valzer
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Sul metodo di Paulo ed Emanuele non posso che essere d'accordo, come pure sulle qualità del percussionista peruviano, con cui ho avuto modo di suonare in varie occasioni e che, tra l'altro, è un caro amico. A proposito, Smimmo è un nostro conterraneo, se non mi sbaglio originario di S.Antioco.
Sebastiano
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A proposito della sperimentazione, ben venga! Ma deve essere ragionata, governata dal buon gusto e dal desiderio di migliorare il messaggio musicale! Cecil Taylor e Anthony Braxton, quando hanno costruito le fondamenta del rinnovamento jazzistico col free jazz, partivano da solidi presupposti e sapevano dove volevano arrivare, anche se qualche sprovveduto pensò che suonavano a casaccio...
Sebastiano
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[b]cacciati senza tregua andrem di terra in terra
a predicar la pace ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra agli oppressor
la pace tra gli oppressi
la guerra agli oppressor[b]
Devo l'ascolto di questa fantastica canzone a mio padre, alle sue lotte, talvolta utopiche, e alle feste dell'unità che da piccolo erano vero svago estivo.
Poi ho conosciuto uno che cantava con voce rauca, nero, con capelli stranissimi, avevo un disco in casa, un disco suo, che mio padre acquisto nel 1981 a s. siro durante un suo concerto.
Non so ancora oggi che mi disse veramente marley in quel disco ma non ho più smesso di ascoltatre qulla musica che tanto mi faceva sentire al mare, anche d'inverno.
Oggi a 31 anni (proprio oggi 31) non più giovane ho fatto un viaggio a ritroso nella musica che marley mi consegnò fino ad arrivare a Belafonte passando per fiati e pezzi al limite del jazz. Oggi Skatalites sono il mio gruppo preferito e lo ska che si avvicina molto al jazz e che non si affaccia per niente alla globalizata inghilterra e al suo famoso punk.
Di rocksteady c'è solo "Hepcat", gli yankies che si sono avvicinati a quello stile hanno fatto roba da brividi.
a predicar la pace ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra agli oppressor
la pace tra gli oppressi
la guerra agli oppressor[b]
Devo l'ascolto di questa fantastica canzone a mio padre, alle sue lotte, talvolta utopiche, e alle feste dell'unità che da piccolo erano vero svago estivo.
Poi ho conosciuto uno che cantava con voce rauca, nero, con capelli stranissimi, avevo un disco in casa, un disco suo, che mio padre acquisto nel 1981 a s. siro durante un suo concerto.
Non so ancora oggi che mi disse veramente marley in quel disco ma non ho più smesso di ascoltatre qulla musica che tanto mi faceva sentire al mare, anche d'inverno.
Oggi a 31 anni (proprio oggi 31) non più giovane ho fatto un viaggio a ritroso nella musica che marley mi consegnò fino ad arrivare a Belafonte passando per fiati e pezzi al limite del jazz. Oggi Skatalites sono il mio gruppo preferito e lo ska che si avvicina molto al jazz e che non si affaccia per niente alla globalizata inghilterra e al suo famoso punk.
Di rocksteady c'è solo "Hepcat", gli yankies che si sono avvicinati a quello stile hanno fatto roba da brividi.
Senti, piccolo fetente mi hai fatto luccicare gli occhi: per come hai parlato di tuo padre, per come hai parlato della sua passione civile che è ancora oggi la mia ma, soprattutto, perchè a quel concerto di Bob Marley a San Siro c'ero anch'io, esattamente un anno prima che ci lasciasse;
si iniziò alle 16.30 con il blues di Roberto Ciotti, alle 18 un Pino Daniele agli esordi, poi una band inglese di funk Average White Band e, finalmente, Bob Marley che fece un concerto memorabile; affrontai un viaggio di 14 ore ed ebbi un semi-collasso da fame ed eccesso di thc ma non dimenticherò mai quella notte e quelle centomila persone. Ti auguro un felicissimo compleanno! Dai ragazzi facciamo un TANTI AUGURI A TE
virtuale ma sentito al giovane Dread...

si iniziò alle 16.30 con il blues di Roberto Ciotti, alle 18 un Pino Daniele agli esordi, poi una band inglese di funk Average White Band e, finalmente, Bob Marley che fece un concerto memorabile; affrontai un viaggio di 14 ore ed ebbi un semi-collasso da fame ed eccesso di thc ma non dimenticherò mai quella notte e quelle centomila persone. Ti auguro un felicissimo compleanno! Dai ragazzi facciamo un TANTI AUGURI A TE
virtuale ma sentito al giovane Dread...

piero
ciao eghe! non so dove ha trovato queste informazioni ma se ti fidi di uno che studia in conservatorio, ti assicuro che il walzer è imn tre ottavi! e ti spiego brevemente:
il 3/4 è un tempo semplice dove tutti i movimenti(i quarti) sono composti da un battere e un levare, in questo modo
3/4 B L B L B L
1 2 3
il 3/8 come il 6/8 è un tempo composto derivato dal 2/4 in questo tempo ogni movimento è composto da tre ottavi e si hanno cosi (nel caso del 3/8 un battere e 2levare) mentre nel 6/8 risulta:
6/8 B L L B L L
nel walzer (un za za un za za)il tempo forte è sul (un) gli altri sono levare!
scriverlo in 3/4 non è un errore madornale ma sicuramente ne cambia il portamento quindi se lo vedi scritto in quarti non devi bruciare la partitura ma suonarlo pensandolo in ottavi!
hai visto che l'ho studiata la teoria musicale?

il 3/4 è un tempo semplice dove tutti i movimenti(i quarti) sono composti da un battere e un levare, in questo modo
3/4 B L B L B L
1 2 3
il 3/8 come il 6/8 è un tempo composto derivato dal 2/4 in questo tempo ogni movimento è composto da tre ottavi e si hanno cosi (nel caso del 3/8 un battere e 2levare) mentre nel 6/8 risulta:
6/8 B L L B L L
nel walzer (un za za un za za)il tempo forte è sul (un) gli altri sono levare!
scriverlo in 3/4 non è un errore madornale ma sicuramente ne cambia il portamento quindi se lo vedi scritto in quarti non devi bruciare la partitura ma suonarlo pensandolo in ottavi!
hai visto che l'ho studiata la teoria musicale?

Ciao Bigbamboo, mi pare che tu abbia erroneamente attribuito le mie affermazioni a Eghe.
Probabilmente, chi ha composto quanto segue era di diverso avviso.


Le testate che ho allegato appartengono ad alcune fra le centinaia di partiture valzer reperibili in rete, le ho trovate tutte scritte in 3/4.
Fortuna che mi consigli di non farlo, perchè se mi fosse toccato bruciarle tutte... avrei fatto impallidire perfino Nerone! :;):
bigbamboo ha scritto:... ti assicuro che il walzer è in tre ottavi!
...scriverlo in 3/4 non è un errore madornale ma sicuramente ne cambia il portamento
Probabilmente, chi ha composto quanto segue era di diverso avviso.






bigbamboo ha scritto:... quindi se lo vedi scritto in quarti non devi bruciare la partitura ma suonarlo pensandolo in ottavi!
Le testate che ho allegato appartengono ad alcune fra le centinaia di partiture valzer reperibili in rete, le ho trovate tutte scritte in 3/4.
Fortuna che mi consigli di non farlo, perchè se mi fosse toccato bruciarle tutte... avrei fatto impallidire perfino Nerone! :;):
Piermario
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Che dire, probabilmente Chick Corea e Chopin non hanno studiato in conservatorio! Comunque il tuo discorso, Bigbamboo, mi pare il discorso cavilloso di chi vuole cercare il pelo nell'uovo; tra l'altro il mio intervento era volto a ben altro discorso e la tua precisazione si configura come l'intervento di uno che vuol fare il saputello, figura che a scuola non è mai stata troppo amata...
In ogni caso migliaia di musicisti al mondo, che magari non frequentano il conservatorio, ma sanno suonare e conoscono comunque la teoria musicale, scrivono il valzer in tre quarti!
E, aggiungo, i buoni percussionisti che "sanno dare tiro a tutto" si guardano bene dal metterci le mani...
In ogni caso migliaia di musicisti al mondo, che magari non frequentano il conservatorio, ma sanno suonare e conoscono comunque la teoria musicale, scrivono il valzer in tre quarti!
E, aggiungo, i buoni percussionisti che "sanno dare tiro a tutto" si guardano bene dal metterci le mani...
Sebastiano
ragazzi, permettetemi di spezzare una lancia per il mio amico Bigbamboo: anche se solo in rete ho avuto modo di approfondire la sua conoscenza e credo di avere la certezza che fare il saputello sia l'ultima delle sue intenzioni; purtroppo si ripresenta regolarmente il problema della comunicazione via-forum che, se da una parte ci regala cultura, relax e scambio, dall'altra ingigantisce nel bene e nel male ogni nostra affermazione. mi piacerebbe che questa diatriba si mantenesse nei binari dell'approfondimento culturale e non diventasse l'ennesimo motivo di nervosismo; se si potesse lavorare tutti per una distensione generale non sarebbe male anche se capisco che molti di noi , me compreso, respirano un'aria bassa che porta inevitabilmente ad avere un senso di accerchiamento (minchia, a volte scrivo proprio bene!):;):
piero
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Avendo conosciuto bigbamboo di persona, mi sento di spezzare un'ulteriore lancia in suo favore e appoggio caballero nel cercare di smorzare i toni
Fra l'altro non è la prima volta che mi capita di assistere a discussioni di teoria musicale: in altri forum mi sono trovato di fronte a gente che si scanna su questioni come scrivere "Certe notti" di Ligabue in 4/4 terzinato piuttosto che in 12/8, oppure se la samba vada scritta in 2/4 o 4/4. L'idea che mi sono fatto, a mio modestissimo parere, è che l'interpretazione del musicista sia 100 volte più importante della frazione presente a inizio misura, che ovviamente fornisce un'indicazione importante ma forse non così stringente, almeno in alcuni ambiti.
Vi cito ad esempio cosa dice Stefano Rossini sulla scrittura dei ritmi samba:
"A questo proposito, molti allievi e colleghi mi chiedono spesso se il samba, ovvero il ritmo più rappresentativo della musica brasiliana, è in 2 o 4 movimenti. Per ora limitiamoci a ripetere che l'importante nella musica è avere le idee chiare, e lasciamo a chi di dovere le disquisizioni teoriche: dalle combinazioni dei vari strumenti, capiremo qual è il senso compiuto del ritmo. In fondo è importante stabilire delle regole, delle convenzioni, ma soprattutto questo ci deve portare a suonare!!"
Qui trovate l'articolo completo pubblicato su jazzitalia:
http://www.jazzitalia.net/lezioni/percussioni3/p3_surdo.asp
Mutatis mutandis.... :;):

Fra l'altro non è la prima volta che mi capita di assistere a discussioni di teoria musicale: in altri forum mi sono trovato di fronte a gente che si scanna su questioni come scrivere "Certe notti" di Ligabue in 4/4 terzinato piuttosto che in 12/8, oppure se la samba vada scritta in 2/4 o 4/4. L'idea che mi sono fatto, a mio modestissimo parere, è che l'interpretazione del musicista sia 100 volte più importante della frazione presente a inizio misura, che ovviamente fornisce un'indicazione importante ma forse non così stringente, almeno in alcuni ambiti.
Vi cito ad esempio cosa dice Stefano Rossini sulla scrittura dei ritmi samba:
"A questo proposito, molti allievi e colleghi mi chiedono spesso se il samba, ovvero il ritmo più rappresentativo della musica brasiliana, è in 2 o 4 movimenti. Per ora limitiamoci a ripetere che l'importante nella musica è avere le idee chiare, e lasciamo a chi di dovere le disquisizioni teoriche: dalle combinazioni dei vari strumenti, capiremo qual è il senso compiuto del ritmo. In fondo è importante stabilire delle regole, delle convenzioni, ma soprattutto questo ci deve portare a suonare!!"
Qui trovate l'articolo completo pubblicato su jazzitalia:
http://www.jazzitalia.net/lezioni/percussioni3/p3_surdo.asp
Mutatis mutandis.... :;):
Grazie a tutti, per l'evidente volontà di comunicare nel migliore dei modi e di non dare adito a polemiche.
Anch'io credo che la precisazione del mio concittadino (leggi Bigbamboo) fosse appunto tale, e non certo voglia di fare il saputello.
Condivido pienamente infine il parere di Ale77 (che spero venga a Carrara domani).
A presto ragà!!!
Anch'io credo che la precisazione del mio concittadino (leggi Bigbamboo) fosse appunto tale, e non certo voglia di fare il saputello.
Condivido pienamente infine il parere di Ale77 (che spero venga a Carrara domani).
A presto ragà!!!

"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
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