LUIS CONTE WORKSHP - Workshp con il grandissimo Luis Conte
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Ciao raga, dal 2 al 5 Luglio il bravissimo Luis Conte sarà in Italia per una serie di Workshop.
2 LUGLIO: TRAFFICO RITMICO Sestu (CA) 20.00
3 LUGLIO: ESSE MUSIC STORE Montebelluna (TV) 20.00
4 LUGLIO: CAVALLI Castrezzato (BS) 19.00
5 LUGLIO: MERULA Roreto (CN) 16.30
Il 4 Luglio a Brescia dovrei esserci anche io e probabilmente faremo qualcosa insieme.
Consiglio, a chi fosse interessato, per sicurezza di chiamare i Negozi per la conferma degli orari.
Sha' :;):
Attachment: uploads_ikonb/post-14-95033-CONTE.jpg
2 LUGLIO: TRAFFICO RITMICO Sestu (CA) 20.00
3 LUGLIO: ESSE MUSIC STORE Montebelluna (TV) 20.00
4 LUGLIO: CAVALLI Castrezzato (BS) 19.00
5 LUGLIO: MERULA Roreto (CN) 16.30
Il 4 Luglio a Brescia dovrei esserci anche io e probabilmente faremo qualcosa insieme.
Consiglio, a chi fosse interessato, per sicurezza di chiamare i Negozi per la conferma degli orari.
Sha' :;):
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Shaddy
Ag vol dal capes...
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Domanda per Shaddy: poichè sono in vena di follie ( e di far rinunciare ai miei figli ad una giornata di mare in mia compagnia...) hai idea di come si svolgerà il workshop, quanto durerà etc? Che Conte sia un grande non si discute, ma alle volte queste manifestazioni sono delle semplici esibizioni poco fruttuose per gli spettatori e gli allievi, non vorrei farmi 400km a vuoto.
Sebastiano
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Sebastiano ha scritto:Domanda per Shaddy: poichè sono in vena di follie ( e di far rinunciare ai miei figli ad una giornata di mare in mia compagnia...) hai idea di come si svolgerà il workshop, quanto durerà etc? Che Conte sia un grande non si discute, ma alle volte queste manifestazioni sono delle semplici esibizioni poco fruttuose per gli spettatori e gli allievi, non vorrei farmi 400km a vuoto.
Beh, a dire la verità da quello che ho visto in altre esibizioni, credo che non sarà certo una delusione, anzi! Direi che in teoria dovrebbe essere più "Didattico" che "Esibizionistico".
Tra l'altro il lato "Didattico" di un seminario, il più delle volte lo costituiscono le domande (possibilmente mirate ed intelligenti) dei partecipanti, che purtroppo troppo spesso non arrivano!
Con questo intendo dire che quando si è di fronte a personaggi di un certo spessore e di una tale esperienza, bisognerebbe stare li ore ed ore subissandoli di domande, il problema è che spesso ai Clinic quando chiedi: "Ci sono domande"? ti trovi di fronte ad una platea ammutolita, e a quel punto ti chiedi: "ma saranno tutti fenomeni che sanno tutto sulle Congas o sono solo timidi"?

Dunque anche quando ci si trova ai Clinic con davanti il fenomeno di turno che fa 2 ore di "esibizione muscolare" della serie "guardate quanto so' bbravo e quanto so' bbello" basta fargli domande tecniche e subito una spesso inutile esibizione si trasforma in una "Lezione producente"
In ogni caso, parlando di Luis Conte, visto il calibro del personaggio, fossi in te...rischierei a prescindere! Tieni presente che la durata dovrebbe essere intorno alle 2 ore e qualcosa e ne ha richiesta almeno 3/4 per montare e mettere a punto il set!
Sha' :;):
P.S: quando l'altro giorno sono andato a Milano a vedere i 2 fenomeni Rekow e Perrazzo, che si sono prodotti in una autentica esibizione, alla fine avrei potuto tenerli li fino alla mattina dopo a forza di domande trasformando l'esibizione in una vera e prorpia lezione che probabilmente poteva essere utile a molti dei partecipanti! Naturalmente ho evitato di "stressarli troppo" visto che la sera dopo c'era il concerto di Carlos e mi sono limitato a togliermi in piccolo "sassolino dalla scarpa"

Shaddy
Ag vol dal capes...
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Ok, oggi chiamerò il negozio per informazioni; penso che il problema delle domande agli stage sia solo un problema di timidezza, è chiaro che chi si iscrive va per imparare con umiltà, ma, alle volte, avere di fronte un mostro sacro inibisce un pò, salvo poi scoprire quasi sempre che i veri grandi sono in genere persone semplici e disponibili.
A proposito, qual'era il sassolino sul Guarapachangueo?
A proposito, qual'era il sassolino sul Guarapachangueo?
Sebastiano
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Tempo fa c'è stata una discussione, durata molto a lungo, nella quale c'era chi sosteneva che il ritmo di Guarapachangueo per le Congas non esistesse e che non avesse una formula ritmica precisa e definita. Dal momento che Rekow e Perrazzo lo eseguono da tempo con una figurazione ben concreta e... ascoltabile...
ho voluto chiedere personalmente ai 2 se il ritmo che, grazie anche a loro, eseguivo ed insegnavo da almeno 2 anni, era frutto della mia immaginazione o era reale! Tutto qui!
Se ti interessa vai in "Vari Strumenti a Percussione" poi in "Bata'" poi, se non ti appare nulla, seleziona "Discussioni dall'Inizio". A quel punto vatti a leggere "Guarapachangueo: tanta tanta confusione"... e... divertiti.
Sha' :;):

Se ti interessa vai in "Vari Strumenti a Percussione" poi in "Bata'" poi, se non ti appare nulla, seleziona "Discussioni dall'Inizio". A quel punto vatti a leggere "Guarapachangueo: tanta tanta confusione"... e... divertiti.
Sha' :;):
Shaddy
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Però, gran bella discussione! Avete affrontato un argomento non da poco.
Vi risparmio i miei commenti, ci vorrebbero un paio d'ore a disposizione!
Dico solo, e poi mi fermo, che per ciò che riguarda la musica cubana era abbastanza semplice all'origine codificare certi stilemi ( anche se non sono mai mancate le discussioni anche su quale fosse il vero tres dos del guaguancò havanero...)perchè ormai filtrati e stabilizzati dal tempo.
Per i generi più recenti, ed il discorso è valido sia per la musica popolare che folklorica, è difficile affermare col tono di chi dice una verità assoluta che il ritmo si fa così o cosà, sia che si parli di timba che di guarapachangueo; il perchè è riposto nella modalità in cui si sviluppano i nuovi stili o figurazioni ritmiche a Cuba: dei valenti percussionisti inventano una nuova cosa; se è valida altri la copiano, magari con qualche variazione, e, se piace a livello generale, dopo anni di esecuzione diventa uno stile canonico che, magari, viene insegnato nelle scuole! Ora, è impossibile dire il guarapachangueo si fa così, perchè è uno stile in piena evoluzione, che filtra elementi folklorici di diversa provenienza, che lascia moltissimo spazio all'improvvisazione e alla personalizzazione; per cui, secondo me, è corretto insegnare una figurazione dicendo qual'è la provenienza, basta non proporla come verità assoluta che esclude tutto il resto.
Certo è che questo genere di rumba compenetra talmente lo stile di vita del barrio cubano, che è difficile comprenderla appieno senza fare la vita del rumbero, ma è anche vero, come dice Shaddy, che è possibile per un bravo percussionista impararne bene alcuni aspetti tecnici.
Alcuni elementi che caratterizzano il guarapachangueo sono dati dal fatto che spesso non vi è un vero e proprio tres dos, che i colpi aperti sul salidor non cadono ad ogni battuta ma con intervalli più lunghi, lasciando pause ampie, che c'è molto interplay e il salidor assurge spesso a solista contrapponendosi al quinto ( solista di tono basso, anima africana che emerge!), nella timba il discorso è similare, è un genere in evoluzione, esistono dei concetti di base in comune ma poi ogni percussionista inventa dei pattern attingendo a piene mani dal folklore e da altri ritmi latinoamericani ( specialmente portoricani, ma non solo).
Concludo dicendo che dalla discussione che ho letto emergono in maniera evidente i pensieri di fondo dei vari partecipanti; io sono molto vicino alle posizioni di Dimanga, ma sono rispettabili anche gli altri pareri: emerge chiaramente lo Shaddy-pensiero sulle percussioni in genere che è sicuramente diverso dal mio ( sono sicuro che la prima volta che parleremo di persona faremo una "azzuffatina" di un paio d'ore, come dice il commissario Montalbano, per poi fare pace in nome della passione comune (mi pare che la conga abbia giocato una parte molto importante nella vita di ciascuno di noi...)davanti ad un bicchiere di Carignano del Sulcis!
Comunque a Luglio avrò a casa per una settimana Roberto Evangelisti che, a mio parere, è il più grande esperto di folklore cubano in Europa, e cercherò di convincerlo a scrivere due righe sull'argomento che girerò volentieri al Forum.
Vi risparmio i miei commenti, ci vorrebbero un paio d'ore a disposizione!
Dico solo, e poi mi fermo, che per ciò che riguarda la musica cubana era abbastanza semplice all'origine codificare certi stilemi ( anche se non sono mai mancate le discussioni anche su quale fosse il vero tres dos del guaguancò havanero...)perchè ormai filtrati e stabilizzati dal tempo.
Per i generi più recenti, ed il discorso è valido sia per la musica popolare che folklorica, è difficile affermare col tono di chi dice una verità assoluta che il ritmo si fa così o cosà, sia che si parli di timba che di guarapachangueo; il perchè è riposto nella modalità in cui si sviluppano i nuovi stili o figurazioni ritmiche a Cuba: dei valenti percussionisti inventano una nuova cosa; se è valida altri la copiano, magari con qualche variazione, e, se piace a livello generale, dopo anni di esecuzione diventa uno stile canonico che, magari, viene insegnato nelle scuole! Ora, è impossibile dire il guarapachangueo si fa così, perchè è uno stile in piena evoluzione, che filtra elementi folklorici di diversa provenienza, che lascia moltissimo spazio all'improvvisazione e alla personalizzazione; per cui, secondo me, è corretto insegnare una figurazione dicendo qual'è la provenienza, basta non proporla come verità assoluta che esclude tutto il resto.
Certo è che questo genere di rumba compenetra talmente lo stile di vita del barrio cubano, che è difficile comprenderla appieno senza fare la vita del rumbero, ma è anche vero, come dice Shaddy, che è possibile per un bravo percussionista impararne bene alcuni aspetti tecnici.
Alcuni elementi che caratterizzano il guarapachangueo sono dati dal fatto che spesso non vi è un vero e proprio tres dos, che i colpi aperti sul salidor non cadono ad ogni battuta ma con intervalli più lunghi, lasciando pause ampie, che c'è molto interplay e il salidor assurge spesso a solista contrapponendosi al quinto ( solista di tono basso, anima africana che emerge!), nella timba il discorso è similare, è un genere in evoluzione, esistono dei concetti di base in comune ma poi ogni percussionista inventa dei pattern attingendo a piene mani dal folklore e da altri ritmi latinoamericani ( specialmente portoricani, ma non solo).
Concludo dicendo che dalla discussione che ho letto emergono in maniera evidente i pensieri di fondo dei vari partecipanti; io sono molto vicino alle posizioni di Dimanga, ma sono rispettabili anche gli altri pareri: emerge chiaramente lo Shaddy-pensiero sulle percussioni in genere che è sicuramente diverso dal mio ( sono sicuro che la prima volta che parleremo di persona faremo una "azzuffatina" di un paio d'ore, come dice il commissario Montalbano, per poi fare pace in nome della passione comune (mi pare che la conga abbia giocato una parte molto importante nella vita di ciascuno di noi...)davanti ad un bicchiere di Carignano del Sulcis!
Comunque a Luglio avrò a casa per una settimana Roberto Evangelisti che, a mio parere, è il più grande esperto di folklore cubano in Europa, e cercherò di convincerlo a scrivere due righe sull'argomento che girerò volentieri al Forum.
Sebastiano
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Dopo i fiumi di parole scritte in merito all'argomento se questa è stata la prima risposta che ho inserito nella discussione..:
...Riporto di seguito una figurazione di Guarapachangueo per 3 Congas:
MT2/P/D/MT2/P/D/T2/P/BT2/ /BT2/C/ /C/ /SC/BT2/P/D/ST/ /SC/SC/SC/T1/ /P/T1/T1/ /P/D
Dit: dssdssdsddsssdssdsdsdsddss
ATTENZIONE, IL SET E' DISPOSTO ALLA PONCHO SANCHEZ:
Conga al Centro, Tumba 1 a destra e Tumba 2 ancora più a destra, Clave, cascara e fraseggi del quinto come per il Guaguanco'...
...alla fine, per quanto mi riguarda, resta ancora la prima risposta che darei a chiunque mi chiedesse: "Come si suona il ritmo Guarapachangueo con le Congas?"
Questo semplicemente perchè (pur rispettando tutti i risvolti storico/social/culturali scaturiti dalla discussione) la ritengo ancora la base più semplice e concreta da cui partire.
Sha' :;):
P.S: dal momento che purtroppo evidentemente non ci vedremo da te (non hanno trovato alloggio per il gruppo,ma visto il periodo c'era da aspettarselo) e dunque altrettanto purtroppo non potrò (almeno per ora) assaporare il "Carignano del Sulcis", mi spiegheresti, anche in breve, i punti salienti sui quali il tuo pensiero differisce dal mio?
...Riporto di seguito una figurazione di Guarapachangueo per 3 Congas:
MT2/P/D/MT2/P/D/T2/P/BT2/ /BT2/C/ /C/ /SC/BT2/P/D/ST/ /SC/SC/SC/T1/ /P/T1/T1/ /P/D
Dit: dssdssdsddsssdssdsdsdsddss
ATTENZIONE, IL SET E' DISPOSTO ALLA PONCHO SANCHEZ:
Conga al Centro, Tumba 1 a destra e Tumba 2 ancora più a destra, Clave, cascara e fraseggi del quinto come per il Guaguanco'...
...alla fine, per quanto mi riguarda, resta ancora la prima risposta che darei a chiunque mi chiedesse: "Come si suona il ritmo Guarapachangueo con le Congas?"

Questo semplicemente perchè (pur rispettando tutti i risvolti storico/social/culturali scaturiti dalla discussione) la ritengo ancora la base più semplice e concreta da cui partire.
Sha' :;):
P.S: dal momento che purtroppo evidentemente non ci vedremo da te (non hanno trovato alloggio per il gruppo,ma visto il periodo c'era da aspettarselo) e dunque altrettanto purtroppo non potrò (almeno per ora) assaporare il "Carignano del Sulcis", mi spiegheresti, anche in breve, i punti salienti sui quali il tuo pensiero differisce dal mio?
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certamente niente di abissale! Si tratta di modi di vedere le cose che intravvedo in alcune risposte, dico intravvedo perchè sono impressioni e niente come una chiaccherata dal vivo può essere dirimente; ti faccio un esempio:mi pare di capire che tu dia al concetto di clave un'importanza relativa; questo sarebbe un bell'argomento per un topic; secondo me il fatto di capire al volo la clave ( anche solo dal canto o dal tumbao del piano) è fondamentale per suonare bene la musica cubana, sia per l'accompagnamento che per soli e fills; è chiaro che al di fuori del genere specifico il discorso cambia, ma, secondo me, per un percussionista imparare a concepire dei cicli di tensione-rilassamento aiuta molto a dare un senso al proprio fraseggio; anche per ciò che concerne il Guarapachangueo, è ovviamente legittimo che tu lo semplichi per gli allievi mostrando una struttura definita, ma io preferisco attingere alla fonte reale di questo che è uno stile e non un ritmo; Rekow e Perrazzo sono bravissimi, ma il guarapachangueo è nato a Cuba, là si manifesta nei solares o nelle sale prova e là bisogna attingere: diamo a Cesare ciò che è di Cesare!
Poi posso concordare con te sul fatto che alle volte si finisce per dare troppa importanza alla teoria, alla storia etc, però bisogna anche evitare, secondo me, la superficialità.
E' vero che ciò che conta è poi imparare a fare le cose, ma sapere perchè si fanno e cosa ci stà dietro aiuta, secondo me, a inserirle meglio in altri contesti.
Una cosa in cui sono invece d'accordo è il fatto che le congas sono ( dopo la batteria) lo strumento a percussione più versatile e facilmente inseribile in vari contesti, purchè si faccia con gusto e senza forzature.
Poi posso concordare con te sul fatto che alle volte si finisce per dare troppa importanza alla teoria, alla storia etc, però bisogna anche evitare, secondo me, la superficialità.
E' vero che ciò che conta è poi imparare a fare le cose, ma sapere perchè si fanno e cosa ci stà dietro aiuta, secondo me, a inserirle meglio in altri contesti.
Una cosa in cui sono invece d'accordo è il fatto che le congas sono ( dopo la batteria) lo strumento a percussione più versatile e facilmente inseribile in vari contesti, purchè si faccia con gusto e senza forzature.
Sebastiano
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"...mi pare di capire che tu dia al concetto di clave un'importanza relativa..."
Si, in effetti è cosi, ma soprattutto se riferita ad un contesto che esula dall'Afrocubano, mentre per il discorso Afrocubano la ritengo, come è ovvio, fondamentale, ma credo semplicemente che troppo spessi qualcuno (maestri ed allievi) si "fossilizzi" su Clave, annessi e connessi, a discapito di altri aspetti molto importanti.
In poche parole vedo spesso ragazzi che si sono arrovellati il cervello sulla Clave, che magari l'hanno capita e metabolizzata, ma che poi sono estremamente limitati dal punto di vista dei ritmi, degli accompagnamenti, dei suoni, dei fraseggi, degli assoli ecc.
"...anche per ciò che concerne il Guarapachangueo, è ovviamente legittimo che tu lo semplifichi per gli allievi mostrando una struttura definita, ma io preferisco attingere alla fonte reale di questo che è uno stile e non un ritmo; Rekow e Perrazzo sono bravissimi, ma il guarapachangueo è nato a Cuba, là si manifesta nei solares o nelle sale prova e là bisogna attingere: diamo a Cesare ciò che è di Cesare!..."
E a chi, per vari motivi, non può permettersi di andare ad "Attingere alla fonte" vogliamo pensarci? In effetti io ho sempre detto che rispetto tutto ciò che sta dietro e a monte delle tecniche e degli Stili, ma in questo caso credo che la confusione e l'eccessiva libertà di espressione manifestate dallo stile "Guarapachangueo", impongano un minimo di base di partenza, soprattutto per poter essere comprese da chi, ripeto, non ha la fortuna di poter "andare ad attingere alla fonte", ma che ha tutto il diritto di imparare una figurazione.
Aggiungo anche che nonostante io abbia più di 35 anni di esperienza dietro ai Tamburelli, per ora non mi sento di mettere in dubbio ciò che mi viene riportato dalla "viva voce" di un Rekow ed un Perrazzo. Dunque se loro mi dicono che il Guarapachangueo è uno stile ben preciso, che CON LE CONGAS si può accompagnare con una figurazione ben precisa ecc. ecc. francamente faccio fatica a dar loro torto.
E a maggior ragione faccio fatica su un argomento nel quale, evidentemente, non esiste alcun punto chiaro e consolidato se non il concetto che il Guarapachangueo è uno "Zibaldone" di Ritmi, Tecniche, colpi e suoni, nel quale ognuno può fare e suonare un po' ciò che vuole, magari girando la Clave a suo piacimento e...chi più ne ha più ne metta.
"...Poi posso concordare con te sul fatto che alle volte si finisce per dare troppa importanza alla teoria, alla storia etc, però bisogna anche evitare, secondo me, la superficialità..."
Sono senz'altro d'accordo col tuo discorso della superficialità, ma il mio pensiero in merito ad uno spesso eccessivo "stazionamento" su Storia e Teoria, è semplicemente riferito al fatto che sono 2 fattori che, da un lato possono essere senz'altro utili, ma da un altro, haimè altrettanto spesso, sono un po' troppo "sfruttati" da alcuni Maestri per far perdere tempo prezioso a chi vuole anche imparare a suonare, a tutto vantaggio delle prorie tasche e a discapito di altri argomenti altrettanto importanti.
"..Una cosa in cui sono invece d'accordo è il fatto che le congas sono (dopo la batteria) lo strumento a percussione più versatile e facilmente inseribile in vari contesti, purchè si faccia con gusto e senza forzature..."
Per inserire le Congas in "vari contesti con gusto e senza forzature" bisogna anche trovare qualcuno che lo sappia fare e che insegni a farlo senza tenere gli allievi decine e decine di lezioni sulla Clave, sulla Rumba e sugli stili Afrocubani, che sono senz'altro alla base dello Strumento, ma che nel contesto odierno, potendolo inserire nella stragrande maggioranza egli stili musicali, sono solo una parte di ciò che bisogna affontare a livello didattico quando si vuole imparare a suonare le Congas.
Altrimenti si rischia che il risulatato sia che in Italia abbiamo tanti bravi "aspiranti Rumberi" costretti a suonare in contesti prettamente folkloristici, ma che si trovano in seria difficoltà se devono affrontare tutti gli altri generi Musicali.
Vedi vecchio mio, tutto ciò che è stato espresso nelle discussioni, sono concetti che conosco, che in parte condivido e che da una parte ritengo senz'altro importanti quando non addirittura fondamentali, ma come ho già detto più volte, alla base dello (prendendo a prestito la tua definizione) "Shaddy pensiero", c'è prima di tutto la Concretezza! E per Concretezza intendo la prima cosa di cui hanno bisogno i ragazzi che si avvicinano allo Strumento Congas! Concretezza nel modo di insegnare i ritmi, le tecniche, come portare i colpi, ecc.
E sai perchè ne hanno bisogno? Semplicemente perchè fino ad oggi, troppo spesso (al contrario di altri Strumenti) chi si è avvicinato alle Congas si è trovato di fronte un "improvvisato" che gli insegnava "a modo suo", che gli riempiva la testa di teoria (che si può leggere ed imparare ovunque) per sopprire all' incapacità di insegnare la pratica!
Ed è per questo che quando sento discorsi forse un tantinello troppo vaghi ed inconsistenti come quelli riferiti al Guarapachangueo in me scatta un "campanellino d'allarme", che mi dice "hai, ci risiamo!"
Dunque per rimanere in tema di proverbi credo che potrebbe essere abbastanza azzeccato anche "Diamo un colpo al cerchio ed uno alla botte", perchè fino a quando molti continuano a dare solo colpi alla Botte va a finire che i colpi li prendono solo gli allievi... ti lascio immaginare dove! :p
Sha' :;):
Si, in effetti è cosi, ma soprattutto se riferita ad un contesto che esula dall'Afrocubano, mentre per il discorso Afrocubano la ritengo, come è ovvio, fondamentale, ma credo semplicemente che troppo spessi qualcuno (maestri ed allievi) si "fossilizzi" su Clave, annessi e connessi, a discapito di altri aspetti molto importanti.
In poche parole vedo spesso ragazzi che si sono arrovellati il cervello sulla Clave, che magari l'hanno capita e metabolizzata, ma che poi sono estremamente limitati dal punto di vista dei ritmi, degli accompagnamenti, dei suoni, dei fraseggi, degli assoli ecc.
"...anche per ciò che concerne il Guarapachangueo, è ovviamente legittimo che tu lo semplifichi per gli allievi mostrando una struttura definita, ma io preferisco attingere alla fonte reale di questo che è uno stile e non un ritmo; Rekow e Perrazzo sono bravissimi, ma il guarapachangueo è nato a Cuba, là si manifesta nei solares o nelle sale prova e là bisogna attingere: diamo a Cesare ciò che è di Cesare!..."
E a chi, per vari motivi, non può permettersi di andare ad "Attingere alla fonte" vogliamo pensarci? In effetti io ho sempre detto che rispetto tutto ciò che sta dietro e a monte delle tecniche e degli Stili, ma in questo caso credo che la confusione e l'eccessiva libertà di espressione manifestate dallo stile "Guarapachangueo", impongano un minimo di base di partenza, soprattutto per poter essere comprese da chi, ripeto, non ha la fortuna di poter "andare ad attingere alla fonte", ma che ha tutto il diritto di imparare una figurazione.
Aggiungo anche che nonostante io abbia più di 35 anni di esperienza dietro ai Tamburelli, per ora non mi sento di mettere in dubbio ciò che mi viene riportato dalla "viva voce" di un Rekow ed un Perrazzo. Dunque se loro mi dicono che il Guarapachangueo è uno stile ben preciso, che CON LE CONGAS si può accompagnare con una figurazione ben precisa ecc. ecc. francamente faccio fatica a dar loro torto.
E a maggior ragione faccio fatica su un argomento nel quale, evidentemente, non esiste alcun punto chiaro e consolidato se non il concetto che il Guarapachangueo è uno "Zibaldone" di Ritmi, Tecniche, colpi e suoni, nel quale ognuno può fare e suonare un po' ciò che vuole, magari girando la Clave a suo piacimento e...chi più ne ha più ne metta.

"...Poi posso concordare con te sul fatto che alle volte si finisce per dare troppa importanza alla teoria, alla storia etc, però bisogna anche evitare, secondo me, la superficialità..."
Sono senz'altro d'accordo col tuo discorso della superficialità, ma il mio pensiero in merito ad uno spesso eccessivo "stazionamento" su Storia e Teoria, è semplicemente riferito al fatto che sono 2 fattori che, da un lato possono essere senz'altro utili, ma da un altro, haimè altrettanto spesso, sono un po' troppo "sfruttati" da alcuni Maestri per far perdere tempo prezioso a chi vuole anche imparare a suonare, a tutto vantaggio delle prorie tasche e a discapito di altri argomenti altrettanto importanti.
"..Una cosa in cui sono invece d'accordo è il fatto che le congas sono (dopo la batteria) lo strumento a percussione più versatile e facilmente inseribile in vari contesti, purchè si faccia con gusto e senza forzature..."
Per inserire le Congas in "vari contesti con gusto e senza forzature" bisogna anche trovare qualcuno che lo sappia fare e che insegni a farlo senza tenere gli allievi decine e decine di lezioni sulla Clave, sulla Rumba e sugli stili Afrocubani, che sono senz'altro alla base dello Strumento, ma che nel contesto odierno, potendolo inserire nella stragrande maggioranza egli stili musicali, sono solo una parte di ciò che bisogna affontare a livello didattico quando si vuole imparare a suonare le Congas.
Altrimenti si rischia che il risulatato sia che in Italia abbiamo tanti bravi "aspiranti Rumberi" costretti a suonare in contesti prettamente folkloristici, ma che si trovano in seria difficoltà se devono affrontare tutti gli altri generi Musicali.
Vedi vecchio mio, tutto ciò che è stato espresso nelle discussioni, sono concetti che conosco, che in parte condivido e che da una parte ritengo senz'altro importanti quando non addirittura fondamentali, ma come ho già detto più volte, alla base dello (prendendo a prestito la tua definizione) "Shaddy pensiero", c'è prima di tutto la Concretezza! E per Concretezza intendo la prima cosa di cui hanno bisogno i ragazzi che si avvicinano allo Strumento Congas! Concretezza nel modo di insegnare i ritmi, le tecniche, come portare i colpi, ecc.
E sai perchè ne hanno bisogno? Semplicemente perchè fino ad oggi, troppo spesso (al contrario di altri Strumenti) chi si è avvicinato alle Congas si è trovato di fronte un "improvvisato" che gli insegnava "a modo suo", che gli riempiva la testa di teoria (che si può leggere ed imparare ovunque) per sopprire all' incapacità di insegnare la pratica!
Ed è per questo che quando sento discorsi forse un tantinello troppo vaghi ed inconsistenti come quelli riferiti al Guarapachangueo in me scatta un "campanellino d'allarme", che mi dice "hai, ci risiamo!"

Dunque per rimanere in tema di proverbi credo che potrebbe essere abbastanza azzeccato anche "Diamo un colpo al cerchio ed uno alla botte", perchè fino a quando molti continuano a dare solo colpi alla Botte va a finire che i colpi li prendono solo gli allievi... ti lascio immaginare dove! :p
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Ok, punti di vista assolutamente legittimi e anche condivisibili; considera che io stesso, che sono comunque solo un modesto artigiano della percussione, per di più ufficialmente non professionista, ho praticato vari generi sia come musicista che come ascoltatore, e quindi certo non predico l'integralismo cubano! Però Cuba è la radice, lo strumento è nato lì e lì nascono i ritmi principali fatti apposta per le congas che poi hanno influenzato le altre applicazioni dello strumento. Comunque ho capito bene ciò che vuoi dire, tanto di cappello alla coerenza che traspare dai tuoi interventi.
Sebastiano
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"Artigiano della Percussione"... bello!
Mi piace quando dici: ho praticato vari generi sia come Musicista che... come Ascoltatore.
In effetti credo sia molto importante saper anche Ascoltare la Musica oltre che suonarla.
Pensa che a volte mi costringo ad ascoltare Musica che non mi piace, ma cercando comunque di comprenderne il messaggio e l'essenza. E' un po' come quando mia Moglie mi costringe ad andare a vedere una Mostra D'arte della quale non me ne sarebbe mai fregato nulla, o un Film "un po' impegnato" che non avrei mai guardato nella vita! La cosa straordinaria è che alla fine mi ritrovo sempre ad apprezzare sia le mostre che i Film.
Saper ascoltare e capire la Musica, credo che anche questo sia un buon allenamento, magari non per la tecnica, ma per la mente di sicuro. E a maggior ragione proprio per il fatto che la Musica Afrocubana è abbastanza distante dalla nostra Cultura, credo sia importante ascoltarne tanta, anche se all'inizio magari non a tutti piace proprio da morire. Ma se la si vuole interpretare attraverso i Tamburi, bisogna ascoltarla e cercare di capirla, volenti o nolenti.
Sha' :;):
Se ci vai, e se ti và, mi dai una tua impressione sul seminario e su Luis?
Mi piace quando dici: ho praticato vari generi sia come Musicista che... come Ascoltatore.
In effetti credo sia molto importante saper anche Ascoltare la Musica oltre che suonarla.
Pensa che a volte mi costringo ad ascoltare Musica che non mi piace, ma cercando comunque di comprenderne il messaggio e l'essenza. E' un po' come quando mia Moglie mi costringe ad andare a vedere una Mostra D'arte della quale non me ne sarebbe mai fregato nulla, o un Film "un po' impegnato" che non avrei mai guardato nella vita! La cosa straordinaria è che alla fine mi ritrovo sempre ad apprezzare sia le mostre che i Film.
Saper ascoltare e capire la Musica, credo che anche questo sia un buon allenamento, magari non per la tecnica, ma per la mente di sicuro. E a maggior ragione proprio per il fatto che la Musica Afrocubana è abbastanza distante dalla nostra Cultura, credo sia importante ascoltarne tanta, anche se all'inizio magari non a tutti piace proprio da morire. Ma se la si vuole interpretare attraverso i Tamburi, bisogna ascoltarla e cercare di capirla, volenti o nolenti.
Sha' :;):
Se ci vai, e se ti và, mi dai una tua impressione sul seminario e su Luis?
Shaddy
Ag vol dal capes...
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