piatti....

Quale marca, tipo e dimensione? Come accordare gli strumenti? Come fare la manutenzione delle congas? Come si cambia una pelle? Quali sono le meccaniche, i supporti od i microfoni migliori? Questi od altri quesiti relativi al set ed agli accessori possono essere discussi su questo forum...
shaddy
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Messaggioda shaddy » mar dic 16, 2008 9:25 am

Anche io talvolta utilizzo degli Splash con le mani (2 0 3 di differenti misure, dall'8" al 12") in situazioni particolari nelle quali voglio utilizzare i piatti per sottolineare passaggi, chiudere fraseggi ecc. In effetti gli Splash sono ottimi per quel tipo di interventi proprio perchè hanno la durata brevissima e in base a come serri la vite puoi regolare il sustain.
Per l'effetto presente sul video di Leo puoi utilizzare un Ride o un Crash. Io ad esempio utilizzo un Ride da 22", ma anche con un Crash (anche più stretto, 18" 20") puoi ottenere lo stesso risultato. Tieni conto che l'effetto è bellissimo con i Mallets, ma anche suonato a mani nude o con solo le dita si ottiene che è una meraviglia e il volume non cambia di molto. in questo modo, tra l'altro, non hai bisogno di prendere e mollare le bacchette per i vari interventi. Come hai detto giustamente la cosa migliore sarebbe che tu andassi in un negozio e provassi diversi piatti, dal momento che timbro, effetto e sonorità sono una cosa assolutamente personale e dipendono dal tuo gusto e dalle tue esigenze.
Basta che vai lì con un paio di Mallets e fai tutte le prove che vuoi.
Con un po' di pratica e sensibilità puoi ottenere un buon effetto anche sugli Splash (sempre suonati con le dita a mo' di rullata sui Bongo') ma ovviamente la durata dell'intervento è molto minore anche se indubbiamente incisiva.
Comunque ho chiesto a Leo che piatto utilizza in particolare nel video da te indicato e mi ha detto che mi fa sapere al più presto.

Shaddy :;):




Edited By shaddy on 1229420380
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Messaggioda shaddy » sab dic 20, 2008 5:25 pm

Eccoci, scusa il ritardo, ho sentito Leo e il Piatto in questione è un CRASH UFIP Modello "BIONIC" da 18".

Ciao ciao.

Shaddy :;):
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yalla!
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Messaggioda yalla! » mar dic 23, 2008 8:35 am

Scegliere un piatto in effetti può essere anche abbastanza complicato nel caso debba essere usato con le mani e soprattutto inserito in un set di congas, è una questione di impostazione delle mani. Splash e crash normali per suonare davvero bene (anche se con meno volume della bacchetta) devono essere colpiti con precisione, cioè con un solo dito, e ad essere precisi con l'ultima articolazione dell'indice o del medio, proprio sul bordo, con la giusta angolazione. Colpirli con tutte le dita significa togliere quasi tutto l'attacco, spingerli molto senza ottenere un buon suono. Poichè l'impostazione delle mani sulle congas è completamente diversa, cambiarla in caso di colpi veloci, incastrati nei ritmi è abbastanza complicato.
A meno di non usare piatti appositamente costruiti, che per poter suonare bene quando "smanacciati" devono giocoforza essere molto sottili di spessore e di grandi diametri, come ad esempio il mod. "Azuka" della Zildijan. Ma questo significa anche parecchio volume.
Un piatto come quello indicato (bellissimo piatto, tralaltro) per essere suonato con le mani deve essere colpito con attenzione per avere un bel suono.
Una bellissima soluzione erano i "samba splash" della UFIP, ma mi pare che non li facciano più. Io ne ho un paio e li uso moltissimo: si tratta praticamente di piccoli china molto sottili, il tipico profilo incurvato è molto comodo da colpire con le mani mantenendo un ottimo attacco. Naturalmente la nota è abbastanza corta. Suonano molto bene anche con le bacchette, a patto di non essere troppo violenti e non usare mazze da baseball.
Erano ottimi anche i China Spash UFIP, praticamente degli splash con la campana cilindrica anzichè semisferica. Questo significa che le vibrazioni normalmente restituite dalla campana sotto forma di armonici si fermano sulla parte estesa del piatto, quindi risposta più immediata e suono simile al china. Anche questi credo non li facciano più - ne avevo uno e ho fatto la stupidaggine di darlo via tempo fa.
Parlando di altre marche, sono fantastici gli "O-zone" della Sabian, facilmente riconoscibili dai grandi fori. L'attacco (suonati con le mani) non è proprio immediato ma il suono (un bellissimo misto di crash e china) si espande rapidamente. Hanno il difettuccio di costare una cifra...
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Messaggioda shaddy » mar dic 23, 2008 9:03 am

Giustissime considerazioni vecchio Ya', comunque, come in tutte la cose, la pratica e l'allenamento fanno si che si riescano ad ottenere ottimi risultati, e, nel caso del "suonare i Piatti con le mani", anche in poco tempo.
In merito alle falangi in effetti è vero che bisogna colpire con la parte giusta, ma è vero anche che si possono sfruttare una o più parti del dito (anche l'indice senza problemi) per modulare l'intervento. Nel caso della classica "Rullata in crescendo", ad esempio, risulta molto utile sfruttare sia la parte iniziale che le falangi successive, magari muovendole avanti e indietro proprio in fase d'intervento. Inoltre l'intervento con le dita è utile soprattutto quando bisogna lavorare "di fino", mentre invece nel caso di accenti o chiusure di fill, si può utilizzare la mano piena senza problemi.
Uno dei pericoli reali che si corrono suonando i piatti con le mani consiste nel rischio di copire con una parte della mano la farfalla di serraggio, e lì a volte sono veramente dolori. Il rischio, naturalmente, è maggiore con Piatti di misura stretta (6"/8" ecc.) e soprattutto nella concitazione del momento quando, durante l'esecuzione, può capitare di lasciare andare la mano senza guardare il piatto.
Dunque è meglio sia in concerto che in allenamento, "battezzare" una posizione, ed un'altezza del Piatto o dei Piatti, in modo da abituarsi alla giustra distanza.
In ogni caso, come ha detto giustamente Ya' scegliere i Piatti giusti è già complicato per un Batterista, figuriamoci per un Percussionista che deve intervenire a mani nude, dunque meglio andare in un negozio e provane diversi.

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Messaggioda yalla! » mar dic 23, 2008 9:15 am

Beh io sono un po' maniaco del bel suono dei piatti, trovo che colpire dei piatti piccoli (sotto i 12" per capirci) a mano piena senza prestare attenzione a dove e come si colpisce rovini il suono. Inoltre si rischia di creparli, visto che sono anche sottili.
Spesso poi si sottovaluta l'importanza di come sono montati: un'astina sottile e traballante assorbe parte delle vibrazioni e fa traballare il piatto, rovinando il suono. Anche i piatti troppo inclinati suonano male, perchè i feltrini di serraggio premono troppo sulla campana. La posizione migliore sarebbe perfettamente orizzontale, ma non sempre si riesce a posizionarli così.
Come al solito, la soluzione migliore sarebbe un bel portafogli gonfio ma di questi tempi... ???
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Messaggioda yalla! » lun dic 29, 2008 3:33 pm

Al mio post precedente stavo per aggiungere che dovendo scegliere un unico piatto (per esigenze di budget) avrei optato proprio per un UFIP Classic da 12"... guarda un po' ... :)
I crescendo comunque vengono piuttosto bene anche con una bacchetta sola, a patto che si tratti di un mallet abbastanza morbido, suonato proprio sul bordino del piatto in modo che muova il piatto senza attacco, e far così sentire il suono "centrale" del piatto senza la bacchettata. Questo può aiutare nel caso in cui il tempo per raccogliere le bacchette sia poco: prenderne e posarne una sola richiede meno tempo, e l'altra rimane libera per fare qualcosa. Ad esempio io in un brano devo fare un crescendo di piatti che comincia nella parte finale di un bolero: in questo modo riesco a portare i tre colpi aperti sulle congas con la sinistra, e a fare un crescendo più che accettabile con la destra. O ancora, quel simpaticone del mio chitarrista che ha arrangiato i brani, in un determinato punto vuole contemporaneamente le chimes e il crescendo di piatti...
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Messaggioda shaddy » mar dic 30, 2008 10:02 am

yalla! ha scritto:...Beh io sono un po' maniaco del bel suono dei piatti, trovo che colpire dei piatti piccoli (sotto i 12" per capirci) a mano piena senza prestare attenzione a dove e come si colpisce rovini il suono. Inoltre si rischia di creparli, visto che sono anche sottili....

In effetti è così, ma ribadisco che con un po' di pratica il suono risulta perfetto. Tra l'altro, non solo i Piatti, ma qualunque Strumento richiede pratica ed attenzione per ottenere il suono migliore.
In quento al "crepare", in effetti è un difetto proprio soprattutto degli UFIP (Batteristi e Percussionisti che li utilizzano ne sanno qualcosa). Attualmente, ovviamente, utilizzo vari set di Piatti MEINL, ma anche quando avevo PAISTE o SABIAN, non mi è mai successo di rompere un piatto suonandolo con le mani, pur avendo effettivamente la "manina abbastanza pesante".
Tornando al discorso del suono, aggiungo anche che tra i miei preferiti per sottolineare accenti e chiusure dei Fill ci sono gli Splash da 10" che dovrebbero essere ancora più difficili da controllare a mano piena (rispetto ai diametri maggiori) ma che, ripeto, a me non hanno mai dato problemi.
In effetti è giustissimo regolare per bene l'inclinazione e prestare attenzione al serraggio del feltrino che è fondamentale (ma relativo, nel senso che dipende dal tipo di risposta ed intervento che vogliamo ottenere) per un risultato finale ottimale. Talvolta mi capita ad esempio di colpire di copire il piatto non con un solo colpo, ma con più colpi consecutivi (sia con 1 che con 1 o con 2 mani) e in quel caso, un serraggio errato, provocherebbe l'impossibilità d'intervenire in modo preciso e pulito.

Sha' :;):
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