Ultimamente con i miei compari di studio stiamo cercando di mettere su una sequenza di bembè con canti........
Volevo sapere quali canti utilizzare........
Ho letto un po di roba a riguardo, e ho visto che c'è chi usa gli stessi canti che noi solitamente facciamo suonando i batà, soprattutto quelli relativi a ciacialokpafun e njongo........
Mi è però giunta anche la voce che ci sarebbero canti specifici del bembè.....
Chi ha ragione secondo voi?
Altro quesito riguarda il set di strumenti da utilizzare, quale è il più idoneo? (considerando che chiaramente non possediamo tamburi da bembè)
Preciso che noi usiamo 3 congas e una campana e a volte un chekerè.
Pensate che sia corretto? Conoscete altri modi per raggiungere un risultato simile?
Grazie a tutti coloro che interverranno.
Naturalmente "dimanga" è obbligato a rispondere, altrimenti vado a casa sua e gli faccio una serenata con i timbales in salotto!!
:;): :laugh:
Bembè - quali canti e strumenti idonei
Ti aspetto per la serenata, Chaworo!
Scusa per la latitanza ma impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano dal PC.
Dunque, parliamo di bembè: Roberto Evangelisti è stato lapidario al riguardo: ci sono tre modi di cantare al Santo, il più profano è il bembè, poi c'è il guiro ed infine il tambòr (nel senso di batà).
Il bembè è campesino, raro sentirlo nelle città, utilizza esclusivamente canti in spagnolo e adotta una miriade di figurazioni diverse nei fraseggi percussionistici.
Il bembè non è sacro, è una forma devozionale pagana, non ha accezioni mistiche.
Fai benissimo ad utilizzare tre congas, chekeré e campana, è la forma più utilizzata a Cuba, i tamburi bembè ormai stanno quasi solamente al museo della musica de La Habana.
Riguardo al fraseggio la questione si fa ancora più ingarbugliata che con il batà: ognuno fa come gli pare, non esiste una figurazione trascritta che funga da esempio basico come per il classico "tres dos, salidor y quinto" del guaguancò.
Il bello è che ogni esecutore ritiene la sua versione come l'unica tradizionale ed il resto "es mierda".
Ovviamente non è così, la "verità" si è persa.
Ho registrato un gruppo specializzato in bembè, farò in modo di farti avere una copia del nastro, dal formato minidisc lo travaso nel PC e te lo mando in mp3 (non prima della fine di giugno, abbi pazienza).
La registrazione risale al novembre 2003, al Callejòn de Hamel, dove fanno la rumba per i turisti tutte le domeniche.
C'erano i soliti tre congueros: una specie di salidor columbiano, un contrappunto ed il solista: tutti e tre suonavano con mano e palito; c'era uno con il chekerè che scandiva il tempo e ogni tanto "impazziva" sottolineando particolari passaggi del coro ed infine il campanero suonava la classica figurazione di campana lucumì.
Non fosse stato per il contenuto dei testi e per l'uso dei palitos il tutto poteva essere scambiato per l'ennesimo tipo di columbia.
Non sono ancora andato a vedere la figurazione del congabook ma per quanto ne so, quindi per quello che mi ha trasmesso Mamey, va benissimo pure quella.
Scusa per la latitanza ma impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano dal PC.
Dunque, parliamo di bembè: Roberto Evangelisti è stato lapidario al riguardo: ci sono tre modi di cantare al Santo, il più profano è il bembè, poi c'è il guiro ed infine il tambòr (nel senso di batà).
Il bembè è campesino, raro sentirlo nelle città, utilizza esclusivamente canti in spagnolo e adotta una miriade di figurazioni diverse nei fraseggi percussionistici.
Il bembè non è sacro, è una forma devozionale pagana, non ha accezioni mistiche.
Fai benissimo ad utilizzare tre congas, chekeré e campana, è la forma più utilizzata a Cuba, i tamburi bembè ormai stanno quasi solamente al museo della musica de La Habana.
Riguardo al fraseggio la questione si fa ancora più ingarbugliata che con il batà: ognuno fa come gli pare, non esiste una figurazione trascritta che funga da esempio basico come per il classico "tres dos, salidor y quinto" del guaguancò.
Il bello è che ogni esecutore ritiene la sua versione come l'unica tradizionale ed il resto "es mierda".
Ovviamente non è così, la "verità" si è persa.
Ho registrato un gruppo specializzato in bembè, farò in modo di farti avere una copia del nastro, dal formato minidisc lo travaso nel PC e te lo mando in mp3 (non prima della fine di giugno, abbi pazienza).
La registrazione risale al novembre 2003, al Callejòn de Hamel, dove fanno la rumba per i turisti tutte le domeniche.
C'erano i soliti tre congueros: una specie di salidor columbiano, un contrappunto ed il solista: tutti e tre suonavano con mano e palito; c'era uno con il chekerè che scandiva il tempo e ogni tanto "impazziva" sottolineando particolari passaggi del coro ed infine il campanero suonava la classica figurazione di campana lucumì.
Non fosse stato per il contenuto dei testi e per l'uso dei palitos il tutto poteva essere scambiato per l'ennesimo tipo di columbia.
Non sono ancora andato a vedere la figurazione del congabook ma per quanto ne so, quindi per quello che mi ha trasmesso Mamey, va benissimo pure quella.
Ok, è più o meno quello che pensavo, anche se non sapevo che un bembè non fosse sacro quanto un guiro e un tambor......
Se mi manderai la registrazione, te ne sarò grato e naturalmente mi sdebiterò con qualche disco di Abbilona che ancora non hai, in ogni caso io rientrerò in Italia giusto per la fine di giugno.......
Grazie anche per i preziosi interventi su questo forum, spero che tutti trovino stimolanti gli argomenti trattati..... :laugh:
Se mi manderai la registrazione, te ne sarò grato e naturalmente mi sdebiterò con qualche disco di Abbilona che ancora non hai, in ogni caso io rientrerò in Italia giusto per la fine di giugno.......
Grazie anche per i preziosi interventi su questo forum, spero che tutti trovino stimolanti gli argomenti trattati..... :laugh:
Eshu oh , Elegguara eh.
Eshu oh Elegguara eh, Elegguara moforibale,
Elegguara ago...
Eshu oh Elegguara eh, Elegguara moforibale,
Elegguara ago...
Voglio precisare una cosa riguardo il concetto di sacralità.
Il tambòr batà è sacro perché si suona esclusivamente nelle cerimonie di santerìa, i toque suonati per i turisti hanno valore folkloristico. Nessun cubano suonerebbe il batà solo per fare un po' di casino.
Il contenuto testuale dei canti è esclusivamente in lingua yoruba.
Il guiro ha valenza sia sacra che profana, può essere suonato a Ochùn nelle cerimonie a lei dedicate o può essere semplicemente un diversivo in una fiesta de rumba.
I canti cerimoniali sono in lingua yoruba, nelle fiestas si usa indifferentemente lo spagnolo o l'africano.
Il bembè è solo profano, soprattutto campesino. Equivale ad una rumba con canti, in spagnolo, dai contenuti religiosi.
Il fatto che i testi siano devozionali non significa che il bembé assuma una funzione sacra, anche nella rumba si può tranquillamente cantare al Santo, ma non ci si fa una cerimonia.
Il tambòr batà è sacro perché si suona esclusivamente nelle cerimonie di santerìa, i toque suonati per i turisti hanno valore folkloristico. Nessun cubano suonerebbe il batà solo per fare un po' di casino.
Il contenuto testuale dei canti è esclusivamente in lingua yoruba.
Il guiro ha valenza sia sacra che profana, può essere suonato a Ochùn nelle cerimonie a lei dedicate o può essere semplicemente un diversivo in una fiesta de rumba.
I canti cerimoniali sono in lingua yoruba, nelle fiestas si usa indifferentemente lo spagnolo o l'africano.
Il bembè è solo profano, soprattutto campesino. Equivale ad una rumba con canti, in spagnolo, dai contenuti religiosi.
Il fatto che i testi siano devozionali non significa che il bembé assuma una funzione sacra, anche nella rumba si può tranquillamente cantare al Santo, ma non ci si fa una cerimonia.
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