Indipendenza

Un forum per discutere sui segreti, i ritmi e gli esercizi per migliorare la tecnica e la conoscenza dello strumento
shaddy
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Messaggioda shaddy » mer nov 29, 2006 9:35 am

Meno male che non sono solo io ad aver fatto confusione, sapete com'è: "mal comune...!" :D :p :D

Sha' :;):
Shaddy

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nikmm
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Messaggioda nikmm » mer nov 29, 2006 10:24 am

No leggi bene : al sesto punto = hembra con la sin,cascara su campana o fusto del timbal,clave con il ped destro,puoi anche aggiungere la campana in battere con l'altro pedale,visto che la figura della sin sull'hembra e' con tutti i colpi in levare.Comunque sono esempi,le combinazioni sono molteplici.

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mer nov 29, 2006 10:31 am

Beh, per la verità il messaggio di Nik era abbastanza chiaro dall'inizio: il concetto del 6° esercizio è quello di rendere completo l'accompagnamento del timbalero, che ha sempre il problema se, eseguendo una delle tante figure note di cascara con la destra, effettuare con la sinistra l'accompagnamento più tradizionale ( open sul 4°tempo-muffle sul 2°tempo) o la clave: lui suona l'hembra con la mano sn e con il pedale fa la clave. La mia precisazione sul fatto che l'hembra è il più grande del timbal era legata proprio al fatto che si capiva perfettamente che a quello si riferiva l'ottimo Nik!
Sono comunque contento se tutto ciò che si è scritto è servito a rendere chiaro a chi ha meno familiarità con gli incastri ritmici della salsa a capire meglio.
Ciao atutti e in bocca al lupo per un sano ed efficace studio;
A proposito, se continueranno a pubblicare gli articoli di Paulo La Rosa su percussioni, vedrete che leggendo le prossime lezioni sarà tutto lampante!
Sebastiano

bigbamboo
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Messaggioda bigbamboo » gio nov 30, 2006 11:14 am

Approposito ma per abbonarsi a Percussioni come si fa? perchè in edicola non si trova!!!!

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » gio nov 30, 2006 11:40 am

Ma dai, si trova in edicola qua in Sardegna con facilità... l'abbonamento non te lo consiglio perchè spesso per numeri e numeri non c'è niente di interessante per un percussionista.
Sebastiano

shaddy
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Messaggioda shaddy » gio nov 30, 2006 3:56 pm

bigbamboo ha scritto:Approposito ma per abbonarsi a Percussioni come si fa? perchè in edicola non si trova!!!!

Se volessi comunque abbonarti, basta che vai su Percussioni oppure scrivi a abbonamenti@percussioni.net

Sha' :;):




Edited By shaddy on 1164902239
Shaddy

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yalla!
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Messaggioda yalla! » gio nov 30, 2006 9:12 pm

Purtroppo devo dar ragione a Sebastiano, quando dice che nella rivista c'è poco di interessante... vabbè avevamo anche aperto una discussione per questo.
Volevo precisare una cosuccia... mastro shà... a me risulta che l'ostinato del piano abbia un suo nome specifico, "guajeo", sbaglio?
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » ven dic 01, 2006 8:22 am

Guajeo è un termine correttissimo per descrivere l'ostinato del pianoforte, prevalentemente usato nell'ambiente salsero; a Cuba è più spesso utilizzato il termine tumbao; quindi sono entrambi corretti!
Sebastiano

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » ven dic 01, 2006 8:28 am

A proposito, e se si aprisse un topic che ospiti note informative sul significato dei termini in uso nella musica afrocubana? Diventerebbe una specie di piccolo vocabolario per percussionisti o semplici appassionati.
Tra l'altro molti di questi vocaboli hanno più di un significato, complicando non poco la vita ai non addetti ai lavori; butto lì un esempio:
che vi dice la parola "Mambo"?
Sebastiano

shaddy
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Messaggioda shaddy » ven dic 01, 2006 9:40 am

Sebastiano ha scritto:che vi dice la parola "Mambo"?

Mambo è il nome di una divinità cubana che è stata identificata nel dio della guerra. In onore di questa divinità si eseguivano danze all'aperto probabilmente solo maschili e comunque, per il loro carattere rituale, comandate da combattenti e capi tribù. Che il termine mambo rappresentasse precisamente questi balli o qualcuno di essi, non è scontato. Secondo alcuni studiosi il lemma mambo è stato usato a lungo per definire non tanto una tipologia di danze, ma tutta la musica di ispirazione religiosa, propria delle pratiche Voodoo, che faceva da base alle danze stesse. Tale musica serviva a mettere in contatto danzatori e divinità. Mambo significherebbe, in tal caso, canale di comunicazione con gli dei.
Secondo alcuni musicologi mambos equivale a 'sacerdotesse'. Qualcuno arriva a tradurre mambo in: 'colei che parla col Dio'. In entrambi questi due casi è evidenziata la centralità della funzione femminile negli affari di culto.

Le ipotesi attualmente più accreditate sono due:

Il termine appartiene al linguaggio rituale voodoo di Haiti (il mambo è quella particolare musica religiosa che consente, attraverso la danza, di conversare con le divinità);

Il termine appartiene ad un antico dialetto cubano denominato nanigo (mambo è usato per identificare sia la musica che il relativo ballo).

Col passare del tempo, il termine mambo identificò inequivocabilmente un particolare modo di ballare, riferito specificamente al folklore popolare cubano. La danza perse il rigore formale delle grandi occasioni religiose e dei momenti drammatici legati, un tempo, a rituali di combattimento. Si presentava piuttosto come un contenitore ricco di spunti presi dal son e dal danzòn, miscelati su ritmi frenetici. Ne scaturiva un ballo nuovo e non completamente definito. Fu proprio la struttura flessibile della danza che ne consentì l'arricchimento successivo, attraverso l'assimilazione di elementi africani e di motivi appartenenti alla cultura jazz.

Secondo Oscar Hjuelos il mambo è nato dalla voglia degli schiavi di 'scatenarsi' nel vero senso della parola: una volta liberi dalle catene, essi inventarono il più frenetico dei balli, dopo anni di costrizioni, durante i quali dovettero ripiegare su danze "statiche" quali rumba e merengue. La teoria e l'ipotesi di Hjuelos sono affascinanti: nelle vene degli schiavi africani costretti a lavorare, incatenati, nei campi di canna da zucchero scorrevano sangue e musica. Con le catene ai piedi inventarono:

il "Merengue", il cui passo fondamentale consisteva nel trasferire il peso del corpo da un piede all'altro, anche restando allo stesso posto.

la "rumba", che nella sua originaria impostazione si basava unicamente sui movimenti di oscillazione dei fianchi.

Quando finalmente si liberarono delle catene, inventarono il "mambo".

Il mambo diventò internazionale alla fine della seconda guerra mondiale. La diffusione, nel mondo, della musica del mambo e della relativa danza è dovuta a Celia Cruz (interprete di Guantanamera), a Frank Grillo, a Xavier Cugat e a Abbe Lane. Alla fine degli anni Quaranta furono molti i musicisti e i gruppi cubani che cercarono, e trovarono, fortuna in giro per le Americhe. Tito Puente ne è uno dei massimi rappresentanti, assieme al suo compatriota portoricano Tito Rodriguez. Come suscitò interessi e passione nelle masse giovanili e nel pubblico più aperto mentalmente, parimenti, il mambo incontrò ostilità, preconcetti e divieti da parte delle autorità religiose e civili. In Messico e nel Sud America le figure di danza del mambo furono giudicate oscene dalla classe aristocratica e dalla Chiesa. Ma a nulla poterono le critiche, le condanne e i boicottaggi: il mambo aveva la forza di un ciclone, e come tale, spazzò via ogni ostacolo.

Il padre del mambo è il musicista cubano Darnase Perez Prado, nato a Matanzas il 1922, pianista, compositore e direttore d'orchestra. Questi esordì a L'Avana con l'Orchestra del Casinò de la Playa, puntando ad un mambo supportato dalla più ricca strumentazione possibile a quel tempo.

Mambo, per concludere, è anche il termine con il quale, molti spesso definiscono, erroneamente, il "Tumbao delle Congas".




Sha' :D :p :D
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Messaggioda Sebastiano » ven dic 01, 2006 11:14 am

Complimenti a Shaddy per la completezza dell'esposizione; vorrei aggiungere alcuni dettagli sulla genesi del ritmo chiamato Mambo: in realtà nel 1938 Orestes e Israel Lopez, rispettivamente cellista e contrabassista della orchestra di Antonio Arcano, scrissero un danzon intitolato "Mambo" che incorporava nella seconda parte il "nuevo ritmo" ( che non era altro che la cellula ritmica che originò mambo e cha-cha-cha); secondo molti musicologi la nascita del Mambo deve essere fatta risalire a questo episodio; Damaso Perez Prado prese quel nome e quella cellula ritmica e vi aggiunse i caratteristici "ostinato" dei fiati presi in prestito dal jazz americano e si autoproclamò "Re del Mambo", esportandolo in messico e negli USA.
In realtà a Cuba già da tempo alcune formazioni avevano applicato al son e alla rumba l'orchestrazione della Jazz Band americana, ottenendo risultati simili; una fra tutte la Banda Gigante di Benny Morè, dalla cui citazione non si può prescindere parlando di Mambo.
In realtà il Mambo non può essere considerato un ritmo specifico ( infatti conga, bongò e timbales eseguono figure mutuate da altri stili), ma, più precisamente, uno stile di orchestrazione.
Tra l'altro la parola mambo viene attualmente utilizzata a Cuba per definire la parte dell'arrangiamento che contiene riffs serrati dei fiati (el mambo de los metales).
Sebastiano

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Messaggioda Sebastiano » ven dic 01, 2006 3:28 pm

Devo ammettere che la versione di Shaddy sul significato del termine Mambo ha sollecitato la mia curiosità di studioso dilettante di etnomusicologia cubana; mi piacerebbe avere da Lele alcune precisazioni sulle fonti di alcune affermazioni e teorie che mi lasciano perplesso ( ho visto che citi Hijuelos, che peraltro non è un musicologo, bensì uno scrittore newyorkese di origini cubane); per esempio non mi risulta ( e neanche ai miei amici cubani)alcuna divinità che si chiami Mambo nell'Olimpo cubano ( forse è africana?)
Il termine Nanigos che mi risulti è sinonimo di Abakuà (società segreta di mutuo soccorso di origine carabalì) e di "uomo coraggioso", non di dialetto cubano. Poi sinceramente non ho capito cosa c'entri il merengue, che ha tutt'altra genesi;
infine mi ha un pò meravigliato sentir citare personggi marginali come Abbe Lane e Xavier Cougat e non personaggi centrali come Morè e Orestes Lopez.
Non c'è chiaramente alcun intento polemico ma amore di chiarezza su una storia che mi ha sempre appassionato e spinto all'approfondimento.
Ringrazio fin d'ora Shaddy e chiunque altro vorrà intervenire sull'argomento.
Ciao
Sebastiano

shaddy
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Messaggioda shaddy » ven dic 01, 2006 4:55 pm

Vedi, vecchio mio, è la dimostrazione che talvolta su Internet le sparano proprio grosse :D :p

Sha' :;):

P.S: scherzi a parte, però una cosa che lascia perplesso me c'è davvero, in mezzo a tutta questa massa di nozioni e citazioni Storiche, Culturali ecc. chi può dire... come stiano realmente le cose...? Mah...




Edited By shaddy on 1164992260
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caballero
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Messaggioda caballero » ven dic 01, 2006 9:57 pm

se mi è concessa ancora un'aggiunta al significato della parola MAMBO, le mie conoscenze mi rimandano ad un'origine congo/bantù: infatti si chiamano mambo i canti salmodiati della religione cosiddetta Palo Mayonbe, che nella classica forma chiamata/risposta caratterizzano tutti i riti magici e di iniziazione di questa misteriorosa forma di culto, ripeto, di chiara e inequivocabile provenienza di quell'area che oggi è localizzabile tra il sud della Nigeria, il Congo e l'Angola. il Palo è la seconda forma religiosa di origine africana, dopo la Santeria, più praticata dai cubani.:;):
piero

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Messaggioda Sebastiano » ven dic 01, 2006 10:13 pm

Sul fatto che sul Web ( e non solo) le sparino grosse, non ci sono dubbi; poi sulla verità della storia si potrebbe discutere per giorni e mesi; certo è che, quando si parla di etnomusicologia cubana alcune fonti sono attendibibili sicuramente perchè hanno compiuto studi seri e documentati (che so, Ortiz o Acosta)Ciao:p :D :p
Sebastiano


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