IL CODICE ETICO DELLA RUMBA - canto, quinto e clave nel guaguancò

Un forum per discutere sui segreti, i ritmi e gli esercizi per migliorare la tecnica e la conoscenza dello strumento
el_niño
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Messaggioda el_niño » ven mar 30, 2007 5:19 pm

caballero ha scritto:ci siamo fatti per pranzo: congrì con chicharrones...

I Chicharrones???
Non saprei se inorridire, dandovi degli antropofagi,
o esultare perchè, finalmente, ce li siamo tolti dalle balle! :D
Piermario

caballero
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Messaggioda caballero » ven mar 30, 2007 6:39 pm

ozierese bifolco e antipatico;:angry:
piero

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » ven mar 30, 2007 6:56 pm

bella stà discussione.....
sottoscrivo tutto , aggiungendo che ,per immergermi al meglio
in questa realtà musicale così distante da noi, stimolato da paulo a roma, mi sono ritrovato a trascrivere un pò di frasi di quinto(un bel pò ) e di salidor ed a suonarle poi in saletta sui dischi.........la trascrizione è un esercizio che sviluppa l'attenzione e ci costringe all'ascolto ferreo del tamburo specifico e di tutto il brano......e suonare sul disco è una pratica che (scriverò una cosa scontata) porta a poter rapportarci abbastanza facilmente con situazioni reali (anche se nel caso della rumba è un pò differente da stili popolari per esempio, proprio per la mobilità e la volubilità naturali di questo stile ) però a me ha aiutato tantissimo....ho avuto (e tuttora) la fortuna di poter assistere e suonare ai laboratori del folklore a roma dove "non si scherza"....i ragazzi più esperti tirano su dei rumboni degni di nota!!!!! li si respira aria di cuba per davvero.....(e non ci sono mai stato).....
quindi l'esercizio di trascrizione mi ha indirizzato alla comprensione del fraseggio dei due tamburi che si muovono tantissimo(quinto e salidor) e la pratica sui dischi mi ha raddrizzato sull'intenzione da portare per il tiro.....questo grazie ai giusti stimoli dati da paulo(che come si diceva non sono ore ed ore di spiegazioni su questo o quel quinto...ma giusti stimoli..)..... successivamente bisogna cercare di personalizzare il più possibile il proprio modo di portare i colpi del quinto (come qualunque altro tamburo in ogni stile musicale)....che non è proprio una passeggiata!!!!
ok per ora vi saluto ciao mario
mario

el_niño
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Messaggioda el_niño » ven mar 30, 2007 6:59 pm

E poi un'altra cosa...non pensavo ne fossero avanzati;
mi pareva di aver capito che a mangiarsi " I Chicharrones", solo una settimana fa, fosse stato un certo Lillo!!! :laugh:
Piermario

caballero
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Messaggioda caballero » ven mar 30, 2007 7:20 pm

i chicharrones erano il dessert perchè si era fatto prima una scorpacciata di isla grande (tiè!):p
piero

caballero
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Messaggioda caballero » ven mar 30, 2007 7:30 pm

torniamo a parlare di cose serie rispettando il tema della discussione: sarebbe interessante, dopo aver parlato delle problematiche legate al quinto, parlare della relativa libertà del salidor, argomento sul quale non ho difficoltà a confessarmi impreparato, nel senso che sono ancora legato a una idea di salidor molto statico che porta il ritmo e il tiro con forza e precisione ma senza grandi variazioni; mi confermate che la maggiore libertà di movimento del salidor è relativamente recente? che fino a qualche decennio fa le figure erano piuttosto statiche? potreste spiegarci meglio come e quanto la tumba può improvvisare, ad esempio dentro un guaguancò? grazie.:)
piero

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » ven mar 30, 2007 8:07 pm

per quel che so io a matanzas, soprattutto i mounequitos, cominciano a muovere il salidor già parecchi decenni fa.....così come los papines...... come ho scritto pochi minuti fa per una migliore comprensione mi ha aiutato molto trascrivere figurazioni dai dischi.....il modo di muoversi è quello che lega a filo abbastanza unico i tamburi della rumba come anche il bongò la tumbadora, come la pila....ci sono peculiarità un pò diverse nel fraseggio o il botta e risposta col quinto. Per esempio
sottraendo colpi alla base classica quella con due aperti ,in stile habanero, abbiamo più libertà di improvvisare:
marcando solo il secondo colpo della clave con un palmone bello tosto ed il primo colpo di salidor......che possiamo eseguire anche su cajon davanti a noi e salidor a destra....
e l'ascolto rimane sempre l'arma vincente con annessa per chi volesse approfondire (come ho già largamente scritto poco fa)
un pò di trascrizione e di esercizio suonando sui dischi......
ciao mario
mario

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » sab mar 31, 2007 2:30 pm

d'accordo con Mario, i rumbon della Timba credo siano una delle situazioni più vicine alla rumba in un barrio dell'Habana che si possa vivere in Europa!
Sebastiano

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun apr 02, 2007 7:41 am

sottoscrivo quanto detto da Mario, sia il salidor che il tres dos dello stile matanzero sono particolarmente adatti a creare spazi per improvvisazione e quindi interazione; credo anch'io che sentire Papines e Munequitos sia il meglio per vedere cosa fa un salidor..."reattivo"! Adesso la tendenza è spesso di mischiare gli stili e anche l'open sul quarto tempo viene alternativamente omesso per lasciare spazio: ascoltare!
Sebastiano

caballero
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Messaggioda caballero » lun apr 02, 2007 9:10 am

abbiamo sovrapposto due discussioni che parlano più o meno degli stessi argomenti; è più difficile seguire ma pazienza! a proposito di ascoltare il più possibile dischi di rumba per riuscire a capire e a entrare in certe atmosfere, tra le centinaia di titoli che si potrebbero suggerire e che ognuno di noi ha nel cuore, stamattina in macchina, andando al lavoro, ascoltavo una bellissima cosa vecchia degli anni 60 (?): il mitico disco di Patato e Totico; per chi vuole seguire le linee del quinto e i suoi rapporti con la clave e con il canto direi che è ideale: è una rumba essenziale arricchita da interventi del basso e del tres della buonanima di Arsenio Rodriguez! Lo consiglio! :;):
piero

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun apr 02, 2007 9:29 am

adoro quel disco!
Sebastiano

caballero
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Messaggioda caballero » lun apr 02, 2007 10:41 am

lo so che lo adori. me lo hai masterizzato tu, rinco....:O
piero

bigbamboo
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Messaggioda bigbamboo » mar apr 10, 2007 8:29 am

ciao a tutti!| scusate se mi faccio sentire così in ritardo! l'incipit di questa discussione è stata una mia domanda a caballero che si è preso la briga di aprire un topic per chiarirmi le idee e lo ringrazio un sacco! e ringrazio tutti voi che avete scritto e avete detto cose di cui faro tesoro!!!
purtoppo avevo problemi con il pc e non sono riuscito a vedere "in diretta" la discussione!
ciao a tutti!!!

shaddy
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Messaggioda shaddy » mar apr 10, 2007 3:52 pm

Ciao Big, in effetti questa è indubbiamente una discussione utile ed interessante anche se ovviamente, in particolare per chi è alle prime armi (ma non solo) è difficile pensare di trasformare la teoria in pratica, soprattutto quando si parla di Rumba in questi termini e a questi livelli. Dunque credo che alla fine, come è stato giustamente più volte suggerito, l’ascolto di una grande quantità di brani e Rumbe, sia senz’altro il consiglio (ed il mezzo) migliore per cercare di capire meglio tecnica, stile, fraseggio e linguaggio.
Certo è che compiendo questa operazione, ci si rende anche conto di quanti (tanti) possano essere i modi di interpretare appunto il linguaggio, che può variare da gruppo a gruppo, da Percussionista a Percussionista come del resto è giusto che sia. Perché se da una parte è corretto seguire alcuni “schemi” e ricalcare fraseggi e linguaggi ormai provati, testati e consolidati, dall’altra è giusto che si verifichi un’ evoluzione e che ognuno ricerchi e tenti di crearsi un proprio linguaggio ed una propria identità una volta consolidate le nozioni di base. Questo anche per fare in modo che lo stile e la tecnica siano sempre e comunque in continuo progresso. Naturalmente sempre nel rispetto delle basi e dei dettami originari della tradizione, che non va mai persa di vista.
Credo che la discussione creata da Nik in un altro Topic in merito alla differenza tra i mezzi di oggi e di ieri a disposizione di chi vuole imparare ed attingere informazioni, calzi a pennello anche in questo caso. Questo dal momento che oggi, al contrario di una volta, si possono trovare CD o Video in quantità industriale dai quali si possono trarre spunti, insegnamenti ed esempi di ogni tipo. E sono proprio quei Video e quei CD che testimoniano quanto sia variegato il modo di interpretare i fraseggi da parte dei vari Congueri. E' vero che per poter mettere in pratica la teoria (o reinterpretare ciò che si ascolta) servono con un minimo di tecnica, sensibilità, gusto, fantasia e la capacità di isolare i vari contesti in modo da capire cosa sta facendo il Tumbador, ma una volta che si comincia a saltarci fuori ci si può divertire parecchio.
Ho anche io il CD di Patato e Totico e mi piace molto.

Sha’ :;):
Shaddy

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caballero
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Messaggioda caballero » mar apr 10, 2007 6:01 pm

Vedi Shaddy al tuo discorso che non fa una piega aggiungerei alcune mie personalissime idee sull'argomento; la rumba è veramente divertimento allo stato puro; lo è molto di più probabilmente del suonare latin jazz o salsa o son perchè, in primo luogo, non hai bisogno di un grande spiegamento di forze a livello di strumenti: 3 congas, due bacchette e una clave o peggio ancora qualche cassetta di legno e uno schekerè... ma la cosa che rende il gioco più affascinante è che, una volta che sei padrone dei concetti di base, non c'è bisogno che tu sia un virtuoso; se hai capito il meccanismo, e non è difficile, puoi rumbiare anche solo dopo sei mesi da quando hai iniziato a studiare congas; poi è chiaro che se nell'ensemble ci sono uno o più elementi bravi, soprattutto a livello di salidor e canto, allora il tutto girerà meglio; io, per esempio, che virtuoso non sono preferisco quasi sempre mettermi allo shekerè perchè, occorrendo un po' meno concentrazione, mi godo meglio tutto l'insieme di percussioni, canto e ballerini e mi diverto da morire perchè alla fine l'obbiettivo è solo quello: scaricare adrenalina e il guaguancò da questo punto di vista non ha davvero niente da invidiare ad altri tipi di musica; a volte sorrido davanti ai ragazzini che, quale spiegazione al loro amore verso l'Heavy Metal (musica rispettabilissima), parlano di Energia all'ennesima potenza: provate a partecipare ad una Columbia matanzera ben suonata che poi vedete cos'è l'energia e il metallo....
:D
piero


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