la mano morta...

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Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mer ott 03, 2007 10:25 am

Personalmente ritengo che, a meno che non si abbiano 8 ore al giorno da dedicare allo studio (beato chi ce le ha, comunque!) si riveli controproducente disperdere le energie in un mare magnum di esercizi, invece di concentrarsi su un programma di pochi ma ben scelti (sulla base della didattica e dell'esperienza dei grandi maestri), che intervengano su ben individuati meccanismi di movimento che poi ci servono per suonare bene; dopo tutto un certo Mongo Santamaria, a chi gli chiedeva come fare per studiare il manoteo, rispondeva: fate Puramadura (frase onomatopeica che significa pddpd)! La massima sintesi del manoteo fatta togliendo gli spazi riempiti dalla mano destra con aperti e tapao...e direi che la marcha di Mongo era un treno in corsa, e i suoi fills e soli dirompenti.
Quindi, senza nulla togliere alle nutrite serie di esercizi vari, ritengo che, in un programma di studi ben fatto, vadano fatte delle scelte razionali.
E' molto importante che si costruiscano degli automatismi tra cervello e muscoli, e che questi automatismi si riferiscano ai movimenti che effettivamente ci si trova poi a dover fare.
Dico questo senza ombra di polemica. :)
Sebastiano

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » ven ott 05, 2007 4:05 pm

PURAMADURA? ah ah ah!!! grande mongo........quando si hanno gravi lacune con l'una o l'altra mano, meglio concentrarsi su di esse ,magari come dice seba , con esercizi mirati a colmarle....
ciao
mario

shaddy
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Messaggioda shaddy » lun ott 08, 2007 9:07 am

mario(ex tecnica) ha scritto:...quando si hanno gravi lacune con l'una o l'altra mano, meglio concentrarsi su di esse ,magari come dice seba , con esercizi mirati a colmarle....

Giusto, e il bello della maggiorparte degli esercizi sopradescritti, consiste proprio nel fare in modo di prevenirle le "gravi lacune"...
Ovviamente chi ha la fortuna di aver più tempo possibile da dedicare allo Strumento, è sicuramente avvantaggiato, ma se i Batteristi, come tutti gli altri Strumentisti del resto, hanno decine e decine di esercizi da eseguire, e alla fine la maggior parte dei ragazzi riescono a farli, non vedo perchè non dovrebbe essere altrettanto per i Percussionisti (e in particolare per gli aspiranti Congueri). Come sempre più che di Tempo alla fine è una questione di buona volontà.

Sha' :;):

P.S: mi domandavo..., ma... sarà anche per la carenza di metodoligie didattiche che l'Italia straborda di bravissimi batteristi (anche tra i non professionisti) e scarseggia di gente che sappia suonare (veramente e come si deve) le Congas...???
Mah...




Edited By shaddy on 1191834527
Shaddy

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Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun ott 08, 2007 10:44 am

Io penso che lo scarso (ma sarà poi scarso?) numero di percussionisti in Italia sia un fenomeno complesso, legato a fattori culturali ben precisi, quali un tasso esiguo di presenza di etnie tipicamente portatrici di una grande cultura percussionistica (cubani, portoricani, brasiliani, africani) rispetto a paesi come la Francia o, meglio ancora, gli States.
Il fenomeno della scarsa diffusione delle tecniche specifiche di strumenti quali conga, bongò, pandeiro etc. è sicuramente in progressiva attenuazione nel nostro paese da quando compaiono sempre più di frequente musicisti brasiliani o cubani, per non parlare della notevole riscontro che stanno avendo vari metodi didattici (alcuni per altro molto efficaci) e della maggiore diffusione da parte dei media della musica latina, complice anche il grande sviluppo dei balli correlati con queste manifestazioni musicali.
Insomma, in giro gente preparata sull'argomento ce ne è, diventa sempre più numerosa, attenta anche allo studio della tecnica; ci sono diversi buoni insegnanti in varie parti d'Italia, alcuni di madrelingua, altri locali.
Che poi ci sia uno sbilanciamento a favore dei batteristi è normale perchè il drum set è uno strumento molto più radicato nella nostra cultura musicale, e spesso incline per sua stessa natura all'ipertecnicismo, non certo perchè manca la metodologia didattica sulle percussioni!
Sebastiano

BICIO
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Messaggioda BICIO » lun ott 08, 2007 12:06 pm

io penso che il valore al metodo didattico lo da principalmente l'insegnante.
in tutti gli strumenti esistono diverse tecniche,ma e' lavoro dell'insegnante valutare,l'impegno la volonta', la serieta' e il tempo che si dedica allo studio.
ci si puo' dedicare sia allo studio prima di una panoramica completa, poi col tempo concentrarsi solo su alcune, o iniziare da subito con poco ma bene.
per raggiungere dei risultati, anche se minimi, con 30 minuti di studio al giorno si puo' fare,ma se non si e' seguiti e0 facile disperdersi anche se si hanno 6 ore a disposizione.
tra gli stessi mostri sacri della batteria c'e' chi suona con la tecnica linear drumming, e chi non sa neanche cosa sia..e c'e' addirittura chi ne usa piu' di una.
opinione personale

:)
fabrizio

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Messaggioda Sebastiano » mar ott 09, 2007 7:56 am

Beh, si, sono d'accordo sull'importanza dell'insegnante nel guidare ed impostare il metodo di studio; è vero che è facile perdere del tempo se non si ha un programma e si ha poca esperienza; proprio per quello sotengo ciò che ho già detto; mi pare che, a volte, il mare magnum di informazioni disponibile oggidì, anche su internet, finisca per essere fuorviante.
La mia mentalità è comunque quella eminentemente pratica di uno che, trovatosi per merito o per fortuna a suonare in situazioni professionali pur avendo un lavoro impegnativo e tre figli. ha imparato a centellinare il tempo per lo studio e a farlo fruttare al massimo: poche chiacchere e...molta sostanza! :)
Sebastiano

shaddy
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Messaggioda shaddy » mar ott 09, 2007 8:46 am

Sebastiano ha scritto:Io penso che lo scarso (ma sarà poi scarso?) numero di percussionisti in Italia sia un fenomeno complesso,

Infatti io non mi riferivo ai "Percussionisti", ma in particolare ai Congueri. In effetti di Percussionisti ce ne sono eccome, il problema è che sono molti quelli che suonano bene o relativamente bene Djembè, Strumenti dei vari generi Brasiliani ecc, ma quando si parla di Congas (che personalmente considero lo Strumento a Percussione più versatile dopo la Batteria)... ecco, allora li sì che son dolori...!

Sha' :;):
Shaddy

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Messaggioda Sebastiano » mar ott 09, 2007 9:01 am

Mah, qua in zona tutto sommato la situazione non è cosi brutta; buona parte dei percussionisti che conosco suona le tumbe, e lo fa con cognizione tecnica,forse anche perchè c'è stata una intensa attività di promozione della musica e degli strumenti cubani; tutto sommato meno diffusi gli strumenti brasiliani e africani, almeno considerando musicisti con un minimo di competenza; rispetto a vent'anni fa siamo su un altro mondo! Comunque quello dei congueros rimane un pò un ghetto, e il rispetto per lo strumento in ambienti extra musicali rimane limitato. Certo, il fenomeno del percussionista c..zzone (il termine che uso io per definire il sedicente percussionista che dice di usare una sua tecnica per nascondere il fatto che non ha mai studiato quella vera...)è ancora presente, ma più circoscritto.
Sebastiano

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Messaggioda mario(ex tecnica) » mar ott 09, 2007 12:26 pm

per shaddy : non metto in discussione l'utilità e nemmeno la quantità degli esercizi che hai postato(avendo tempo, quando studio, ne svolgo molti di più) ma solo credo che se c'è un grave "incancrenimento" di questo o quel movimento, meglio lavorare su di esso con pochi esercizi per poi poter passare a tutti quel che si voglia grazie al livellamento dei propri difetti ;argomento tumbadoras in italia:
avendo passato un pò di tempo al timba l'anno scorso ho potuto constatare che ci sono fra i giovani un buon numero di ragazzi che sanno suonare lo strumento tumbadora ed hanno anche un 'ottima nozione della musica legata all'area afrocubana ; tolti gli insegnanti che fanno un bel numero anche loro , tra una scuola e l'altra ; io stesso ho evoluto vertiginosamente le mie capacità su tumbe pila e bongò ed approfondito diverse tematiche legate al folklore ed alla musica popolare;
ciao
mario

chaworo
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Messaggioda chaworo » ven ott 12, 2007 4:10 pm

Grande Mario!
Volevo solo dire che da percussionista folkloriko purista quale sono, mi ritrovo a pensare che di congueri veri e propri ce ne siano sempre di più ma credo sempre fermamente che quando si parla di percussionisti che ci mettono la mano DE VERDAD, allora il cerchio si stringe parecchio...se poi vogliamo congueri con conoscimento de la RAIZ afrocubana...si stringe ancora di più...e se li vogliamo bravi e con conoscimento il cerchio diventa un circoletto...Negli ultimi tempi vedo sempre più smanettatori folli cloni di Giovannino, la gente come Marietto che è fedele alle origini ma non disdegna il moderno...mi sa che non è poi tanta! Viva il Timba, viva Umberto La Pelicula, viva Yuyo molina, viva Paolo La Rosa!!! E forza DORIA!!! :laugh: Pechuga e Bistè

Per quanto riguarda la mia mano sinistra...un disastro, probabilmente non sarà mai come la mia destra...comunque io mi concentrerei più sulla bomba e sull'energia che si deve trasmettere suonando, è quella la magia! La forza del tambor...che sia una tumbadora, un batà o una Paila!
Eshu oh , Elegguara eh.
Eshu oh Elegguara eh, Elegguara moforibale,
Elegguara ago...

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Messaggioda Sebastiano » ven ott 12, 2007 4:19 pm

Chaworo, sottoscrivo!
Sebastiano

nikmm
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Messaggioda nikmm » sab ott 13, 2007 9:16 am

Dunque.
Si e' partiti da un argomento per arrivare ad affrontarne diversi.
Visto che tutte le opinioni sono legittime e piu' o meno condivisibili,invece di giudicare quello che altri propongono vi dico quale e' la mia esperienza.
Non ho mai pensato per un attimo di diventare musicista professionista,in primis perche' non sono molto portato per la musica e di questo sono consapevole.
Quindi,avendo un altro lavoro da svolgere,e piuttosto impegnativo,come molti non ho gran tempo per lo studio.
Iniziai nel 92' e frequentai per due anni l'accademia di musica,per poi proseguire con lezioni private e metodi.
Ora,sin dall'inizio mi proposi di approntare lo studio in questa direzione: imparare ad accompagnare e suonare con altri musicisti, cercando di andare a tempo ,con un suono decente.
Tutto qui.
Non ho mai cercato di emulare La Mole o Giovanni.
Ho cercato di razionalizzare il lavoro verso quello che mi sembrava un utilizzo delle percussioni in un contesto italiano dove le possibilita' di suonare musica latina e' veramente risicata.
Un ragionamento pragmatico che magari molti non condividono.
Adesso pero' sento la mancanza dello studio della tecnica pura.
In verita' ,pur se lo studio di alcune cose riguardo il set di multipercussione mi ha dato qualche soddisfazione,mi rendo conto che il mio "stile" ( che parolona !!!) e' molto "quadrato",freddo e poco emozionante.
Dunque,come spesso accade,la verita' sta nel mezzo:si alla tecnica ma finalizzata al risultato musicale.

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » sab ott 13, 2007 9:44 am

grazie molte, riki (chaworò) per le tue parole (che mi imbarazzano scritte così pubblicamente) ; e ti sprono a pensare di poter venire al raduno del 28 ottobre; così ci portiamo i batà; e, se siamo solo in due , per okonkolo mettiamo a mezzo qualcuno dei presenti !!!!
mario

BICIO
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Messaggioda BICIO » sab ott 13, 2007 1:36 pm

nikmm ha scritto:Non ho mai pensato per un attimo di diventare musicista professionista,in primis perche' non sono molto portato per la musica e di questo sono consapevole.

il fatto che sei riuscito a razionalizzare in questa maniera, fa pensare il contrario.. :;):
io ho fatto un percorso un po' contrario,nel senso che con il mio strumento ho praticato per dieci anni un discreto numero di ore, dalle 3 alle 4 tutti i giorni dedicandondole esclusivamente alla tecnica.
questo a discapito delle esperienze con altri musicisti e di questo ne sono consapevole.(ho praticamente sempre lavorato 8 ore al giorno).
Dagli stessi "colleghi" del Tabla, sono stato spesso visto come un purista per il semplice fatto che ho rispettato e seguito il mio insegnante non solo sullo strumento, ma nella vita.
Anche se personalmente penso che nove volte su dieci chi critica troppo le tecniche classiche e' perche' e' dura studiarle....e seguirle
:;):
d'altro canto anch'io sono consapevole di non essere ancora in grado di fornire un solido accompagnamento ad un gruppo che richieda il tabla come tale, ma poco male.. da circa un anno studio da autodidatta la batteria, e ascolto quasi sempre musica dove ci sono batteristi che mi interessano , quasi tutti attorno al rock anni 70.
per cui credo che sia anche obbligatorio ad un certo punto, uscire dal purismo e guardarsi attorno, ci sono percussionisti di tutti i livelli che sviluppano o hanno gia assodato tecniche,metodi e didattiche , anche indirizzate a rendere il proprio strumento il piu' possibile versatile in base non solo ai contesti musicali , ma anche a quelli culturali del paese in cui si vive.

ps. esperienza puramente personale
ps. x nikmm, :..anzi se vieni il 28 ne approfitto per chiederti "due" cose
fabrizio

shaddy
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Messaggioda shaddy » lun ott 15, 2007 9:17 am

Probabilmente, anche alla luce di alcune piccole incoerenze scaturite tra i messaggi, la frase di Nik "la verità sta nel mezzo", potrebbe essere quella che alla fine taglia la testa al Toro, come si suol' dire, anche se, purtroppo, evidentemente non risolve il problema.
Ovviamente la mia frase iniziale non si riferiva ai Percussionisti in generale, ne tantomeno voleva asserire che in Italia non ci siano bravi Congueri! Anzi in Italia abbiamo sicuramente bravi Congueri, e ne conosco diversi.
Il problema sempre secondo il mio modestissimo parere di "non Purista" (ben contento di esserlo, con tutto il rispetto per i "Puristi") consiste nel fatto che in proporzione, tra i Percussionisti (e in particolare i Congueri) e gli altri Strumentisti (Batteristi, Bassisti, Chitarristi ecc.) la quantità di Musicisti in grado di esprimere un buon livello tecnico è spoporzionatamente a favore dei secondi.
Questo per molteplici fattori, ma principalmente perchè per la stragrande maggioranza degli Strumenti (Batteria, Basso, Chitarra, Pianoforte ecc.) esistono insegnanti, scuole e metodologie didattiche ormai acquisite, consolidate e "rodate" e in quantità, mentre per quanto riguarda le Percussioni (e le Congas in particolare) ci sono ancora troppe lacune, incongruenze, metodologie "personalizzate" (spesso più a misura degli insegnanti che non delle reali esigenze dei ragazzi) ecc.
E anche in questo caso, giusto per evitare di essere di nuovo frainteso, non voglio dire che non ci siano scuole o insegnanti di Percussioni degni di nota, anzi, ci sono sicuramente (e il Timba è ovviamente una di quelle, ci mancherebbe) ma semplicemente che sono poche e pochi, soprattutto in proporzione al numero di Scuole e insegnanti di Percussioni "non degni di nota".
Per quanto riguarda il discorso legato alla tecnica e allo studio della tecnica (sempre parlando da non purista) per me il problema non si pone nemmeno, senza la tecnica non si arriva da nessuna parte, e tutti, ma dico tutti i bravi Percussionisti, Italiani e Stranieri, ovviamente, non sarebbero diventati tali se non avessero dedicato ore ed ore ai loro Strumenti e allo studio della tecnica. E ve lo dice uno che in qualunque contesto mette sempre al primo posto Tiro, Groove e Anima!
Senza lo studio della tecnica è molto difficile suonare come si deve Strumenti difficili come le Tabla, le Congas, i Timbales, ecc. così come non si possono suonare bene Batteria, Chitarra, ecc. E come, allo stesso modo, non si può acquisire una buona indipendenza (come quella di Nik ad esempio) o un buon controllo dello Strumento in generale. E' inutile, volenti o nolenti, per raggiungere buoni risultati, lo studio, l'allenamento e l'approfondimento della tecnica sono imprescindibili. Alrimenti, c'è sempre la soluzione di accontentarsi! Che male c'è, l'importante in fondo è divertirsi e stare bene con se stessi e col proprio Strumento.
Il vero problema, a mio avviso, consiste nel fatto che fino a quando ci comporteremo come "l'Ubriaco che non smetterà mai di bere fino a quando non prenderà coscienza di essere un alcoolizzato", il piacere ed il godimento provocati dal suonare come si deve (e in qualunque contesto) quel meraviglioso Strumento che sono le Congas, sarà sempre un privilegio riservato a pochi.
Peccato!

Shaddy :;):




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