Accordatura

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Ozzy
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Messaggioda Ozzy » mar mar 20, 2007 6:29 pm

Ciao!
Da poco mi piacerebbe ampliare il mio set aggiungendo 1 o 2 tamburi alla mia collaudata coppia. Per questo volevo chiedre a voi che siete più esperti quale criterio spinge a sciegliere una nota piuttosto che un altra. Il mio maestro mi ha sempre imposto di tenere un'intervallo di terza su conga e tumba perchè mi dice che per una rumba guaguancò è l'intervallo giusto. Suonando a più tamburi ho visto un fantastico video su youtube di samuel torres che suona su 7 congas accordate in mi minore regalando varie emozioni. Ho ascoltato anche una traccia dal sito di shaddy e mi è piaciuta molto anche se fatico a capire come abbia scelto l'accordatura.

shaddy
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Messaggioda shaddy » mer mar 21, 2007 10:14 am

Le registrazioni sul mio sito sono fatte in allenamento, momento nel quale non do più peso di tanto all'intonazione dei Tamburi. In genere le 3 Congas principali (la Conga centrale e le 2 Tumbadora ai lati le tengo abbastanza standard, ma capita che gli altri Tamburi (soprattutto quello davanti e quello alla massima destra) li intono in base ad una melodia che ho in mente in quel momento, o peggio, li tengo come sono al momento e via. In ogni caso, utilizzando 4 Tamburi (set che mi piace parecchio per la sua grande versatilità) potresti tenere le 3 Congas principali, la Conga centrale e le 2 Tumbadora ai lati con intonazione standard (RE SI SOL ad esempio) e quella davanti ancora più bassa rispetto alle Tumbadora ai lati, tipo in Fa o MI, oppure Tenere la Tumba a destra in LA e quella davanti a te in Sol. O ancora potresti aumentare un po' il tutto portando la Conga vicina al MI, la Tumba di sinistra in DO, quella di destra in LA, e quella davanti in Sol. Ho sentito proprio l'altro giorno la registrazione di Torres e mi è piaciuta. In effetti potresti fare come lui, partendo da un accordo. In ogni caso, credo che sia giusto che, partendo da qualche spunto di base, tu cerchi di capire quali siano le intonazioni che più ti soddisfano, ma che soprattutto meglio si adattano a quello che devi suonare e accompagnare. In particolare avendo 4 Tamburi, puoi già "pensare" in modo Melodico, (ma questo o puoi fare già anche con 3) e non più solo Ritmico, dunque cerca di trovare la miglior accordatura di ogni tamburo, suono caldo, pieno, e con un buon Sustain. A quel punto suonali tutti insieme, cercando di capire se ti sembra che la melodia che ne esce sia "armoniosa". Tieni presente che puoi comunque prendere molti spunti in giro, perchè ci sono molti Percussionisti che utilizzano o utilizzavano 4 o 5 tamburi, Angà, Rekow, Hidalgo, Patato...
Ascolta uno di questi fenomeni (su internet trovi un mare di esempi) decidi quale intonazione ti piace e parti accordando i tamburi come lui. Credo che come base di partenza non ne puoi trovare una migliore.:D

Sha' :;):




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Shaddy

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Ozzy
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Messaggioda Ozzy » mer mar 21, 2007 10:51 am

Grazie mille. Avevo pensato di "appoggiarmi" alle prime quattro note della pentatonica di Do tipo tumba1 Do tumba2 RE Conga MI e quinto Sol però come escursione è un pò limitata. Oppure un'amico chitarraio suggeriva Tumba1Sol Tumba2 La conga DO e quinto RE proverò...

shaddy
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Messaggioda shaddy » mer mar 21, 2007 4:54 pm

Fossi in te proverei:

Quinto (visto che mi sembra che come Tamburo principale utilizzi il Quinto) in RE, Conga a sinistra in SI, Tumbadora a destra in LA e Centrale in SOL.

Sha' :;):
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Ozzy
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Messaggioda Ozzy » lun apr 16, 2007 8:28 am

che cavolo di domande che faccio!!
Nel giro di poco ho capito che se l'accordatura delle congas in scala può diventare utile per un brano bisogna ricordarsi che ogni brano ha una suà tonalità e il tutto complica le cose(ho scoperto l'acqua calda).
Ho voluto precisare questo non tanto per i suonatori più esperti ma per i più novellini come me onde fare figure come la mia.
In pratica credo di avere capito che è importante che siano accordate tra loro rispettando una giusta distanza tra le note ma non bisogna estremizzare il concetto cercando di realizzare uno xilofono di congas. Buona suonata a tutti

nikmm
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Messaggioda nikmm » lun apr 16, 2007 8:37 am

Ciao ragazzo.
Ti volevo ricordare che se giov sei libero suono con il tributo a Santana al Batard.
Con le Marathon come va ?

Ozzy
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Messaggioda Ozzy » lun apr 16, 2007 8:42 am

Verso tardi dovrei liberarmi e spero di riuscire ad arrivare in tempo per gustarmi la performances. Con le marathon tutto bene ieri sono state battezzate con il primo concertino, hanno preso un pò di sole ma adesso riposano all'ombra. Hai letto la domanda che ti ho fatto su come accompagnare brani funky? Aspetto un ghiotta risposta

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun apr 16, 2007 9:28 am

Bene Ozzy, quello che credi di aver capito sull'accordatura è esattamente...ciò che c'è da capire; un tumbador in genere non si scervella sul fatto di accordare una conga su una determinata nota, e in fior di metodi di fior di percussionisti infatti non se ne fa minimamente cenno! La cosa più pratica e vera è accordare il set in maniera che la conga (o il quinto) che si tiene al centro suoni perfettamente tutti i toni ( tapao ben brillante ma open bello pieno) e poi si accordano gli altri tamburi (1,2,3,27, quanti ne vuoi a seconda di ciò che devi fare...) in maniera da avere degli intervalli ben percepibili e che, soprattutto, ciascuno dia il meglio possibile sull'open (suono rotondo, abbastanza prolungato) compatibilmente con le caratteristiche dei tamburi e, soprattutto, dell'ambiente in cui ti trovi;
per il sottoscritto tutto il resto sono chiacchere!
Sebastiano

nikmm
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Messaggioda nikmm » lun apr 16, 2007 9:46 am

Per quanto riguarda l'intonazione non ti posso aiutare.
E' sicuramente una mia lacuna ,ma il fatto di suonare praticamente sempre con due congas ha fatto si' che non mai approfondito l'argomento.
Semplicemente,faccio i 4 open del guaguanco e se mi sembrano buoni ok.

shaddy
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Messaggioda shaddy » mar apr 17, 2007 8:06 am

Ozzy ha scritto:Nel giro di poco ho capito che se l'accordatura delle congas in scala può diventare utile per un brano bisogna ricordarsi che ogni brano ha una suà tonalità e il tutto complica le cose...
Ho voluto precisare questo non tanto per i suonatori più esperti ma per i più novellini come me onde fare figure come la mia.
In pratica credo di avere capito che è importante che siano accordate tra loro rispettando una giusta distanza tra le note ma non bisogna estremizzare il concetto cercando di realizzare uno xilofono di congas. Buona suonata a tutti

"...Da poco mi piacerebbe ampliare il mio set aggiungendo 1 o 2 tamburi alla mia collaudata coppia. Per questo volevo chiedre a voi che siete più esperti quale criterio spinge a sciegliere una nota piuttosto che un altra..."?

Questa è stata la tua prima domanda, e sappi che non è affatto una domanda stupida o fuori luogo, ma una domanda che si pongono molti (quasi tutti) quando si trovano a dover fare i coti col suono e il timbro dello STrumento.
Dunque non c'è nulla di male a domandarsi qual'è il modo più corretto di accordare (e intonare) i Tamburi.

In effetti caro Ozzy capire che l'intonazione corretta dello Strumento è importante è tutt'altro che "scoprire l'acqua calda". Un'accordatura accurata e l'intonazione come si deve, sono alla base di un buon suono dello Strumento sia dal punto di vista Timbrico che melodico.
Dunque ti consiglio vivamente di prendere molto meno alla leggera il discorso intonazione, perchè è senz'altro meglio essere più "manicali" che non lasciare un po' troppo al caso.
Le note di riferimento delle quali abbiamo parlato, non le ho inventate io, ma sono semplicementre frutto di un'attenta analisi dell'intonazione utilizzata da decine e decine di grandi Maestri Congueri.
Tra l'altro, involontariamente, hai fatto l'esempio dello Xilofono, che in qualche modo può essere preso in considerazione, dal momento che è uno Strumento dal suono pulito, limpido, e con un sustain abbastanza prolungato. Tutte le caratteristiche che dovrebbero avere le tue Congas una volta accordate come si deve.
Inoltre, come ho sempre specificato, è importante basarsi su delle note di riferimento per avere una buona base di partenza, ma spesso capita che magari un Tamburo non ottenga il risultato ottimale intonato perfettamente in RE, in SI ecc..., dunque dopo aver trovato la nota è importante procedere ad affinare l'accordatura cercando il suono ottimale dello Strumento, bello, pulito, pieno, potente e con una bella coda. Come uno Xilofono appunto (meglio il Vibrafono però).
Poi naturalmente sei liberissimo di Intonare i Tamburi come ti pare, e in base (perchè no) al tuo gusto personale, ma non fare mai l'errore dipensare che le "note di riferimento" debbano essere intonate a seconda del brano, perchè semmai è l'esatto contrario, nel senso che un'intonazione "centrale" basata sulle note alle quali accennavamo all'inizio, vanno bene proprio perchè non infastidiscono (con dissonanze) le varie tonalità dei tanti brani che si susseguono in un concerto.

Sha' :;):

P.S: un'ultima considerazione: se Hidalgo, Changuito, Anga', Ray Barretto, e decine di altri Maestri in generale utilizzano o utilizzavano quelle note, probabilmente puoi farlo anche tu senza timore di sbagliare! :D


P.S : Domani sera sarò anche io al "BATARD" a San Prospero con i "Dynamite" Jamiroquai Tribute.
Shaddy

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Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mer apr 18, 2007 7:49 am

Mi fa piacere avere l'occasione di precisare alcuni concetti in merito all'accordatura.
innanzitutto bisognerebbe chiarire che le congas sono degli strumenti a percussione a suono indeterminato, a differenza dello xilofono o del vibrafono che hanno un suono determinato; questo significa semplicemente che non emettono una nota definita, perchè alterata da una serie di frequenze spurie, ne più ne meno come i toms della batteria o una grancassa! Per fortuna, aggiungo io, perchè in caso contrario saremmo costretti ad accordarci sul pianoforte o sulla chitarra per non avere risultati armonici completamente dissonanti, e suonare in vari contesti sarebbe un inferno!
Chiarito questo equivoco, l'accordatura della conga è una cosa assolutamente individuale che dipende dal tamburo che si ha sotto le mani che ha una sua frequenza di risonanza dipendente dal fusto (dimensioni, materiale, forma) e dalla pelle (dimensioni, spessore) che accordature troppo alte o basse snaturano, con l'ottenimento di un brutto suono.
Una volta accordato il tamburo centrale in maniera da ottenere il suono che vogliamo, il resto si fa sulla base del numero dei tamburi e delle loro caratteristiche: è chiaro che, se suoniamo con due congas si tenderà ad usare un intervallo maggiore, per differenziare meglio gli open, che non se ne suonaniamo quattro, per il semplice fatto che è impossibile avere un'estensione talmente ampia da avere un intervallo di terza tra 4/5 tamburi facendoli suonare bene, nel loro corretto range di accordatura!
In seguito alle cosiderazioni fino ad ora fatte, immagino sia chiaro perchè preferisco non parlare di note predefinite; è chiaro che ognuno di noi ha in mente delle sonorità che gli piacciono particolarmente e cercherà, nei limiti del possibile, di riprodurle.
Quanto a decine di grandi percussionisti che userebbero determinate note, il problema che l'escursione tonale di una conga è quella perchè le misure sono standard, ed è chiaro che si finisce sulle stesse frequenze. Per altro, ogni volta che ho fatto o sentito fare domande sull'accordatura ai grandi che ho avuto la fortuna di conoscere direttamente, la risposta è stata sempre quella: faccio ad orecchio, magari con un motivetto in testa per aiutarmi, compatibilmente coi tamburi e l'ambiente; siccome tra questi c'erano Changuito, Tata, Mamey e Carlos Aldama, credo di fare più che bene a comportarmi di conseguenza sia nell'insegnamento che nella pratica musicale.
Per essere preciso, l'unico grande che ho visto accordare 5 congas in maniera maniacale è stato l'ineffabile Patato, ma qua parliamo di leggenda, di uno che ha inventato un uso più "melodico" dello strumento (insieme, si dice, a Candido Camero) e a cui si può perdonare qualsiasi vezzo!
Sebastiano

xavier
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Messaggioda xavier » gio apr 19, 2007 9:46 am

buongiorno forum!
a contributo di questo sempre interessante argomento segnalo quanto ho visto nel backstage (si dirà così?) del concerto di eddie palmieri dello scorso anno con hidalgo alle congas.
se non ricordo male (mr shaddy nel caso mi corregga) hidalgo iniziò l'accordatura del set (4tamburi:1conga 2tumbe 1super-tumba) partendo dalla conga e prendendo a riferimento delle note (scusate ma nn ricordo quali, sob) suonate per lui al pianoforte dal bassista.
una volta fatta una "prima mano" di accordatura, è passato ad una "seconda mano" aggiustando i suoni qua e la, fino a raggiungere il risultato che cercava.
la mia impressione, cioè, è stata quella che hidalgo sia partito dalle note del pianoforte per poi affinare i suoni i relazione al mix strumento/pelli/ambiente con i quali aveva a che fare per quella sera.
cmq i tamburi avevano già avuto una prima accordatura da un maestro italiano di cui ora non ricordo il nome per consentire al fonico di fare i suoni :-)
hidalgo, sempre se la memoria mi assiste, ha voluto tirate sù il tutto di una posizione (cioè la conga come quinto e via a scendere) ma sempre cominciando da una base di partenza data dalle note del piano, per poi andare avanti per aggiustamenti/miglioramenti successivi.
ed effettivamente, se uno ha a che fare con un set di 4 o più tamburi, secondo me potrebbe essere un metodo abbastanza pratico ed efficace.
certo uno dovrebbe soprattutto imparare a suonarli bene questi benedetti tamburi.
ma questa è un altra storia :-))

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » gio apr 19, 2007 10:11 am

Mi sembra un metodo più che valido; il problema è che in molte occasioni non c'è il pianoforte o un qualsiasi strumento melodico; per esempio quando ho seguito un'intera giornata che precedeva il concerto di Patato, poichè si trattava di sole percussioni, l'accordatura è stata fatta precedentemente da Mamey, ovviamente ad orecchio; poi è arrivato lui ed è stato quasi un'ora a modificare 6 tumbe (non le suonava tutte lui, comunque!): la leggenda diceva che quando suonava Patato, comunque fossero accordate le tumbe, lui le cambiava completamente per principio!
Poi sul fatto che se si impara a suonarli bene questi benedetti tamburi il problema dell'accordatura si rivela un non problema, sono assolutamente d'accordo!
Sebastiano

Ozzy
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Messaggioda Ozzy » gio apr 19, 2007 10:20 am

Grazie ancora dei preziosi consigli, la mia più che una voglia di ampliare il set è stata un'esigenza.I tamburi sui quali ho iniziato a studiare sono di dimensioni più piccole e per quei due badili che mi ritrovo all'estremità delle braccia (le mani) era un pò problematico...
Il suonatore di Congas che io preferisco è proprio Carlos Patato Valdez e per quanto non sia neanche paragaonabile a lui in quanto a estro ho una voglia matta di provare a riprodurre quei magnifici accompagnamenti che suona...

Il mio intento non è certo emulare l'ometto di questo video... My Webpage

A proposito di saperli suonare ecco il link del video che dicevo a inizio post My Webpage.

Poi aggiungo guardando su mycongaplace ho visto il video di Zun Zun che improvvisa sul guaguancò a tre tamburi. Non è che mi aiutereste a trovare la partitura di quello che suona? non fa due battute uguali...
Sono arrivato a capire che i caratteristici aperto della rumba li fa sulle tumbe e che prima degli aperto del salidor ci mette due slap ma per il resto tipo golpe de bombo non capisco a modo se non ha bisogno di marcarlo per la presenza del gruppo o che altro...

bali
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Messaggioda bali » gio apr 19, 2007 11:12 am

ho visto i video e se posso esprimere la mia opinione, sinceramente non mi piacciono, quello che suona 15 tamburi sta facendo esercizi, infatti è solo, più bravo sicuramente il 2°, ma anche quelli sono solo esercizi, tutti e due, per me, stanno facendo gazzosa, invece una volta ho visto suonare un ragazzo che con una sola conga riusciva a fare molto di più, lì era da togliersi il cappello.
esiste un video di un ragazzino che all'epoca aveva 5 anni, suonava con tata guines, e suonava 4 o 5 congas, se si riesce a trovarlo in rete è abbastanza interessante
antonio


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