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Inviato: mar gen 06, 2004 2:06 pm
da Mik
La mia insegnante mi stressa perchè tenga le dita serrate nell'esecuzione dei colpi, persino il pollice.
Ora so' che lei è bravissima, ma non sarà che il fatto di provenire dal conservatorio la renda un po' troppo accademica?
Io mi sentirei piu' a mio agio colpendo con le mani rilassate e le dita un po' aperte, ma se poi è davvero sbagliato?
Guardando in giro ho visto molti percussionisti suonare con le dita aperte, secondo voi qual'è l'atteggiamento corretto?
grazie

Inviato: mar gen 06, 2004 2:51 pm
da fabrizio
Ciao, le mani devono essere chiuse ma rilassate: quindi se le dita si allargano un pochino non e' la morte di nessuno; stesso discorso per il pollice che personalmente tengo staccato. Il fatto che la tua insegnante provenga da un Conservatorio significa che quasi sicuramente conoscera' bene solfeggio e tecnica per suonare tanti strumenti (se ha fatto Percussione), ma purtroppo nei Conservatori non v'e' traccia di insegnamento di strumenti afrocubani, per cui questa sua "fissazione" dipende certamente dagli insegnanti che ha avuto a sua volta, se li ha avuti. Il poco, anzi pochissimo, che si studia di strumenti afrocubani dipende dalla scarsa letteratura che c'e', e se si toglie Gershwin, Orff, Bernstein, Maderna e pochi altri, nulla si trova di questi strumenti, ed inoltre l'insegnamento e' rivolto all'utilizzo e non alla sua tecnica, che e' lasciata alla fantasia e buona volonta' degli allievi (...vero!...). Ciao, Fabrizio.

Inviato: mar gen 06, 2004 3:11 pm
da Mik
Grazie fabrizio, quindi in fondo non è male il piccolo sforzo iniziale mi dovrebbe aiutare a mantenere una forma corretta.
Lei insegna anche batteria ma il suo strumento sono proprio le congas, infatti ne ha 5 tutte della serie Giovanni Hidalgo Galaxi, beata lei.

Inviato: mer gen 07, 2004 9:37 am
da yalla!
Sottoscrivo quanto dice il buon Fabrizio: dita unite ma rilassate, pollice aperto - sinceramente continuo a non capire come si faccia a suonare le congas con il pollice tenuto unito alla mano.... ma se qualcuno lo fa, si vede che si può fare... boh?
P.S.: scusa Mik, il fatto che una persona possieda un set da 5 di galaxy Hidalgo non vuol dire che le sappia usare come si deve - non per essere polemico, eh?

Inviato: mer gen 07, 2004 9:45 am
da yalla!
P.S.: mi piacerebbe conoscere il parere di mastro Shà, circa il pollice aperto o chiuso... :)

Inviato: mer gen 07, 2004 9:59 am
da shaddy
yalla! ha scritto:P.S.: mi piacerebbe conoscere il parere di mastro Shà, circa il pollice aperto o chiuso... :)

Eccoci! Ciao grande Yalla, trascorso buone feste? Spero di si.
Complimenti per la battuta sul Grand Prix! :D :D :D
Venendo al pollice in effetti il problema consiste nel fatto che il dito in teoria dovrebbe essere semichiuso e non aperto a "L". Questo perchè tale posizione provocherebbe una inutile tensione generale con conseguente affaticamento del braccio. Le dita possono essere sia semiaperte, che chiuse. Nel primo caso il suono è un tantino più squillante e metallico, ma di poco, mentre nel secondo risulta più caldo e morbido.
C'è chi tiene anche a mano dritta e dunque piuttosto rigida, mentre io ad esempio nell' Aperto colpisco anche la base del Casco con il Palmo.
Non so se riesco a spiegarmi, ma il primo caso prevede la mano dritta come se voleste far vedere le unghie a qualcuno, mentre con la mia postura la mano è leggermente piegata.
Il colpo va senz'altro portato nel modo più rilassato possibile, senza spostare il braccio in modo eccessivo e utilizzando anche il polso, ma questo non solo per l'Aperto, bensi anche per gli Slap e tutti gli altri colpi.

A presto.

Shaddy :;):

Inviato: mer gen 07, 2004 1:13 pm
da bali
sempre mani rilassate e anche le braccia e le spalle.
dita aperte o chiuse, pollice aperto? dipende da chi ti insegna. E' vero che non esiste un sistema "ufficiale", però chi "si dice" abbia sviluppato più di tutti la tecnica, changuito, ti insegna col pollice chiuso, che non vuol dire stretto ma aderente, le dita leggermente aperte in modo naturale e rilassato. molti tengono le dita chiuse nei suoni aperti. poi siccome quello che conta dovrebbe essere il risultato............ nessuno ti vieta di avere poi il tuo stile. e un ultima cosa, le congas al conservatorio, mah, ma qui in italia?

Inviato: mer gen 07, 2004 6:14 pm
da Mik
Certo che non basta avere 5 congas per essere bravi ma lei si fà parecchie ore al giorno sulle congas.
Io non sono in grado ancora di valutare il livello di un'insegnante, ma il fatto che abbia fatto il conservatorio, unito al fatto che il suo strumento siano le congas, che suona in un gruppo e che è stata allieva di un certo Valerio Perla mi fà ben sperare, poi non si sa mai, quando cominciai a studiare Karate tanti anni fà il mio primo insegnante mi sembrava un fulmine di guerra, quando poi andando avanti vidi i maestri veri la sua immagine fu molto ridimensionata.
I maestri giapponesi di karate dicono che se si spende un anno nella ricerca del maestro giusto è un anno speso bene.
Io però spero di non dover cercare un anno per trovare il maestro giusto di congas.

Inviato: mer gen 07, 2004 9:50 pm
da ettore
ciao suono le congas da circa 7 anni e il problema mani aperte,mani chiuse non mi è mai riuscito risolverlo certo è che tante volte ci sono degli insegnanti che sono un po' troppo fiscali. io ho studiato un po' con il m.valerio perla e le mani dovevano essere attaccate compreso il pollice ora ogni tanto studio con il m. antonio gentile e lui mi insegna che l'importante è il rilassamento e i suoni che riesco a far uscire dalle congas. il sig.m. ernesticco mi a detto che in ogni percussionista c'è un modo di suonare e per questo li distingue l'uno dal altro fai un po' te p.s.(guarda il video di chianguito o di hidalgo e di altri grandi e vedrai che ognuno è diverso ciao.ettore percussionista pazzo per la musica cubana

Inviato: mer gen 07, 2004 10:50 pm
da fabrizio
Ciao, le congas si usano in Conservatorio, ma non con l'intenzione di adoperarle filologicamente, bensì come un qualunque altro tamburo su cui picchiare con le mani o con le bacchette. Il fatto che vengano usate dipende da diversi autori che hanno scritto pezzi dove ne e' richiesto l'uso, e questo riguarda una miriade di altri strumenti "inconsueti" come l'anklung, i fagioli messicani (credetemi, non ho bevuto...), il ruggito del leone e i tamburi dei freni delle auto, tanto per citarne alcuni.
Purtroppo non si insegna assolutamente la tecnica appropriata che e' lasciata al buon senso (se c'e') dell'esecutore e dalle spiegazioni sugli spartiti; pensa che tre o quattro anni fa al Carlo Felice di Genova abbiamo fatto "Morte a Venezia" (che ha pure ottenuto dei premi di critica) e sono stati suonati (fra gli altri strumenti) tre bata' cubani.....pensa un po'! Ciao, Fabrizio.

Inviato: gio gen 08, 2004 11:26 am
da shaddy
Mik ha scritto:Certo che non basta avere 5 congas per essere bravi ma lei si fà parecchie ore al giorno sulle congas.
Io non sono in grado ancora di valutare il livello di un'insegnante, ma il fatto che abbia fatto il conservatorio, unito al fatto che il suo strumento siano le congas, che suona in un gruppo e che è stata allieva di un certo Valerio Perla mi fà ben sperare, poi non si sa mai, quando cominciai a studiare Karate tanti anni fà il mio primo insegnante mi sembrava un fulmine di guerra, quando poi andando avanti vidi i maestri veri la sua immagine fu molto ridimensionata.
I maestri giapponesi di karate dicono che se si spende un anno nella ricerca del maestro giusto è un anno speso bene.
Io però spero di non dover cercare un anno per trovare il maestro giusto di congas.

Carissimo Mik, in effetti il fatto che la tua Insegnante abbia fatto il Conservatorio è sicuramente l’ultimo degli elementi da prendere in considerazione per capire se è una buona Conguera. E comunque, se lo è (e non metto in dubbio che lo sia) sono convinto che non sia dovuto al Conservatorio bensì al fatto che ha trovato a sua volta un buon Insegnante, che magari la seguiva anche al di fuori dello stesso Istituto, che è dotata e che si è fatta il mazzo sullo strumento con ore ed ore di studio ed allenamento approfondendo per conto suo argomenti “Tecnici” e “Pratici” e non Teorici, che, in materia di Congas al Conservatorio non vengono neppure sfiorati.
Purtroppo il dubbio che hai citato all’inizio della discussione: “Mi stressa perché tenga le dita serrate nell’esecuzione dei colpi persino il pollice” forse tradisce proprio un po’ di quella “chiusura mentale” tipica di chi esce dal Conservatorio, ma questo non significa che quando si siede dietro lo Strumento non sappia essere efficace.
Inoltre sono d’accordo sul fatto che suonare 5 Congas non sia indice di capacità, ma credo che comunque sia un dato molto interessante, dal momento che personalmente sono un convinto sostenitore del fatto che bisognerebbe cominciare ad arricchire i Set con più Tamburi per tutti i motivi che ho più volte citato nei Topic precedenti e credo proprio che sostenendo il contrario si rischi di dimostrare la medesima chiusura mentale dei Conservatori.
Purtroppo la nostra generazione è cresciuta vedendo quasi sempre sui palchi solo 2 Congas e trovando nei negozi i Set composti da 2 Congas; Questa immagine ha fatto si che per molti sia difficile sradicare dalla mente questo concetto. Spero che i nostri figli e le generazioni future potranno crescere vedendo sui palchi magari 4, 5, 6 Congas, cosicché non sembrerà loro troppo strano, ma al contrario normale, dover studiare la tecnica su più Tamburi.
In effetti potrebbe essere interessante scambiare qualche parere con la tua Insegnante in merito alla questione, come potrebbe essere interessante vederla in azione, dal momento che peraltro sarebbe l’unico modo per capire veramente come suona.
Venendo alla tecnica, come dimostra la risposta di Ettore, a volte è abbastanza soggettiva e credo che la prima regola da rispettare sia impostare il proprio stile basandosi sempre su un approccio rilassato allo Strumento volto all’ottenimento di suoni potenti e puliti al tempo stesso. Partendo da questa base ogni volta che portando i colpi ti senti teso e affaticato capisci che c’è qualcosa che non va.
Naturalmente, soprattutto all’inizio, non puoi pretendere di suonare in modo sciolto e rilassato, ma per farlo devi dedicare molte ore allo studio prendendo confidenza e dimestichezza con i movimenti, con i colpi e con lo Strumento.
Il vero problema è che troppe volte ci si fossilizza su concetti e problemi che fanno perdere il contatto con le potenzialità dello Strumento. Si pensa troppo a come portare l’Aperto e magari non si è in grado di distinguere un ritmo “pari” da uno “sincopato”, o non si è in grado di andare oltre un Tumbao o un Guaguanco’, o di entrare nei brani senza contare, o di accompagnare in modo corretto uno Shuffle, uno Swing o un Funky senza ricorrere al Tumbao, o di eseguire Fill e Assoli. Ad esempio Ettore dice che dopo 7 anni non è riuscito a risolvere il problema mani aperte e mani chiuse, e questa è la dimostrazione di quanto a volte un piccolo intoppo tecnico possa generare dubbi e magari ostacolare il veloce raggiungimento del principale obbiettivo per cui ci si approccia alle Congas e cioè imparare a suonarle per andare a suonare con un Gruppo sapendo di essere in grado di adattare lo strumento a qualunque genere musicale. Il problema mano aperta e mano chiusa, non esiste, non deve esistere e comunque non deve rappresentare un problema; e se lo diventa si risolve in mezz’ora. Naturalmente non ho mai sentito suonare Ettore e dunque mio baso semplicemente su quello che ho letto sul suo Topic, ma resta il fatto che se lo ha scritto è evidente che per qualche verso per lui può aver rappresentato un problema.
I colpi ed i suoni sullo strumento sono come le lettere dell’Alfabeto e cioè la base di partenza per comporre frasi e ad esprimere concetti. Una volta imparate, “A” “B” “C” D” “V” “Z” ecc. si comincia a parlare e scrivere senza stare a pensare a come è fatta una “M” una “A” o una “S”. Per le Congas è lo stesso, una volta appresi i colpi principali bisogna cominciare ad esprimersi attraverso il Cuoio, studiando i Ritmi (non solo quelli Afrocubani, anzi) e cominciando ad applicare tutti i concetti alla “Musica suonata”, perché è a quello che servono principalmente le Congas, a Fare Musica e ad Accompagnare i Brani.
Ed è vero che gli esercizi possono essere utili per la Tecnica, ma è altrettanto vero che nella maggior’parte dei ritmi per Congas sono già racchiusi tanti piccoli esercizi ( Manoteo, Slap aperto, Slap chiuso Slap stoppato, Aperto, Basso, Movimenti delle Braccia ecc.) e che eseguendoli ti permettono di portare avanti parallelamente sia la tecnica che la capacità di esecuzione.

A presto.

Shaddy :;):

Inviato: gio gen 08, 2004 12:40 pm
da Mik
Ecco come da un piccolo spunto è nata una interessante discussione. :)

Un altro cosa che mi ha detto è che se voglio diventare un bravo conguero devo spendere almeno tre mesi per imparare a portare i colpi "puliti",(ormai sono passati), perchè secondo lei la differenza tra uno bravo e un mediocre è nel riuscire a differenziare nettamente il suono di ogni colpo, uno slap deve essere diverso da un aperto o da un bass, mentre a suo dire tanti tendono a picchiare sulle congas un po' alla menopeggio.

Mi ha detto che ho le mani adatte per le congas, mentre a suo dire lei deve fare piu' fatica a ricavare i suoni giusti perchè le sue mani sono sottili.
Già sono sottili pero' cavolo come suonano.

La mia fortuna nell'approciare le congas è che vengo da sei anni di studio dei balli caraibici, soprattutto salsa e percio' riesco ad entrare nei brani e a mantenermi nel ritmo con facilità, il problema è imparare ad uscire dai vari tumbao e fare che so' degli assoli o improvvisare sulla musica.

Inviato: gio gen 08, 2004 4:42 pm
da shaddy
Mik ha scritto:Ecco come da un piccolo spunto è nata una interessante discussione. :)

Un altro cosa che mi ha detto è che se voglio diventare un bravo conguero devo spendere almeno tre mesi per imparare a portare i colpi "puliti",(ormai sono passati), perchè secondo lei la differenza tra uno bravo e un mediocre è nel riuscire a differenziare nettamente il suono di ogni colpo, uno slap deve essere diverso da un aperto o da un bass, mentre a suo dire tanti tendono a picchiare sulle congas un po' alla menopeggio.

Mi ha detto che ho le mani adatte per le congas, mentre a suo dire lei deve fare piu' fatica a ricavare i suoni giusti perchè le sue mani sono sottili.
Già sono sottili pero' cavolo come suonano.

La mia fortuna nell'approciare le congas è che vengo da sei anni di studio dei balli caraibici, soprattutto salsa e percio' riesco ad entrare nei brani e a mantenermi nel ritmo con facilità, il problema è imparare ad uscire dai vari tumbao e fare che so' degli assoli o improvvisare sulla musica.

Sono daccordo con la tua insegnante che i colpi devono essere puliti e ben distinguibili, ma sul tempo che devi impiegare a trovare i suoni ho qualche perplessità, in quanto se in tre mesi prendi in mano le Congas due volte, non arrivi da nessuna parte, mentre se in tre mesi studi metodicamente una o due orette al giorno alla fine arrivi a migliorare i colpi in poco tempo.
Ed ho anche più di qualche perplessità sul fatto che il bravo conguero ed il mediocre si distinguono dai colpi puliti.
Sono ben altre infatti le situazioni che determinano tale differenza.
L'ho detto anche nella risposta precedente, i suoni sono la base di partenza ed è scontato che devono essere puliti.
Ti basti pensare che anche chi non è dotato di orecchio musicale con tanto allenamento può arrivare a tirare fuori un bel tocco sullo Strumento, ma quando si tratta poi di accompagnare un brano, stare a tempo, sentire i controtempi, essere preciso e via discorrendo...!
Venendo al discorso dei Balli Latini quello che ti succede è la dimostrazione che non basta saper fare il Tumbao o il Guaguanco' per suonare le Congas. Ed è li che la situazione comincia a farsi difficile perchè oltre ad un buon Maestro richiede esperienza, studio, pratica, disciplina, estro, precisione fantasia e tecnica.
Le mani centrano poco. Segovia è stato uno dei più grandi chitarristi della storia e aveva dei salsicciotti al posto delle dita.

Auguri. :D

Shaddy :;):

Inviato: gio gen 08, 2004 5:35 pm
da Mik
Grazie Shaddy sei una miniera di preziose informazioni per me.
Ciao.

Inviato: lun gen 12, 2004 10:42 am
da yalla!
Per la cronaca, questo fine settimana ho cominciato a dare un'occhiata ai video di Giovanni Hidalgo - ce li ho da mesi, non li ho mai guardati, che vergogna! :(
Beh, il mitico Giovannino tiene le dita belle aperte, compreso il pollice (non proprio a L, ma aperto naturale, come dice mastro Shà). Quindi... se Changuito le tiene chiuse e Giovanni aperte, se ne può proprio dedurre che non c'è una regola per tutti!
Volendo continuare con gli esempi chitarristici, faccio presente che Django Reinhardt è considerato uno dei padri della chitarra jazz - e gli mancavano due dita della mano sinistra!!!!!!!!!!! :O