Esco fresco fresco dal concerto ieri sera di Susie Ibarra alla batteria/percussioni/sonaglietti/gong, con Craig Taborn (si scrive così??) al piano, una violinista indiavolata al violino e Macintosh ai contributi.
Devo dire che ho notato la lodevolissima tecnica della percussionista, a volte strabiliante.
il concerto era bifasico: a volte c'erano dei brani ascoltabili anche se dissonanti, devo dire molto belli.
a volte regnava la totale Anarchia ritmico/melodica, con pianista che grattugiava le corde, batterista che suonava le spazzole al vento..violinista che strappava i crini.. e pubblico che aspettava un cenno dei musicisti per capire se il pezzo fosse finito o no.
Per me era come un'insieme di frasi molto belle che messe insieme non raccontavano un bel niente neanche un senso logico...
eppure la platea applaudiva scrosciante. mah...
forse non ho l'orecchio allenato, ma ieri sera Zawinul Syndacate sembrava Peppino di Capri...
è stato comunque molto utile...
omaggi
L.
Il Post Concerto "Susie Ibarra Trio" - Disorientato
Non conosco ahimè minimamente i personaggi da te citati, ma credo di capire cosa intendi. Mi viene da fare il paragone con un concerto che ho visto di John Zorn, Bill Laswell e un batterista di cui non ricordo il nome. Un'ora di rumori, scariche, assoli aritmici, senza una minima cadenza, un susseguirsi di accenti, un movimento che avesse un senso. E la gente giù ad applaudire... anch'io dico: MAH?
Per fortuna prima c'era stato un gruppone di afro-jazz che era una festa per le orecchie, i piedi, il cuore e gli occhi...
???
Per fortuna prima c'era stato un gruppone di afro-jazz che era una festa per le orecchie, i piedi, il cuore e gli occhi...
???
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
anch'io c'ero ieri sera e mi son divertito un sacco... quello di Susie è un linguaggio e come tutti i linguaggi porta in qualche posto sia chi lo capisce che chi nono lo capisce. Io, a dir la verità, non l'ho capito totalmente ma quello che mi arrivava era assai piacevole e soprattutto ricchissimo di spunti tecnici e ritmico-melodici... ho una valanga di appunti... penso sia stato molto arricchente sotto vari punti di vista. TommE
Ciao Tomme, sei di queste parti dunque?
ripeto che ci sono state ( mia modesta opinione ) delle parti veramente belle, dei brani che hanno rapito anche me...
e poi delle cose che davvero non si capivano.
non so trovare il criterio che mi permetta di capire se quello è un linguaggio o sono freghi sul muro.
basarmi solo sul fatto che è Ibarra a scrivere forse è un atto di fede che non mi sento di fare..
tanto di cappello alla sua preparazione tecnica ed ad alcune idee veramente bellissime... resta il fatto che sono un po disorientato e davvero non capisco come la maggior parte del pubblico non lo sia..forse fa un atto di fede??
a presto
ripeto che ci sono state ( mia modesta opinione ) delle parti veramente belle, dei brani che hanno rapito anche me...
e poi delle cose che davvero non si capivano.
non so trovare il criterio che mi permetta di capire se quello è un linguaggio o sono freghi sul muro.
basarmi solo sul fatto che è Ibarra a scrivere forse è un atto di fede che non mi sento di fare..
tanto di cappello alla sua preparazione tecnica ed ad alcune idee veramente bellissime... resta il fatto che sono un po disorientato e davvero non capisco come la maggior parte del pubblico non lo sia..forse fa un atto di fede??
a presto
* * *
....Che mi venga un COLPO....
....Che mi venga un COLPO....
Ecco vedi, giustamente dipende dai punti di vista...
TommE, non condivido del tutto il tuo discorso del linguaggio perchè secondo me la musica è soprattutto emozione e sentimento. La tecnica deve essere solo il mezzo per comunicare e sostenere queste emozioni e questi sentimenti.
Ad esempio potrei fare un'altro paragone (sul lato opposto) con il concerto che vidi anni fa di Petrucciani. Io di tecnica pianistica non so assolutamente nulla, men che meno di armonia e teorie varie. Di jazz poi... mi piace molto ma non sono certo un esperto. Bene, quella sera non posso dire di aver "capito" ma ho ascoltato tutto il concerto con un sorriso enorme e sono tornato a casa con il cuore e le orecchie pieni di belle emozioni.
TommE, non condivido del tutto il tuo discorso del linguaggio perchè secondo me la musica è soprattutto emozione e sentimento. La tecnica deve essere solo il mezzo per comunicare e sostenere queste emozioni e questi sentimenti.
Ad esempio potrei fare un'altro paragone (sul lato opposto) con il concerto che vidi anni fa di Petrucciani. Io di tecnica pianistica non so assolutamente nulla, men che meno di armonia e teorie varie. Di jazz poi... mi piace molto ma non sono certo un esperto. Bene, quella sera non posso dire di aver "capito" ma ho ascoltato tutto il concerto con un sorriso enorme e sono tornato a casa con il cuore e le orecchie pieni di belle emozioni.

"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
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