Libri sulle percussioni - guida all'acquisto

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DNA
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Messaggioda DNA » sab mar 15, 2008 3:30 pm

Ciao, ho visto in vendita il libro "Le percussioni" di Facchin Guido e mi sembra valido, qualcuno l'ha comprato e/o letto?
oppure suggerire qualche titolo simile?

vorrei allargare la biblioteca con qualche bel titolo :p

tonio
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Messaggioda tonio » lun giu 30, 2008 9:28 pm

ciao DNA.. qualche tempo fa ho comprato un libro di Guido Facchin, "Le Percussioni" pubblicata da EDT.
se ti riferivi a questo libro ti consiglio di prenderlo!
è una sorta di encicolpedia delle percussioni, un mattone di circa 900 pagine.
Molto utile per sapere qualsiasi informazione su tutti gli strumenti a percussioni, la loro storia, le tecniche, i brani famosi in cui viene utilizzato lo strumento in questione ecc.
Il costo è di 49.06€ ma ti assicuro che ne vale la pena!

Spero di essere stato utile
ciaooo

Marquito
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Messaggioda Marquito » mar lug 01, 2008 9:31 am

Vuoi un parere personale?
Compra il metodo dello strumento che ami suonare! e studialo! Il tempo non è mai abbastanza!
Studia solo quello e non perdere altro tempo su altri strumenti che magari non suonerai o non potrai permetterti di averli tutti.

Un Bravo conguero di nome Shaddy ha scritto "in Italia non ci sono bravi congueri perchè erroneamente non ci si dedica solo allo studio delle congas..."

Ripeto, parere personale

a presto

Marquito

P.S. posso consigliarti i metodi di Shaddy e di tomasito cruz

zumbi
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Messaggioda zumbi » mar lug 01, 2008 12:50 pm

caro marquito , non sono d'accordo. il tempo e' quello che vogliamo trovare se riusciamo ad eliminare tante cose inutili dalle nostre vite.
si puo' decidere di dedicarsi ad uno o due strumenti ma questo no ci vieta di "farci una cultura" sugli altri.
conoscere un po' della storia ed in quali contesti musicali si possono trovare i vari strumenti non vuol dire dedicarsi allo studio specifico di ogniuno di essi.
poi si va sempre di piu' verso linguaggi di sintesi e contaminazione.
come avrebbe potuto anga' applicare delle tecniche di tabla alle tumbadoras se non avesse mai voluto sentire neanche parlare di tablas?
pace e ritmo!

DNA
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Messaggioda DNA » mar lug 01, 2008 4:32 pm

Grazie del consiglio, infine il libro l'ho già comprato e devo dire che è veramente valido, oltretutto la parte di berimbau e udu l'ha fatta il mio Maestro (claudio gucchierato) ma l'ho scoperto solo dopo... :p

Per quanto riguarda metodi e altro il libro a me serve principalmente perchè sono curioso e un lettore vorace e mi affascinano questi strumenti e le loro storie, infatti tra tutti i libri che possiedo lo consiglio caldamente perchè pieno di notizie e di tecniche su strumenti meno usati (tipo le tecniche per suonare le nacchere o il gong...) e un ripasso di quelli più famosi

Se uno vuole diventare conguero studia principalmente quello (anche perchè richiede mooolta applicazione) ma un bravo ricercatore o studioso ha sempre bisogno di un'enciclopedia cartacea da consultare (odio leggere sul web certe cose, la carta vince al momento)

e comunque senza sacrificio e disciplina alla lunga il talento non basta :) (e io di queste 3 cose per adesso ho solo lo strumento :p )

CIAO!!

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mar lug 01, 2008 7:44 pm

Sono perfettamente d'accordo!
Sebastiano

Marquito
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Messaggioda Marquito » mer lug 02, 2008 8:31 am

Sono pienamente d'accordo, infatti penso che per diventare un buon conguero occorre allenarsi tanto e fare solo quello.
A presto e buono studio
Marquito

bali
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Messaggioda bali » mer lug 02, 2008 10:25 am

los mejores congueros tienen disciplina
antonio

mario(ex tecnica)
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Messaggioda mario(ex tecnica) » ven lug 04, 2008 9:45 am

io invece credo che ,se si vuole diventare veramente bravi , bisogna saper suonare anche timbales e bongò quasi allo stesso livello , avere un bagaglio folkloriko legato alla tumbadora importante e un pò( meglio se molti) di CONCETTI legati al batà , ed anche folklore di puertorico ; a questo punto avremo un bagaglio di linguaggio , ritmi , canti ecc.. tale da permetterci ,al momento giusto, di buttare una chicca inaspettata ( es. giovanni che nei soli usa spesso l'okonkolo-il piccolo dei batà- del chachalokapfuln o chiamate di mayor-il tamburo grave - spostate di uno o più ottavi )

ciao
mario

pat
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Messaggioda pat » ven lug 04, 2008 11:05 am

sono d'accordo con Mario sul fatto che per essere dei buoni congueri è necessario suonare anche bongò e timbal, inoltre non bisogna dimenticarsi di praticare anche le cosidette percussioni 'minori', cioè maracas e guiro.
Oggi, per potersi inserire in un qualsiasi contesto musicale, dal gruppo pop all'orchestra di salsa, dal conjunto più tradizionale alla formazione di jazz moderno, è sempre più richiesta la conoscenza di molti stili e linguaggi. Questo tipo di preparazione ci permette di essere il più possibile versatili ed allo stesso tempo di avere uno stile proprio. Giovanni Hidalgo in uno dei suoi video afferma con molta enfasi che una delle cose più importanti è proprio lo stile personale.
Per questo bisogna studiare il folclore come il popolare (cubano, portoricano, colombiano, venezuelano, peruviano ecc..) ed il tradizionale quanto il moderno.
Infine credo, anzi sono convinto, che bisogna dedicare la stessa attenzione sia per lo strumento sia per la scrittura e la lettura musicale.

pat

shaddy
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Messaggioda shaddy » sab lug 05, 2008 9:27 am

Oltre a tutte le caratteristiche giustamente già citate credo che (al di là di quanto dice giustamente Marquito e cioè che tempo, costanza e studio assiduo sono la base assoluta non solo per imparare a suonare le Congas, ma qualunque altro Strumento) il Percussionista, parlando più in generale, sia avvantaggiato quando è dotato di una bona dose di "istinto". Caratteristica che si può coltivare, ma che spesso, come "l'orecchio Musicale", è senz'altro fortunato chi la possiede già nel... DNA.
Inoltre, credo che oltre ai già citati Strumenti della tradizione Bongò, Timbales, maracas, Guiro , Batà ecc.) un buon Percussionista (e non solo un buon Conghero) per essere un Musicista completo, dovrebbe conoscere almeno i fondamenti anche dei principali Strumenti che suonano con lui (non solo nelle Orchestre tradizionali, ma anche in quelle Pop, Rock, Blues ecc.) e dunque Basso, Batteria, Chitarra, Piano ecc.
Questo permette al Musicista non solo di poter interagire con gli altri con maggior consapevolezza e padronanza, ma anche di capire meglio cosa fanno e persino di poter in qualche modo anticipare e prevedere ciò che sta per accadere.
Tutto questo, naturalmente, è possibile attraverso lo studio di altri Strumenti e l'ascolto assiduo e analitico di tanti stili Musicali a 360°.
Oltre al Tempo (che per molti ragazzi che vogliono dedicarsi allo studio dello Strumento è sicuramente, haimè, troppo spesso tiranno) credo che siano molto fortunati anche coloro che hanno un "Posto" o luogo dove poter suonare, studiare, allenarsi ed esercitarsi in libertà senza timore di disturbare qualcuno o di doverlo fare rispettando orari ecc.

Sha' :;):
Shaddy

Ag vol dal capes...


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