LUIS CONTE WORKSHP - Workshp con il grandissimo Luis Conte

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yesà
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Messaggioda yesà » dom lug 02, 2006 8:28 pm

Salve a tutti, ho appena assistito al workshp di Luis Conte,devo dire che è stato abbastanza interessante sopratutto quando ha toccato un pò di rumba,spontaneamente ho iniziato a suonare la clave su bordo della sedia con le chiavi della macchina,poi quando ha terminato la dimostrazione, ho visto che stava dando autografi mi sono avvicinato x averlo anch'io mi guarda e fà clave con il pollice in su e io, Heee!!la rumba! mi aveva sentito.Mi è piaciuto anche sui timbal e bongò.BRAVO.

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun lug 03, 2006 9:22 am

Rapporto sul workshop di Luis Conte:
a proposito, Yesà, quale eri? Io ero quello che è intervenuto per spiegare che Cachao... non è più un ragazzo!
Mi spiace per il fatto che appena sono arrivato il batterista incaricato della traduzione mi ha subito proposto di farla io, ma a causa della mia congenita timidezza mi sono rifiutato, per poi accorgermi durante lo stage che sarei stato in grado di farla decisamente meglio, se non altro perchè sapevo bene ciò di cui si parlava e avrei evitato alcuni svarioni clamorosi, ma sarà per la prossima volta.
Impressioni:
personaggio simpatico e alla mano ( peccato che il responsabile Meinl abbia impedito le riprese video), solido percussionista, buona tecnica su tutti gli strumenti cubani ( niente di stellare, non un Hidalgo o un Abreu o un Angà, per intenderci) ma grande gusto e senso del ritmo.
Durante lo stage ha insistito molto sul fatto che per lui è indispensabile imparare la tecnica di base cubana e sentire musica tradizionale ( ha consigliato le registrazioni delle Descargas di Cachao, in particolare) e che da lì lui parte anche per fare le cose che poi esegue nei dischi di phil Collins, Madonna e James Taylor, ovviamente modificandole e personalizzandole; ha insistito anche sulla importanza del groove per il percussionista, al di là della possibilità di fare soli stellari, che deve per prima cosa dare la spinta giusta al ritmo; il suo maggiore ispiratore è stato Tata Guines, e i due percussionisti attualmente più apprezzati sono Changuito e Giovanni; batteristi preferiti V. Colaiuta, John Robinson, El negro e S. Gadd;
durante il set ha eseguito accompagnamenti su basi e soli su jembè, congas, timbal, cajon, bongò, maracas e guiro; il set delle congas era formato da conga centrale, due tumbe a sinistra (mancino), conga accordata come tumba più alta a destra e quinto all'estrema destra ( senza riferimenti politici...); ha ammesso che di solito suona con due o tre congas, ma che il negoziante voleva venderne di più...
Comunque quando suona con due le accorda in sol-do; preferisce il cerchio tradizionale al confort per diversi motivi;
ultima notazione: la prestazione non è stata esente da errori, come quando durante un guaguancò, nel passare dal quinto su cui aveva eseguito un fill, si è incasinato nel rientrare sul ritmo: questo me lo ha reso ancora più simpatico perchè a me le macchine da ritmo infallibili mi fanno impressione, e quindi non sono andato a casa col malumore che mi prende quando sento Giovanni o Angà dal vivo!!
Sebastiano

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun lug 03, 2006 4:12 pm

Mi son dimenticato di dire una cosa importante: poichè la platea era prevalentemente composta da batteristi (??) ha cercato di spiegare che non basta avere gran tecnica su uno strumento, ma bisogna impararne il concetto e il fraseggio tipico per riuscire a suonarlo bene, facendo il classico esempio del batterista bravissimo che magari fa un solo di timbal che non funziona perchè non conosce il concetto dello strumento.
Comunque mi chiedo dove fossero i percussionisti, poichè non ho visto quasi nessuno dei percussionisti che suonano abitualmente in vari gruppi in Sardegna!
Sebastiano

shaddy
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Messaggioda shaddy » lun lug 03, 2006 4:46 pm

Ciao grande, mi fa piacere che tu non sia rimasto deluso!
Purtroppo i responsabili Meinl non sono tutti simpaticissimi, e questo te lo posso dire per...esperienza personale! :D E mi spiace che non abbiano lasciato riprendere il Workshop, perchè, a prescindere da chi sia l'Azienda che sponsorizza e l'artista, la ritengo una pratica molto stupida.
Domani a Brescia ne approfitto per chiedergli i "diversi motivi" per cui preferisce il cerchio tradizionale!
Premesso che a Laigueglia ho utilizzato una Conga "Luis Conte" che mi hanno portato per convincermi a cambiare finalmente set e devo dire che... ci sono quasi riusciti perchè l'impressione è stata veramente ottima, vorrei però sapere perchè lui ha questa preferenza!
Comunque il fatto che ci fossero molti Batteristi non è negativo, perchè spesso ne hanno più bisogno i Batteristi che non i percussionisti di conoscere i "fondamenti della Musica Afrocubana". Almeno non si trovano in difficoltà quando devono lavorare con un Percussionista! :;):

Dopo domani ti faccio sapere anche le mie di impressioni!

Sha' :;):

P.S: personalmente non me la sentirei di mettere Angà e Hidalgo sullo stesso piano prendendoli come metro di paragone per giudicare Luis Conte. Credo che Angà sia un po' più vicino a Conte (livellando verso il basso) di quanto non lo sia a Hidalgo. Mi riferisco in particolare allo stile ed al rigore tecnico, che in un Angà (come in un Conte) sono molto più Groovosi, e "sporchi" (con 1000 virgolette) mentre Hidalgo è un "Computerino" sia dal punto di vista dell'esecuzione, che della pulizia del suono che degli "errori", praticamente esenti da ogni sua performance. Cosa che non accade con Angà, che immagino, stando a quanto hai detto, ti risulterebbe simpatico ne più ne meno di Conte.
Tra l'altro credo che il fatto che entrambi si ispirino a Tata la dica lunga sullo stile abbastanza similare (con, in effetti, qualche punto in più a favore di Angà)
Naturalmente è un parere personale derivato semplicemente da tutto quello che ho potuto vedere ammirando all'opera in più situazioni entrambi gli Artisti.

Sha' :;):
Shaddy

Ag vol dal capes...

yesà
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Messaggioda yesà » lun lug 03, 2006 5:33 pm

Sebastiano io praticamente ero seduto in prima fila al centro di fronte a Luis,condivido con tè sul fatto che errori ne ha comesso, e tutto ciò che ha spiegato è roba che già conosco da tempo, comunque è raro che i n sardegna si organizzino rapresentazioni di questo tipo quindi che ben vengano ma la domanda sui cerchi l'hai fatta tu? mi sembra che la risposta sia stata una cazzata sul fatto che il cerchio comfort impedisce la risonanza, io suono congas con il cerchio normale solo x abbitudine e non ho fatto domande.

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » lun lug 03, 2006 9:28 pm

Allora, prima Shaddy: sulla simpatia o antipatia scherzavo, era solo un modo ironico di dire che per un comune mortale come me, che per giunta ha poco tempo per studiare, vedere percussionisti con grande tecnica alle volte può un pò deprimere... Personalmente Giovanni Hidalgo mi è molto simpatico, ma alle volte esercita su di me un effetto ...inibente; ho citato Giovanni e Angà perchè entrambi, notoriamente hanno passato da giovani tantissimo tempo a studiare, avrei potuto nominare Richito Flores o altri... frullatori umani per illustrare un concetto: per quello che ho visto Luis, pur non diffettando di tecnica, pone al centro dell'attenzione altre cose; le congas hanno fatto pure a me una ottima impressione;
alla domanda sul cerchio ha risposto le seguenti cose: intanto dice di essere un old guy, per cui è abituato al traditional rim e alla posizione della mano che questo richiede...poi dice che gli piace che il cerchio sia vicinissimo alla circonferenza del tamburo, cosa possibile solo col traditional, e, infine, parla della lieve diversità del suono tra strumenti attrezzati coi due tipi di meccaniche: è infatti sua opinione ( ma non è la prima volta che sento questo discorso) che il contatto più ridotto con la pelle e l'angolazione diversa della meccanica tradizionale renda l'open tone più rotondo e risonante, naturalmente a parità di tamburo e di pelle; ti confesso che ho avuto anch'io la stessa impressione confrontando le vecchie LP classic con il modello più recente con il confort rim; naturalmente sono sfumature, ma non dimentichiamo che, comunque, il confort appesantisce lo strumento e aumenta la quantità di metallo ( e forse qualche sovratono di più ci scappa!).
Comunque è chiaro che siamo nel campo delle preferenze personali. Comunque (per Yesà) si, la domanda l'ho fatta io, come pure quella sui suoi ispiratori, sarei intervenuto anche più spesso perchè la traduzione era imprecisa e insufficiente.
Sono d'accordo sul fatto che sia un bene che i batteristi vadano a vedere queste cose, il mio rammarico era per l'assenza dei percussionisti!
Concordo anche sul fatto che, al di là della inevitabile banalità degli argomenti, queste cose siano da vedere, infatti mi sono fatto 400 Km; non vorrei che le mie critiche apparissero eccessive, giudico lo stage positivo, solo che quando si giudica una star di quel calibro secondo me bisogna essere molto esigenti, anche se mi impegnerei volentieri la mia sudata casa per suonare come lui...
A proposito, il responsabile Meinl ( un ragazzotto tedesco sui 20/22 anni) è stato comunque cortese, ma fermo nella sua richiesta ed è ovviamente comprensibile; tra l'altro ho conosciuto personalmente il buon Formisano con cui c'eravamo più volte sentiti per e-mail.
Sebastiano

shaddy
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Messaggioda shaddy » mer lug 05, 2006 9:39 am

Ciao raga, ieri ho avuto modo di conoscere Luis Conte abbastanza a fondo, dal momento che siamo stati insieme tutto il pomeriggio e la sera.
Dal punto di vista umano, mi ha fatto subito una buona impressione, semplice, disponibile, alla mano. Dal punto di vista Musicale... pure! Come diremmo dalle nostre parti: "Fatti non pugnette!" :D
Il seminario mi è piaciuto, e mettendo subito da parte la prima scontata impressione di qualcosa di "già sentito" (cosa ovvia per chi suona le Percussioni Afrocubane da un po' di tempo) credo che sia stata un'ottima lezione di umiltà, tecnica, groove e concretezza. Un personaggio "solido", con alle spalle un back ground da paura e un'esperienza dalla quale non si può far altro che attingere a piene mani.
Parlando con i responsabili ho saputo che purtroppo le molte inesattezze nella traduzione a Cagliari hanno giocato un ruolo senz'altro negativo, mentre ieri è andata senz'altro meglio.
Passando alla tecnica, l'impressione sulle Congas è stata senz'altro positiva, mentre sull'intonazione dello Strumento meno!
Si vede che preferisce lavorare su pochi Tamburi anche dall'intonazione, abbastanza particolare, ma non molto efficace e dall'utilizzo di una Conga accordata da Tumba grave alla massima sinistra (Luis Conte è mancino e dunque ovviamente scaravolta il set) scelta abbastanza incomprensibile.
I 3 Tamburi principali li intona in modo abbastanza canonico e la Conga la tiene quasi in RE. In effetti è vero che intona la Conga in DO, ma lo fa tenendola appoggiata e col foro chiuso, motivo per cui, quando la "apre" la nota si alza di un semitono abbondante.
La Tumbadora di sinistra la tiene in si/sib.
Per intonare i Tamburi utilizza un metodo semplicissimo, si caticchia il motivetto di "Oye como va" e...il gioco è fatto.
Le 3 note del motivetto infatti sono quelle con le quali accorda i Tamburi. In poche parole una volta accordate la Conga e le 2 Tumbadora laterali si deve poter suonare: "O-ye-co-mo-va". Quando poi va a piegare la Conga ecco che la nota sale e il motivetto...non lo canta più!
Per quanto riguarda la tecnica ha espresso un concetto molto interessante in merito al fatto che lui preferisce pensare più alla Musica e al Groove piuttosto che alla tecnica pura, e questo lo si evince dal suo modo di suonare, a tratti sporco e "tribale" e a tratti più preciso e pulito, ma sempre e comunque rotolante e comunicativo. Ha spiegato che di solito pensa poco a quello che fa, e "recita asoggetto", sulla base di quello che sente e gli viene in quel momento. Dunque senza attingere a pattern o fraseggi troppo provati e preparati, motivo per cui qualche volta ci scappa la "sbavatura" ampiamente ripagata dall'energia e dalle sensazioni che trasmette con il suo Sound.
Come stile può ricordare un Raul Rekow, potente e pesante, ma forse un po' più vario dal punto di vista delle frasi. Sul "linguaggio" ovviamente niente da dire.
Mi è piaciuto moltissimo ai Bongos, semplice (all'apparenza) ma efficace e con tutti i colpi e i fraseggi al posto ed al momento giusto. Un gran gusto! Ha accompagnato un "Son" che sarebbe da "accademia del Bongo'".
Ai Timbales è veramente notevole, una buona indipendenza, ottimi fraseggi, idee, veramente bravo. Molte cose già sentite intendiamoci, ma... dal sentire al "fare" si sa che... c'è di mezzo il mare!
Verso la fine ho avuto il piacere (ma soprattutto l'onore) di suonare con lui per un quarto d'ora. Neanche da dire che ci siamo divertiti paerecchiotto, lui ai Timbales e Bongos e io alle Congas (con una piccola parentesi al Cajon).
E' stato bello perchè è stato come se avessimo sempre suonato insieme. Il piacere vero comunque è stato poter suonare e fraseggiare su di un "materasso", nel senso che purtroppo è difficilissimo suonare con qualcuno che ti porta il tempo (non solo le Clave) in modo solido, preciso e sicuro, e purtroppo questo accade anche quando lavori con alcuni grandi Batteristi.
A proposito di Clave, mi ha fatto piacere trovare in Luis, in un certo senso un "alleato" Cubano di Cuba, che ad una domanda sull'importanza della clave non ha esitato ad esaltarne l'importanza, ma anche la relatività.
Una piccola nota "di servizio", mi ha fatto molto piacere rivedere alcuni ragazzi con i quali ci eravamo incontrati a Laigueglia 2 giorni prima e con i quali abbiamo condiviso bei momenti ed emozioni.

Sha':;):

P.S: alle 23.00 di ieri sera ho rischiato di compromettere seriamente l'endorsement MEINL perchè i responsabili della casa TEDESCA non hanno gradito il "tifo eccessivo" durante la partita... :D ma poi per fortuna tutto si è risolto per il meglio...! :p
grandiiiiii forza Azzurri!
Shaddy

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eghe
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Messaggioda eghe » mer lug 05, 2006 3:20 pm

Ero presente al workshop di Luis Conte, da traffico ritmico, in prima fila, e sono un percussionista. Suono le congas da circa 5 anni, ma ho suonato per un po di tempo la batteria. Ho ascoltato, ho recepito alcune cose, che per la mia esperienza e crecita musicale sono importanti:guardare e ascoltare. Ho fatto una sola sola domanda, quella che più mi interessava, l' accordatura dello strumento.
Ho visto altri percussionisti che sedevano vicino a me, e sicuramente erano presenti + batteristi. Ma me ne frego.
Chi non c'era forse era impegnato, o forse sapeva gia tutto sulle congas :(
Sebastiano, come tu sai, in Sardegna da sempre anzichè collaborare ci si critica. E' un peccato.
Ma credo che a nessuno la sera andasse di girare con la maglietta Percussion o Drummer.
Io son nuovo dell'ambiente, e mi fa piacere conoscere altri percussionisti per imparare il più possibile da questo strumento.
Le occasioni per conoscerci non mancheranno di certo.
Vedi concerto ad Alghero.
p.s.: credo che di errorini ne commettano tutti, suonando da soli senza gruppo, con di fronte un pubblico che sbava e pretende...
Eghe

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mer lug 05, 2006 8:36 pm

Ragazzi, non vorrei aver dato l'mpressione di essere troppo critico; sostanzialmente mi pare che tra la mia valutazione e quella di Shaddy non ci siano grosse differenze, e concordiamo in particolare sulla solida professionalità del personaggio;a proposito, Shaddy, per accordare i 5 tamburi a Cagliari ha usato la melodia di Manteca...
Per Eghe, ad Alghero troviamo il modo di riconoscerci ( anche con Yesà se ci sarà); sul fatto che qualcuno pensi di sapere tutto su uno strumento qualsiasi, sarebbe follia: c'è sempre da imparare qualcosa, figuriamoci da uno come Conte! Io comunque mi riferivo al fatto che mancavano i percussionisti della vecchia guardia che io conosco meglio in quanto sono un "Old guy" come Luis!
Qualcuno ha notato il modo in cui portava il guaguancò su tre congas? L0 ho già...fotocopiato!
Sebastiano

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Messaggioda Sebastiano » mer lug 05, 2006 8:37 pm

Non so se avete notato il nuovo colore che ho adottato in onore della nazionale...
Sebastiano

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Messaggioda eghe » gio lug 06, 2006 7:49 am

Con yesa siamo già d'accordo, ad Alghero ci saremo.
Piuttosto, mi confermi la data di domenica? Devo prenotare 2 posti letto, ma lo farò quando avrò la sicurezza del concerto. Sarò li da sabato, in modo da farmi anche un po di mare.
P.s: Quando organizziamo un incontro con tutte queste vecchie guardie?
Eghe

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Messaggioda eghe » gio lug 06, 2006 7:49 am

domenica 16
Eghe

shaddy
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Messaggioda shaddy » gio lug 06, 2006 8:13 am

Il guaguanco' che hai visto piace molto anche a me, è abbastanza comune, e lo utilizzano molti Percussionisti.

Ce ne sono diverse varianti, tra cui:

T1/ /SC/ /P/D/T2/T2/P/ST/D/B/P/D/T2/T2

oppure:

T1/ /SC/T1/ /SC/T2/T2/ /ST/D/B/P/D/T2/SC/

Per i destrorsi ovviamente la disposizione è:

T1 (Tumba media a sinistra) T2 (Tumba grave a destra) e Conga al centro sulla quale, in entrambe le figurazioni si suonano tutti i colpi che non siano gli Aperto sulle Tumbadora laterali!

Ulteriori variazioni possono essere rappresentate da un diverso modo di interpretare la parte 3 della Clave (negli schemi è la seconda parte dal momento che li ho scritti in 2/3)
E dunque:

T1/ /SC/ /P/D/T2/T2/ /SC/SC/B/ /SC/T2/T2

oppure:

T1/ /SC/T1/ /SC/T2/T2/ /SC/SC/B/B/SC/T2/SC/

Solo per fare qualche esempio, perchè a quel punto le possibilità in quanto ad ulteriori variazioni sono davvero tante.

Sha':;):

P.S: in effetti le possibilità di trovare "motivetti" utili all'intonazione dei Tamburi sono molteplici. Io spesso ho utilizzato il riff iniziale di "Smoke on the Water", che in pratica ha le stesse note di "Manteca".
Comunque con Manteca puoi accordare i 3 Tamburi principali, perchè il motivetto è costituito da 3 sole note, per gli altri avrà fatto come a Brescia... a... "Sentimento" :D

Una piccola "chicca" per chi avesse 4 Tamburi, ho sentito un set di Hidalgo da 4 Tamburi intonato come "When the Saints go marching in". Suona molto bene...
Sarà mica perchè lo suona Hidalgo? :p
Shaddy

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Messaggioda Sebastiano » gio lug 06, 2006 11:09 am

Grazie per le partiture, le guarderò con calma davanti alle congas perchè non ho molta dimestichezza con quel tipo di scrittura ( da buon ex pianista preferisco la notazione musicale tradizionale, ma con un pò di esercizio la tua scrittura mi pare funzionale).
Io mi riferivo ad una esecuzione in cui Luis esegue i due toni aperti del tres dos havanero sulla tumba intermedia, con la mano destra ( cioè la sua debole); a me è capitato più spesso di vedere intrerpretazioni a tre congas del guaguancò in cui quei due suoni vengono eseguiti dalla mano forte sulla conga centrale ( come quando si suonano due congas) e la tumba intermedia viene usata per eseguire un open in corrispondenza del levare del secondo tempo della battuta forte ( dove starebbe il basso, per intenderci...); naturalmente stiamo parlando di una sintesi di un ritmo nato per tanti percussionisti, per cui ognuno se la personalizza come vuole ( ne ho sentito veramente tante versioni diverse) pur rispettandone l'essenza!
Porca miseria quanto è difficile e faticoso esprimere concetti che con i tamburi davanti si spiegherebbero in un baleno!
Sebastiano

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Messaggioda Sebastiano » gio lug 06, 2006 11:14 am

Dimenticavo, il concerto di Palmieri è annunciato ufficialmente per domenica 16, non dovrebbero esserci modifiche!
Per ciò che riguarda l'incontro possiamo parlarne il 16 ad Alghero, se tu sei in grado di riconoscermi bene, se no possiamo inventarci un segno di riconoscimento.
Sebastiano


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