro percussionista alle prese con zappa e piccone
:( abbiamo proprio questa bella ??? cosa in comune :D
Ciao Bali
per quanto riguarda l'urina è meglio che tu corra da un dottore o da qualche veterinario della zona
:D

Inviato: mar lug 29, 2003 7:12 am
da bali
uff, non ho mai scritto che capita a me

Inviato: mer lug 30, 2003 8:15 am
da yalla
Una mia modesta opinione, forse per i suonatori di batà può capitare che ci sia del sangue nelle urine vista la posizione in cui si tiene il batà , cioè appoggiato sulle gambe da seduti: in questo modo va a sbattere spesso sul basso ventre (soprattutto l'Iyà) e magari suonando tanto e con foga, come dovrebbe essere in un contesto rituale. Ecco forse il fatto di interpretarlo come un segno spirituale deriva dal fatto che se c'è del sangue nelle urine vuol dire che si è suonato molto e molto "ispirati".
Ma non credo assolutamente che possa capitare con altri strumenti (forse con djembè, suonato in piedi con una cinghia troppo stretta).
Che ne dite compadres?

Inviato: mer lug 30, 2003 5:26 pm
da ferna
yalla il cerchio nn e cosi bassoe un cm piu su e i cordino sono a 1cm e mezzo(d'altronde lo pagato poco).
acc in questi giorno ho le braccia indolenzite un bel po dal lavoro e nn riesco assolutamente a suonare decentemente che rabbia.
ascoltate un'altro danno che mi fa suonare e una specie di strappo a un tendine vicino al petgtorale che avevo strappato aNDANDO IN PALESTRA e che nn e ancora guarito, poi mi danneggia l'articolazione(insomma un casino)
nn vedo l'ora di avere un'insegnate che corregga i tantissimi errori che faccio suonando a proposito fra due anni vado all'universita in che citta ci sono delle buone scuole di musica?