CONGAS E JAZZ: FINALMENTE - Le Congas e Stefano di Battista Jazz Q.

Discussioni varie sullo strumento .... attualmente stiamo riorganizzando le precedenti discussioni nei nuovi forum creati nella nuova categoria Speciale Congas
xavier
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Messaggioda xavier » lun nov 28, 2005 12:07 pm

ciao cari,
lo confesso, in genere il jazz non mi fa "vibrare",
sia con le congas che senza, quindi, come dire, ho un problema i meno :-))

però penso che un musicista, dal dilettante al professionista, non possa prescindere da esso.

nel jazz serve comunque una buona preparazione tecnica, ti educa all'interscambio di stimoli con gli altri musicisti, stò famoso "interplay" di cui si sente sempre parlare nei corsi jazz,
ti mette quasi sempre di fronte all'assolo, che ovviamente non deve essere sempre uguale a se stesso, ti chiede di saper leggere la musica (non tanto la tua ma gli spartiti degli altri strumenti), inoltre ti permette di sperimentare "cose e linguaggi" tra i più diversi ed apparentemente lontani dal jazz.

non dico che qst fattori siano esclusivi del jazz, ma nel jazz raggiungono livelli alti, quasi "allo stato dell'arte".

il rovescio della medaglia è che in un concerto jazz molto spesso sono i musicisti che si divertono molto di più degli ascoltatori, ma.. nn si può avere tutto dalla vita :-)

PS
ho un cd dove le congas vengono inserite in ambito jazz e zone limitrofe, è un cd bello e istruttivo, le congas sono suonate da un maestro di tamburi molto bravo, di cui ora però non ricordo il nome... e neanche il cognome...

xavier
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Messaggioda xavier » lun nov 28, 2005 12:21 pm

opps!
bicio, praticamente ho detto le stesse cose che avevi già detto te... scusassero

BICIO
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Messaggioda BICIO » lun nov 28, 2005 2:15 pm

tranne sul fatto che spesso il discorso dei jazzisti che si divertono di piu' o di meno del pubblico , puo' essere anche visto a rovescio :D :;):
fabrizio

BICIO
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Messaggioda BICIO » lun nov 28, 2005 5:14 pm

fabrizio ha scritto:Se proprio vogliamo andare a fare i pignoli, forse lo strumento "etnico" che piu' si addatta a tutti i generi sono le tablas indiane, perche' riescono, grazie alla duttilita' propria dello strumento, a non "stonare" nei vari generi musicali.

Grande Fabriz, finalmente qualcuno che non relega le tabla , nella schiera degli strumenti troppo caratterizzanti, come darbuka , zarb ecc da poter rientrare in diversi ambiti musicali.

io voto a favore :D
fabrizio

chaworo
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Messaggioda chaworo » mar nov 29, 2005 6:50 am

SALUTONI al caro dimanga,
volevo dire che probabilmente, come dice xavier è anche questione di gusti musicali, bisogna cessere stimolati dal jazz per aver voglia di mettercisi...per esempio Mario "Tecnica", mio amico e compagno di studi percussivi va matto per Monk e sta cercando di impreziosire un repertorio con paila e congas...buon lavoro a tutti coloro che prendono questa strada...io me ne sto qui a caccia di folklore...questione di gusti... :;):
Eshu oh , Elegguara eh.
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shaddy
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Messaggioda shaddy » mar nov 29, 2005 11:29 am

BICIO ha scritto:...non riesco proprio a dire che le congas siano piu' importanti delle timbales o i tamburi a cornice lo siano piu' del djembe'. Se proprio vogliamo andare a fare i pignoli, forse lo strumento "etnico" che piu' si addatta a tutti i generi sono le tablas indiane, perche' riescono, grazie alla duttilita' propria dello strumento, a non "stonare" nei vari generi musicali...

...Grande Fabriz, finalmente qualcuno che non relega le tabla , nella schiera degli strumenti troppo caratterizzanti, come darbuka , zarb ecc da poter rientrare in diversi ambiti musicali...

...è anche questione di gusti musicali, bisogna cessere stimolati dal jazz per aver voglia di mettercisi...

In effetti credo che nessuno abbia fatto una questione di maggiore "importanza" di questo o quello Strumento. Ogni Strumento può essere importante sia fine a se stesso che inserito nel proprio contesto Musicale, ma questo non significa che oggettivamente non ci siano Strumenti che puoi utilizzare maggiormente rispetto ad altri. E questo è senz'altro il caso delle Congas, che, almeno per quanto mi riguarda, ritengo siano probabilmente lo Strumento a Percussione più versatile (non importante) dopo la Batteria.
Credo anche che il fatto che troneggino beate nei set della Stragrande maggioranza dei percussionisti di tutto il mondo forse lo dimostri, cosa che evidentemente non accade con le Tabla. Naturalmente senza nulla togliere all'importanza e al valore di quello Strumento, che può essere senz'altro inserito in molti brani o generi, ma apportando una connotazione "Etnica" senz'altro maggiore rispetto alle Congas.
Anche parlando di altri Strumenti come ad esempio i Timbales o lo Djembè, giusto per citarne alcuni tra i più diffusi, allo stesso modo difficilmente possono rivelarsi "duttili" come le Congas.
Poi naturalmente ognuno è libero di affrontare le situazioni Musicali con lo Strumento che più ritiene appropriato, ma sono sicuro che se stasera alla Jam si presentasse uno con le Tabla, verrebbe accolto con grande curiosità e sicuramente anche apprezzato in un paio di brani, ma poi…? Senza contare che la maggior’parte dei Musicisti comincerebbero a chiedersi che brani eseguire per inserirci le Tabla, dilemma che, finalmente, comincia ad attanagliarli un po’ meno quando vedono le Tumbadoras!
Mentre il discorso è differente per le Congas, che in genere inizi suonarle alla dieci e finisci all’una dopo aver accompagnato Soul, Blues, Jazz, Latin Jazz, Bossa Nova, Funky ecc. Anche questa agli occhi di qualcuno potrebbe sembrare una forzatura o un voler inserire uno Strumento al di la' del prorpio contesto (anche se oggi come oggi relegare le Congas ad un contesto come quello Afro Cubano è semplicemente anacronistico) ma per fortuna è una mentalità che piano piano stà sparendo anche grazie a chi attraverso un utilizzo approapriato dello Strumento comincia a dimostrare il contrario.

Tornando per un attimo all'argomento centrale del Topic, "Congas e Jazz", credo che non sia affatto una questione di gusti, ma semplicemente di esperienza, gusto (inteso come capacità di capire cosa ci può stare) e di una approfondita conoscenza Tecnica e Musicale del proprio Strumento grazie alla quale è possibile inserirlo in più contesti.
Probabilmente per me è fin troppo normale e naturale come discorso, dal momento che, evidentemente, non potrei permettermi, da una parte, di tralasciare stili o generi Musicali dal momento che collaboro attraverso il mio Strumento (e mi piace molto farlo) con ogni sorta di formazione, dal Jazz, al Blues, al Rock, alla Fusion (inteso come Fusion alla Corea) e dall'altra di non essere in grado di insegnare ai miei allievi come fare ad affrontare quegli stessi generi.
Ed è proprio il caso del Jazz, che devo ammettere mi piace molto relativamente ascoltare, ma non per questo non mi piace suonare. Anzi!

Venendo per un attimo al discorso "Hidalgo/Los Van Van di 40 anni fa", ho come l’impressione che sia un po' come consigliare a uno che deve imparare a correre in “Formula 1” di prendere spunto da Fangio o Ascari anzichè da Senna o Shumacher!
Questo semplicemente perchè Hidalgo quando suona o quando insegna sui Video, dimostra di conoscere e saper "parlare" perfettamente lo stesso linguaggio dei Percussionisti di 40 anni fa, tanto quanto di saper mettere in pratica le sonorità e le tecniche e più moderne (che in parte ha inventato lui).
Partendo dal presupposto che personalmente ci sono cresciuto ascoltando i "Percussionisti di 40 anni fa", in questi anni ne ho sentite di tutti i colori su Giovannino, da quello che dice “troppa tecnica niente anima” a quello che disse che “se in un gruppo suona Hidalgo addio, il ritmo chi lo porta più?” ecc. ecc. In realtà credo che troppo spesso si parli di Giovanni Hidalgo evidentemente senza conoscerlo, (e qualche volta magari con un occhio rivolto alla favola “La volpe e L’uva”) mentre come ho già detto più volte sono convinto che ascoltarlo a fondo e cercare di entrare nei suoi straordinari meccanismi tecnici e musicali, sin dall’inizio, non potrebbe fare che bene a chiunque, neofiti compresi!
Naturalmente tutto questo non significa che si deve tralasciare il linguaggio dei “vecchi” Tumbador, e dei grandi Pionieri dello Strumento, anzi! Non solo è altrattanto importante, ma è addirittura fondamentale, perché ognuno di essi, attraverso la propria tecnica ed il proprio linguaggio, ha espresso, o esprime tutt’oggi concetti diversi che alla fine possono senz’altro piacere magari anche più dei quelli di Hidalgo. Credo solo che un ragazzo che oggi, alle soglie del 2006, si vuole avvicinare alle Congas, ha tutto il diritto di conoscere subito a quali livelli (inimmaginabili prima di Hidalgo) sono arrivate le tecniche (anche di allenamento) e le potenzialità dello Strumento, ma soprattutto di poter intraprendere il percorso didattico con una mentalità aperta e moderna, cosa che purtroppo ancora oggi molti Maestri, haimè, precludono!
Poi è verissimo: “i gusti sono gusti”.

Sha’ :;):
Shaddy

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Sbiccy
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Messaggioda Sbiccy » mar nov 29, 2005 1:19 pm

Ciao a tutti..bellissima discussione...!!!:D
EHH...il jazz..!!!!Il discorso sarebbe lungo e compicato....essendo un amante di questo genere(ma non un grandissimo esperto a livello di autori..generi,storia,ecc...)ovviamente mi fa impazzire sia con le percussioni che senza.
Inanzitutto io lo intendo come "poesia degli strumenti" come ambito dove le potenzialita' dei singoli strumenti e soprattutto la reciproca comunicazione e' portata al limite assoluto...anche come sperimentazione di suoni(basti pensare quanti suoni riesce a tirar fuori un batterista jazz dal suo rullante...stick on stick,pressato,stoppato con le mani,con i gomiti,con la bacchetta oppure i suoni che escono dall'utilizzo delle spazzole...:O )proprio per questo apprezzo tantissimo le formazioni con pochi strumenti e solo la batteria,lavori classici dove si sente la reale potenzialita' nascosta di pochi musicisti(3 o quattro).Ma apprezzo tantissimo anche lavori particolari piu' fusion,lavori piu' moderni dove la naturale sperimentazione del jazz si espande in nuovi sensi..ad esempio aggiungendo le percussioni alla batteria(gli ultimi lavori di Miles Davis in questo senso mi fanno impazzire!!!:p ).
Scusate se mi sono(come al solito)prolungato troppo...chiudo consigliandovi(da buon maniaco del djembe) l'acolto di World Two con l'ottimo percussionista Antonio Gentile al djembe(e non solo)e Franco Baggiani ai fiati...ascoltabile su www.jazzitalia.net
Ciao e...buon jazz a tutti:)

chaworo
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Messaggioda chaworo » mar nov 29, 2005 1:20 pm

Concordo con te shaddy sul fatto che spesso si parla di Giovanni associandolo alla tecnica killer senza sentido...devo ammettere che io ho cambiato idea su Giovanni quando ho cominciato ad ascoltare il Giovanni più recente e mi pare che abbia fatto dei km in avanti per quanto riguarda il gusto musicale, se ho portato come esempio il suo nome è solo perchè è uno dei congueri più conosciuti e si riesce a rendere l'idea...resta il fatto che di gente come lui non c'è pieno il mondo...Per quanto riguarda il percorso didattico di una persona che vuole studiare le congas, mi sento di ribadire che il "conga virtuoso" viene dopo anni di studio e che inizialmente la visione di video di quel tipo e l'ascolto di brani del citato mostro conguero servono per farsi giusto un idea di dove si potrebbe arrivare tramite grande sacrificio sotto l'aspetto tecnico, forse potrebbe essere più utile ascoltare come hai fatto anche tu, qualcosa di più datato...Detto questo, comprendo anche che ci siano molti maestri in italia che non affrontano l'argomento per non scoprire i propri punti deboli...credo che i congueri con 35 anni di studio alle spalle come te nel nostro bel paese siano abbastanza rari...e purtroppo qui si va poi a finire nella famigerata "buca dei maestri"... :) :laugh:
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tecnica
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Messaggioda tecnica » mer nov 30, 2005 1:00 pm

ciao,è importante che anche qualche grande esibisca l'uso di percussioni etniche nel contesto jazz....
se si vuole adoperare uno strumento a percussione in un qualunque genere,è importante la consapevolezza dei propri limiti e di quelli dello strumento che non sempre si sposa bene in un contesto(sia un pezzo intero o una A o B o C o chorus, per rimanere in ambito jazz,sia una strofa o ritornello,sia quel che sia di qualunque genere);è importante quindi il proprio gusto,tanto quanto il piacere di suonare in qualunque contesto;
personalmente mi piace inserire la conga o la pila in più contesti moderni,quanto suonare musica più antica in un contesto afrocubano;quindi batà,grazie al nosro maestro
che ha dato vita alla grande passione di Riki-chaworo il quale mi è stato maestro a sua volta,guaguancò,comparsa,makuta anticha e moderna,e via dicendo,e contemporaneamente l'approfondimento della tecnica di conga e pila,e chi s'è visto s'è visto ciao a tutti
Mario

BICIO
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Messaggioda BICIO » gio dic 01, 2005 9:00 am

shaddy ha scritto:In effetti credo che nessuno abbia fatto una questione di maggiore "importanza" di questo o quello Strumento. Ogni Strumento può essere importante sia fine a se stesso che inserito nel proprio contesto Musicale, ma questo non significa che oggettivamente non ci siano Strumenti che puoi utilizzare maggiormente rispetto ad altri. E questo è senz'altro il caso delle Congas, che, almeno per quanto mi riguarda, ritengo siano probabilmente lo Strumento a Percussione più versatile (non importante) dopo la Batteria.
Credo anche che il fatto che troneggino beate nei set della Stragrande maggioranza dei percussionisti di tutto il mondo forse lo dimostri, cosa che evidentemente non accade con le Tabla. Naturalmente senza nulla togliere all'importanza e al valore di quello Strumento, che può essere senz'altro inserito in molti brani o generi, ma apportando una connotazione "Etnica" senz'altro maggiore rispetto alle Congas.
Anche parlando di altri Strumenti come ad esempio i Timbales o lo Djembè, giusto per citarne alcuni tra i più diffusi, allo stesso modo difficilmente possono rivelarsi "duttili" come le Congas.
Poi naturalmente ognuno è libero di affrontare le situazioni Musicali con lo Strumento che più ritiene appropriato, ma sono sicuro che se stasera alla Jam si presentasse uno con le Tabla, verrebbe accolto con grande curiosità e sicuramente anche apprezzato in un paio di brani, ma poi…? Senza contare che la maggior’parte dei Musicisti comincerebbero a chiedersi che brani eseguire per inserirci le Tabla, dilemma che, finalmente, comincia ad attanagliarli un po’ meno quando vedono le Tumbadoras!

In effetti credo che nessuno abbia fatto una questione di maggiore "importanza" di questo o quello Strumento. Ogni Strumento può essere importante sia fine a se stesso che inserito nel proprio contesto Musicale,

Ciao Sha',... no non stavo facendo neanchio una questione di importanza,



Credo anche che il fatto che troneggino beate nei set della Stragrande maggioranza dei percussionisti di tutto il mondo forse lo dimostri, cosa che evidentemente non accade con le Tabla.

indubbiamente, ma piu' per problematiche che non riguardano
le potenzialita' dello strumento in se'


Naturalmente senza nulla togliere all'importanza e al valore di quello Strumento, che può essere senz'altro inserito in molti brani o generi, ma apportando una connotazione "Etnica" senz'altro maggiore rispetto alle Congas.

su questo non sono daccordo, su brani house e drum & bass, anche di ottima qualita' , sono inserite le tabla.
ultimamente anche se non seguo il genere sono stati fatti alcuni pezzi addirittura di Rap con questo strumento.
non parliamo delle colonne sonore..AH mi ricordo Bjiork accompagnata il live da Talvin Singh alle tabla, anche la nostra Tosca aveva il tablista in tourne', De Andre' le aveva in un paio delle sue canzoni proposte nell'ultimo live (purtroppo usate con i pad da R.jermano) , se poi in diversi pezzi dei Beatles me le ricordo..
se poi parliamo di jazz, non latinjazz chiaramente, la discografia non e' proprio piccolissima sopratutto negli ultimi anni.



Anche parlando di altri Strumenti come ad esempio i Timbales o lo Djembè, giusto per citarne alcuni tra i più diffusi, allo stesso modo difficilmente possono rivelarsi "duttili" come le Congas.

non puo' essere assolutamente paragonato il tabla a questi strumenti per diversi motivi che ho spiegato piu' volte.



Poi naturalmente ognuno è libero di affrontare le situazioni Musicali con lo Strumento che più ritiene appropriato, ma sono sicuro che se stasera alla Jam si presentasse uno con le Tabla, verrebbe accolto con grande curiosità e sicuramente anche apprezzato in un paio di brani, ma poi…? Senza contare che la maggior’parte dei Musicisti comincerebbero a chiedersi che brani eseguire per inserirci le Tabla, dilemma che, finalmente, comincia ad attanagliarli un po’ meno quando vedono le Tumbadoras!

vero! il primo problema pero' sarebbe (in jam session) di far capire agli altri musicisti che il tabla ha la dinamica di un arpa..





Mentre il discorso è differente per le Congas, che in genere inizi suonarle alla dieci e finisci all’una dopo aver accompagnato Soul, Blues, Jazz, Latin Jazz, Bossa Nova, Funky ecc. Anche questa agli occhi di qualcuno potrebbe sembrare una forzatura o un voler inserire uno Strumento al di la' del prorpio contesto (anche se oggi come oggi relegare le Congas ad un contesto come quello Afro Cubano è semplicemente anacronistico) ma per fortuna è una mentalità che piano piano stà sparendo anche grazie a chi attraverso un utilizzo approapriato dello Strumento comincia a dimostrare il contrario.

e per fortuna![I][U][B]
fabrizio

riccardo
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Messaggioda riccardo » gio dic 01, 2005 10:55 am

Bellissima discussione!
Sempre nell'ambito percussioni-jazz anche i tamburi a cornice si stanno affermando. Certo come ha sottolineato già Bicio suonare le percussioni (congas tabla o qualsiasi altra) su un pezzo di Charlie Parker può far storcere il naso a qualche purista, ma per me il jazz, nella sua concezione più ampia del termine è principalmente libertà, improvvisazione ed interplay.
Lo stesso Parker ha registrato dischi bop con un quartetto d'archi, cosa piuttosto atipica, quindi benvenute congas, tabla tamburelli e quant'altro, e lo dico da batterista che ogni tanto si diletta a suonare jazz. (shaddy spero che sarai ancora al jeko tra qualche martedì, purtroppo è proprio il giorno in cui sono a registrare :( spero di finire martedì prossimo)

Tornando in tema eccezzionali registrazioni di jazz o meglio etno-jazz coi tamburi a cornice sono quelle di Rabih Abou-Khalil con Nabil Khaiat ai frame drums che interagiscono perfettamente con la batteria, Il tamburello politimbrico di Carlo Rizzo nel disco Malak di Dhafer Joussef in un misto di jazz musica araba e ambient, ma soprattutti il Trio Globo con l'immenso Glen Velez. Velez suona magistralmente il riq e non fa rimpiangere una batteria neanche al jazzofilo più ortodosso, oppure suona su una serie di frame drums con le spazzole e alcuni piatti o shaker ricreando le sonorità di una batteria standard.
:)
Ric

shaddy
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Messaggioda shaddy » ven dic 02, 2005 10:52 am

Mi fa piacere, che molti dimostrino di apprezzare questa discussione, tra l'altro partita da un argomento che mi sta particolarmente a cuore.

X BICIO:
"Ciao Sha',... no non stavo facendo neanch'io una questione di importanza..."

Ciao vecchio, ovviamente non mi riferivo a te, ma alla frase iniziale della risposta di Fabrizio:"..senza toglier nulla a nessuno non riesco proprio a dire che le congas siano piu' importanti delle timbales o i tamburi a cornice lo siano piu' del djembe'".

Comunque, ribadisco che il fatto di sminuire in qualche modo i valori dello Strumento Tabla (o degli altri citati) era quanto di più lontano dai miei pensieri, ho solo voluto cercare di far capire per quale motivo penso che non si può paragonare la "duttilità", la "Versatilità", e la "diffusione" delle Congas ad altri Strumenti altrettanto straordinari, ma, per forza di cose, meno utilizzati.
Tra l'altro ti ringrazio, perchè in effetti, attraverso i punti da te sottolineati, in qualche modo hai fatto capire anche tu che le cose stanno cosi.

X RICCARDO
Carissimo Rik, in effetti facendo parte del "gruppo residente" dovrei esserci quasi tutti i martedi, dunque se non questo, spero il prossimo di poterti finalmente conoscere. Tra l'altro è già venuto il grande Pirela (altro forumino storico) un paio di volte e mi ha detto che gli è piaciuto e si è divertito.

A presto dunque.

Sha' :;):
Shaddy

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pirela
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Messaggioda pirela » sab dic 03, 2005 8:51 am

Mi è piaciuto tantissimo!. Purtroppo il mio livello non è paragonabile a quello degli altri partecipanti, però è sempre importante suonare con musicisti bravi in quanto, oltre ad essere un immenso piacere, si impara molto. Finché la manifestazione dura, per mé il martedì sera resta un appuntamento fisso, perciò ragazzi partecipate al queste jam, vi garantisco che il divertimento e la buona musica sono assicurati, spero proprio di incontrare sempre più percussionisti.
X Shaddy:
ho dato il tuo recapito telefonico ad un ragazzo di Modena che vuole cominciare a studiare congas.
Fammi sapere se ci sarai martedì prossimo che vedo di riuscire a darti il CD
Ciao.
SALUNTU! lu sule, lu mare, lu ientu.
Antonio

shaddy
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Messaggioda shaddy » sab dic 03, 2005 10:58 am

pirela ha scritto:X Shaddy:
ho dato il tuo recapito telefonico ad un ragazzo di Modena che vuole cominciare a studiare congas.
Fammi sapere se ci sarai martedì prossimo che vedo di riuscire a darti il CD
Ciao.

Grazie vecchio, ti farò sapere.
Si dovrei esserci senz'altro. Ci vediamo la'!

Sha' :;):
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