DIFFICOLTA' - Forse stupida...

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elaron
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Messaggioda elaron » gio nov 27, 2008 6:14 pm

Fin'ora non mi ero mai posto il problema in quanto di assoli sulle Congas non mi passava per la testa di farne.
Da un certo punto a questa parte, circa da settembre ( :D ) mi sono messo a studiare ed impratichirmi sull'esecuzione degli stessi.
Ora mi sorge una difficoltà in tutto ciò: il contare le battute durante l'esecuzione dell'assolo.
Mi sto rendendo conto che sono troppo concentrato a "inventare" il solo tenendo ovviamente il tempo, ma non lo scorrere delle battute.
Di conseguenza, se un giorno mi venisse detto ad esempio "adesso hai uno spazio tuo con 6 battute di solo" credo che quasi certamente avrei delle difficoltà e sforerei, o mi fermerei prima...
Qualcuno ha dei suggerimenti, esercizi, trucchetti per migliorare questo aspetto o è una cosa che vien da sè?
Simone

yalla!
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Messaggioda yalla! » ven nov 28, 2008 9:18 am

Secondo me un solo non dovrebbe essere totalmente improvvisato ma essere basato su un "vocabolario" di frasi ben interiorizzate, della cui durata essere ben consci. E quindi diventa abbastanza facile mettere insieme un solo di una durata definita, mettendo insieme queste frasette legandole insieme, modificandole e adattandole al senso che si vuole dare, e al contesto. Un solo su un pezzo latin jazz deve avere un intenzione ben diversa di quello su un pezzo di salsa da ballare.
Anche perchè sono un convinto sostenitore degli assoli "cantati" - cioè del fatto che un solo debba essere piacevole da ascoltare e non sia fatto per mettere in mostra tecnicismi e virtuosismi, che devono servire a rendere il solo efficace e "divertente".
...sbaglio?
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"

shaddy
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Messaggioda shaddy » ven nov 28, 2008 10:56 am

Uhhhhh..., che bell'argomento! Interessantissimo.
In effetti ci vorrebbe molto tempo per poterlo approfondire e sviscerare a dovere, ma ora purtroppo vado un po' di fretta, ma sono sicuro che ci sarà da parlarne a lungo e che molti avranno tanto da dire in merito alla "nodosa" quastione Assoli.
In effetti, prendendo subito in esame il problema specifico introdotto da Elaron, cedo che in realtà ci siano varie situazioni che si possono verificare a seconda soprattutto delle caratteristiche di ogni Percussionista.
Partiamo dal presupposto che un assolo, per definizione, è un momento nel quale il Musicista può fare e dire (attraverso il proprio Strumento) quello che vuole, può eseguire il numero di note che vuole, producendo i suoni che vuole, ed iniziare quando vuole e finire, a volte quando vuole e a volte quando l'arrangiamento o la stesura del brano lo richiedono.
La qualità e le caratteristiche esecutive dell'assolo dipendono da un mare di fattori:
la capacità tecnica del Percussionista, la fantasia, il gusto, la sensibilità, l'esperienza, le conoscenze "linguistiche" del genere che si sta eseguendo, la creatività ecc. ecc. ecc. Tutte componenti abbastzna fondamentali per arrivare a confezionare un assolo degno di quasto nome.
Inoltre, ogni Percussionista ha un suo linguaggio ed un suo modo di esprimersi, chi utilizza più la tecnica, chi più il dialogo, chi più i fraseggi canonici, chi più un suo stile personale.
Qualche tempo fa ho iniziato a farmi una "raccolta di assoli" dei più grandi Percussionisti in circolazione, per ora ne ho accorpati (in diversi CD) qualche centinaio. Devo ammettere che è stato un lavoraccio, perchè per ogni brano di decine e decine di CD ho selezionato solo gli assoli di Congas, ma alla fine è una biblioteca preziosa, perchè da modo di sentire, capire ed approfondire gli stili di tanti Congueri diversi, del presente e del passato, ognuno con le proprie caratteristiche.

Il problema di "sentire" quante battute stiamo suonando o abbiamo suonato, è principalmente una quastione di orecchio, esperienza, abitudine ecc.
In effetti è un problema che personalmente non mi sono mai posto, perchè ho sempre trovato naturale iniziare e finire al momento giusto, senza contare ecc. Si tratta di una specie di "timer interiore", che fa sì che senti letteralmente quando è il momento giusto di iniziare e finire. Un po' come chi è costretto a battersi il tempo col piede per "tenersi il tempo", c'è chi lo fa (non solo tra i Percussionisti). Ecco perchè non è facile spiegare il "come si fa". Certo come in tutte le cose, l'allenamento anche in questo caso è fondamentale, se si fatica a contare quante battute si stanno eseguendo, in teroria basta solo allenarsi a farlo. All' inizio potrà non essere semplice, soprattutto per il fatto di dover lavorare in modo creativo, prestando, al contempo, attenzione al conteggio delle Battute, ma con l'andare del tempo sicuramente potrebbe diventare un meccanismo automatico.
Naturalmente stiamo parlando di un argomento (gli assoli) abbastanza ostico per molti, dal momento che, aimè, in Italia la filosofia ndell'assolo latita parecchio, soprattutto quando si parla di Congas. Infatti, mentre qualunque altro Strumento (Chitarra Batteria, Tastiere, Fiati ecc.) l'assolo è normale e dunque è normale per i ragazzi imparare a fare assoli e dunque anche a contare, purtroppo è raro trovare Percussionisti che fanno assoli i Congas, ed ancora più raro in contesti che esulano dal tradizionale.
Comunque, caro Elaron, mi fa piacere che tu abbia cminciato a lavorarci su, perchè è una pratica che ti farà fare un grande salto qualitativo, credimi.
Comunque, tornando a bomba, penso che se tu ti trovassi in una sitazione diciamo "professionale" , nella quale ti si chiede di eseguire 6 battute di assolo sono certo che te la caveresti senza problemi, provandolo un po'. Ad esmpio basterebbe studiare 3 Pattern da 2 battute, oppure 2 da 1 e 2 da 2 e così via, è un sistema un po'... "meccanico", ma sai come si dice, a mali estremi...:D

Sha' :;):




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Shaddy

Ag vol dal capes...

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » ven nov 28, 2008 11:24 am

Sono molto vicino alla filosofia di Yalla; è chiaro che poi un musicista che ha esperienza difficilmente avrà necessità di contare le battute, o, peggio, i quarti per sapere dov'è l'uno, o uno dei punti chiavi con cui si comincia o finisce il fraseggio tipico del lessico afrocubano. Però all'inizio è utile prestare attenzione a questi parametri, correndo, ovviamente, il rischio di risultare un pò meccanici.
Stesso discorso per la clave; all'inizio è utile studiare i "punti di repere", ma poi si trovano istintivamente e la musicalità del solo ci guadagna.
Bisognerebbe poi distinguere dall'improvvisazione fatta su una base data dalla sezione ritmica rispetto a quello in cui il percussionista è da solo con se stesso: due approcci molto, molto diversi.
Sebastiano

yalla!
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Messaggioda yalla! » ven nov 28, 2008 2:28 pm

Sebastiano ha scritto:Bisognerebbe poi distinguere dall'improvvisazione fatta su una base data dalla sezione ritmica rispetto a quello in cui il percussionista è da solo con se stesso: due approcci molto, molto diversi.

Sacrosanto...
Cero che i "punti di repere"... deformazione professionale vero?
:p
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nikmm
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Messaggioda nikmm » ven nov 28, 2008 2:44 pm

Oltre a quanto ti hanno gia' scritto ( purtroppo Spphhkjyaffy aveva fretta e ha potuto scrivere solo 198 righe ), ti consiglio di lavorare con un sequencer con una base su cui eseguire il ritmo.
Imposta poi su questa base delle pause di 4,8,16,32 battute in cui rimane solo il metronomo oppure una campana .
Esegui il solo su queste pause e cerca di rientrare sull'1 dell'accompagnamento del sequencer.

Marquito
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Messaggioda Marquito » ven nov 28, 2008 2:58 pm

Inizialmente i soli danno il grosso problema di "quando rientrare"? Partire è semplice, il difficile è l'atterraggio, ma è tutta questione di esperienza. Devi provare a buttarti senza freni, anche se sei sopra un palco. Di argomenti ne hai a bizzeffe... rulli, paradidle, spostamenti d'accenti, poliritmie, sincopi.......
Cosa deve fare un buon musicista quando suona in un gruppo? Ascoltare se stesso e soprattutto gli altri componenti. Quello che voglio dire è che la batteria è un loop, il giro di basso è sempre lo stesso e solo questi 2 elementi ti fanno capire dove ti trovi e in che momento devi rientrare
E però una questione d'equilibrio. Se ascolti solo te stesso ti fai prendere dall'emozione e dall'IO e rischi di uscire fuori o di non saper rientrare, se ascolti troppo gli altri rischi di farti inibire e di non fare nulla.
Buttati e scoprirai il tuo timer interiore

Marquito

shaddy
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Messaggioda shaddy » sab nov 29, 2008 8:53 am

Penso che Elaron si riferisse ovviamente ad una situazione solistica inserita in un contesto con altri Musicisti che sostengono il groove. Giusto?
In effetti, caro Elaron, la situazione alla quale accennavi (le 6 battute...) non è altro che quello che molto spesso fanno i Jazzisti, cioè eseguire, in genere verso la fine del brano, degli "scambi solistici" ripartiti in parti uguali, che possono essere da 2, 4 o anche 8 Battute. Se ascolti qualche CD di Jazz ne senti spesso. Tra l'altro fa parte del linguaggio corrente di molti Musicisti, che fa sì che anche senza conoscersi basta un cenno e si capisce cosa bisogna fare. Ti faccio un esempio, al raduno di Milano, durante il concerto serale, ad un certo punto ho alzato la mano (forse lo ricordi) ed ho fatto semplicemente il segno "4" con le dita, a quel punto, Armando, El Chato e direi che ci fosse anche Mario al Bongo', hanno capito al volo, e, alla fine del periodo abbiamo iniziato a scambiarci Fraseggi di 4 Battute. Ma ripeto, è una pratica comune e molto sfruttata.
A proposito di Jazz, sappi che nonostante questo sia il genere da improvvisazione per antonomasia, mi è capitato di vedere, o anche di suonare, con Jazzisti che leggevano anche gli assoli. Pianisti, Saxofonisti ecc. E se in effetti, per un Jazzista in particolare, è una pratica abbastanza strana ed inusuale, resta il fatto che non c'è nulla di male, dal momento che l'improvvisazione non è mai una cosa semplice, e richiede molta pratica ed esperienza, dunque, soprattutto all'inizio, prepararsi qualcosa a priori, può essere molto utile.
Comunque tutti i CD che ti ho mandato, possono servire senz'altro ad allenarti, anche se, in particolare Drum Solos della LP, contiene assoli molto lunghi, ben oltre le 4 o 8 battute. Certo è che se impari a rientrare dopo così tante battute, quando si tratta solo di 2, 4, 6 ecc. diventa tutto più semplice. Se presti attenzione, in ogni brano c'è esattamente lo spazio per il tuo assolo di Congas, perchè ad un certo punto, anche se solo in sottofondo, percepisci chiaramente l'inizio dei soli degli altri Strumenti, Timbales e Bongo'.
Quello di Nik in merito all'utilizzo della batteria elettronica è un buon consiglio, che però può esserti utile entro le 4, massimo 8 (ma è già molto più difficile) battute. Oltre sarebbe ostico persino per Billy Cobham. :D Comunque resta un buon esercizio ed un ottima pratica per misurarsi con se stessi.
Mi è piaciuto molto quello che ha detto anche Marquito in merito al "provare a buttarsi senza freni". In genere è il modo migliore anche per acquisire sicurezza. Inoltre credo che abbia centrato il punto parlando degli altri componenti del gruppo. Infatti, non dimenticare che stai suonando con altri Musicisti che ti sostengono e che ti danno tutti i punti d'appoggio e di riferimento di cui hai biogno! Ricordati che imparare ad ascoltare e saper ascoltare è una pratica importante tanto quanto saper eseguire.
Comunque, non preoccuparti, come in tutte le cose bisogna lavorare per "step", c'è chi pensa che prima di imparare a correre bisogna imparare a camminare, ma personalmente sono dell'avviso che prima ancora bisogna imparare a reggersi in piedi, che in questo caso corrisponde all'imparare a stare a tempo, ad avere una buona percezione del timing e degli "spazi temporali" e a entrare ed uscire nel momento giusto, dopodichè si passa all'esecuzione di Pattern semplici (camminando) poi all'esecuzione di soli raffinati, performanti e con il tuo stile personale. E lì stai già correndo! :D


Shaddy :;):




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Shaddy

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elaron
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Messaggioda elaron » sab nov 29, 2008 9:42 pm

Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo nella risposta, ma quassù il tempo è orribile, va via la corrente ogni 2 minuti ed ho preferito lasciar perdere il PC .
Mi sono letto attentamente tutti i consigli, Lele questa volta sei stato particolarmente esaustivo, per fortuna che andavi di fretta nel primo post :D :D :D .
Effettivamente non l'ho specificato ma mi riferivo ai soli legati ad una situazione con base ritmica di sottofondo.
Mi saranno indubbiamente tutti utili, sia quelli più "emotivi" e "filosofici" di Marquito e Sebastiano che quelli più pratici e razionali di Lele, Nikmm e Yalla.
Purtroppo, richiamando il post di Sebastiano, non sono un musicista di esperienza, non posso affidarmi ad anni di serate e concerti in giro per i locali, e lo strumento non essendo io cubano, non posso nemmeno dire di avercelo nel sangue (aripurtroppo :angry: ): di conseguenza mi tocca imparare, come dice Lele, ancora a reggermi in piedi e camminare. Apprezzo il fatto che risultare un pò macchinoso a causa dell'orecchio sempre "teso" risulti abbastanza normale all'inizio.
Bella l'idea di utilizzare delle basi ritmiche con dei buchi dove fare il solo, non ci avevo pensato!
Per una errata concezione che avevo io del solo poi, non avrei mai pensato di crearmi dei "pacchetti" o delle frasi preconfezionate della durata che voglio io, invece ragionandoci è una soluzione sicuramente efficace per cominciare ad affrontare il problema.
D'ora in avanti di sicuro mi butterò con un po più di fiducia nel mio sempre meno (spero) macchinoso solo grazie a tutti voi :D .


P.S.: Sebastiano, cosa sono i "punti di repere" ?
Simone

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » dom nov 30, 2008 4:20 pm

ciao ,
se hai la possibilità studia con qualcun'altro in questo senso.....se hai un amico con cui suoni, lo scambio di soli da 2 4 8 ecc.. clavi è più semplice, per la possibilità di correggersi a vicenda
mario

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » dom nov 30, 2008 5:31 pm

sono i punti di riferimento
Sebastiano


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