Lista toques - i mitici 66

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dimanga
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Messaggioda dimanga » dom lug 03, 2005 8:49 pm

Sei un grande!

chaworo
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Messaggioda chaworo » lun lug 04, 2005 3:45 pm

Grazie vecchio, non mi reputo un grande ma solo una persona con una grande passione.......
In ogni caso, aspetto a Genova tutti coloro che hanno il desiderio di conoscere i batà, a breve spero di far venire in Italia Manley "piri" Lopez...ne vedremo delle belle, spero che anche qui finalmente si possa comprendere cos'è la rumba moderna e penso che non ci sia persona più adatta di Piri per farcelo capire..... :;):
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miki
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Messaggioda miki » lun lug 04, 2005 4:51 pm

Trovo molto interesse nel leggere i vostri scambi di informazioni su questo mondo dei tamburi Batà che per me é quasi sconosciuto, veramente emozionante, io ho visto suonare dal vivo degli allievi di Evangelisti, molto coinvolgenti, grande atmosfera.

Spero che questa sezione si arricchisca di persone appassionate e continuiate a divulgare queste preziose conoscenze.
:D

dimanga
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Messaggioda dimanga » mer lug 06, 2005 8:48 am

Miki, dimmi quando e dove hai visto suonare gli allievi di Roberto.
Te lo chiedo perché anch'io faccio parte della cricca ma è da tempo che non ho occasione di suonare assieme al maestro.
L'ultima volta è stato il 13 giugno scorso ma fu un'occasione particolare.
Hai assistito per caso al saggio del Timba?

miki
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Messaggioda miki » mer lug 06, 2005 7:44 pm

In effetti ho visto suonare a Firenze il grande Rumbero Valerio Perla "allievo" di Evangelisti e di Imparato, il quale con i suoi allievi dava vita come tutti i lunedi' sera ad un Barrio tremendo, fra l'altro costringendo il sottoscritto ed altri malcapitati ospiti a far parte del coro :D

Penso che Valerio sia uno dei piu' grandi conoscitori della musica cubana.

Anzi Valerio se mi leggi ti mando un abbraccio e ti invito se trovi un po' di tempo a dare il tuo prezioso contributo a questa bella sezione del forum.

dimanga
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Messaggioda dimanga » mer lug 06, 2005 8:41 pm

E non a caso Valerio Perla è un altro di quei grandi percussionisti usciti dalla scuola del Chinito, ovvero Iriàn Lopez de el barrio La Corea.
Come vedi gira che ti rigira l'argomento di questo topic va a pescare sempre alla fonte.
Il Perla attualmente collabora con il progetto "Tamburi del Vesuvio" di Nando Citarella, un mix di napoletanità frammischiato alle percussioni di mezzo mondo.
Attualmente fanno parte del cast: il suddetto Valerio Alla percussione cubana, Mohamed Abdallah all'egiziana, Raul Scebba alla batteria latina, Umberto Vitiello alla brasiliana, Paolo Cimmino all'italiana (e pure indiana) e Paolo Modugno ai Frame Drums mediorientali.
Insomma, un bel casino.
Onestamente non mi sembra che alcune alchimie fra queste scuole percussive funzionino benissimo, soprattutto in relazione ai canti popolari italiani. Sentire il quarto vire di Osain (meglio noto come Baba Fururu ovvero rumbita a Obatalà, per interderci) fare da sottofondo ad una tammurriata non è il massimo, anche se Valerio la suona benissimo. Però Citarella è Citarella e noi ci adeguiamo...
Diciamo che i "poli" del Batà in Italia sono: a Milano Ernesttico Rodriguez, a Genova Marco Fossati (Chaworo correggimi se sbaglio, so che Marco Fadda sta approfondendo il discorso Batà), a Firenze Valerio Perla, a Roma Roberto Evangelisti e a Napoli Giovanni Imparato. A Roma ci sono anche Reinaldo "Naldo" Hernandez e Humberto "La Pelicula" Oviedo.
Hai fatto bene a mettere la parola allievo fra virgolette perché ormai Valerio è un signor professionista, a me piace molto anche come suona la rumba.

dimanga
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Messaggioda dimanga » mer lug 06, 2005 8:47 pm

Per Chaworo.
A proposito del francese che studia con Papo Angarica: il problema di Papo è che lui la fa ancora più difficile di quanto già non sia, riuscire a capire le chiamate dell'Iyà suonato da Papo non è difficile, è impossibile!
Io adoro Iriàn perché fa parlare il tamburo con una chiarezza che non ha eguali, ciò non vuol dire che suona in maniera semplice, anzi.
Questo è il motivo per cui i malcapitati yuma che studiano con Angarica hanno difficoltà a tirar fuori l'energia: sono troppo preoccupati a capire quello che sta per succedere y no sueltan la mano.

chaworo
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Messaggioda chaworo » gio lug 07, 2005 7:17 am

Ben felice che la discussione si stia dilatando........
Che posso dire, non sapevo che Papo avesse questo difettuccio.
Penso che in un trio di bataleros il mayorsero abbia la responsabilità di essere chiaro nelle sue chiamate.
Io personalmente ho notato che ogni volta che mi capita di suonare con un mayorsero con cui è la prima volta, esce sempre qualche problema, le chiamate differiscono leggermente, e regolarmente c'è il rischio che si inceppi il tutto(...il batà è una macchina ritmica dagli eqilibri estremamente fragili... Marco Fossati). Per risolvere questo problema è buono che le chiamate e soprattutto quelle che determinano i passaggi più difficili, siano eseguite con chiarezza, con una certa gestualità e possibilmente aumentando leggermente il volume.....non me lo ha mai detto nessuno, ma mi sono fatto quest'idea a suon di studiare batà con 3 mayorseri differenti....
Per quanto riguarda gli studi di Marco Fadda, non so se sta approfondendo il discorso batà ma so per certo che la sua compagnia Marika Pellegrini è una batalera straordinaria ha studiato molto con Irian e company e quindi penso che per Fadda non sia un problema reperire informazioni sull'argomento.....
A Genova comunque il più preparato sull'argomento rimane sempre Marco Fossati, che è quello con più anni di esperienza alle spalle (dall'87).......un pioniere del batà,ha iniziato a studiare batà nello stesso periodo di Evangelisti e Imparato, gran conoscitore dello strumento ed è la prima persona che a carico suo ha fatto espatriare Irian per portarlo in Italia e diffondere cultura afro-cubana....Sempre qui a Genova abbiamo il mitico Marco Esposito, anche lui suona batà(ma è specializzato in afro), anche lui ha studiato con Irian quando è stato in Italia...è un ottimo percussionista.....forse gli manca un viaggetto a cuba per affinarsi e vivere qualche tambor per provare l'emozione che gli darebbe la spinta finale....
Genova città del batà.....

:;):
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bali
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Messaggioda bali » gio lug 07, 2005 12:06 pm

Chaworo ti sei fatto il santo?
leggendo i tuoi scambi di corrispondenza con dimanga rivivo un pò i miei viaggi.
quindi so benissimo cosa vuol dire stare in un tambor, penso che suonarci sia non solo una bellissima esperienza ma anche e soprattutto un premio come dici tu.
il mio primo insegnante a cuba è stato un babalao, octavio rodriguez, quindi ne ho girati molti, l'aria diventa così pesante che si taglia a fette e a volte mi è capitato di vedere cose, diciamo così, fuori dalla razionalità.
antonio

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Messaggioda chaworo » gio lug 07, 2005 1:45 pm

No Bali, non mi sono fatto santo, mi piace la religione ma non ho approfondito l'argomento, mi è capitato di fare lunghe chiaccherate con Irian, sulla mano di orula ,sui santi guerrieri, ma causa scarsità di tempo a disposizione, non ho iniziato nulla....il mio prossimo viaggio si vedrà.
Per adesso nutro un grande rispetto per le religioni africane, leggo, e medito..... :;):
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dimanga
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Messaggioda dimanga » gio lug 07, 2005 5:29 pm

Saggio ragazzo, fai bene a meditare.
Per noi occidentali è meglio pensarci mille volte prima di fare qualsiasi passo in direzioni spirituali "esotiche".
Per un percussionista è facile restare affascinato dall'alterità culturale in cui si è sviluppato il tamburo che si sta studiando e strumenti specialistici come il batà richiedono una vera e propria full immersion nel pantheon Yoruba, non si può non sapere cosa si sta suonando e perché.
Ciò non vuol dire che bisogna per forza "convertirsi" (che brutto termine, chiedo perdono) ma che bisogna usare il dovuto rispetto e avvicinarsi alla conoscenza delle cose con umiltà ed intelligenza.
Scusa Chaworo, passiamo dal sacro al profano, ma i percussionisti liguri si chiamano tutti Marco? :-)

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Messaggioda chaworo » ven lug 08, 2005 6:28 am

Sicuramente affascinante la religione africana, e pensa che non passa tambor che regolarmente il santo mi parla per dirmi qualcosa...un paio di volte mi ha detto anche cose molto azzeccate...può darsi che un giorno mi capiti qualcosa...vamo a veer...
In effetti abbiamo una grande densità di Marchi qui a Genova, abbiamo il Fossati,l'Esposito e il Fadda nel solo capoluogo......incredibilmente, ci sono anche una pila di allievi che si chiamano Marco...... :;):
Ma non so se hai notato che la compagnia di Fadda si chiama Marika :laugh:
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Messaggioda dimanga » ven lug 08, 2005 12:44 pm

Già, Marica. Togli una i ed ecco Marca...
Ti ho detto che l'ho incontrata a La Corea?
Nel novembre 2003, lei era lì da tre mesi con il compagno ed il loro figlioletto Manuel.
Marco l'ho incontrato solo una volta ad una rumba, Marica l'ho vista molto più spesso quando facevo lezione con Iriàn o Piri.
Lei è una gran batalera, conosce un sacco di cose, all'epoca stava studiando le frasi di Iyà nel toque a Eggun.
So che il Fadda dovrebbe aver registrato in TRACCE SEPARATE un sacco di guarapachanga e ha prodotto un corto dedicato alla familia Lopez.
Ho cercato di ricontattarli una volta tornato in Italia ma non ci sono riuscito, ormai si saranno belli che scordati del sottoscritto.
Comunque, al di là della loro statura professionale, mi sono sembrati tutt'e due delle gran brave persone, simpatici e disponibili, nel nostro ambiente, soprattutto in Italia, non è sempre così purtroppo.

chaworo
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Messaggioda chaworo » ven lug 08, 2005 1:35 pm

Hai il disco che hanno prodotto giù alla corea?
Se non lo hai te lo faccio avere....
ciao :;):
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Messaggioda dimanga » dom lug 10, 2005 9:29 pm

Ho un DVD brevissimo, di circa dieci minuti in cui i fratelli Lopez raccontano a turno la storia e l'essenza della guarapachanga.
Se il disco è quello di cui parli allora ti svelo un particolare: in qualche modo anche io c'entro con questo disco, anzi, c'entra mia moglie: hai presente il fermacapelli che la Chinita ha sulla crocchia? E' il fermacapelli che la mia Carmencita ha regalato ad una delle nipoti di Iriàn. :D


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