Ai confini della realta'.
Ovvero :esperienze tragicomiche vissute in ambito live.
Aneddoti,curiosita',ricordi piu' o meno piacevoli,vicende che ora ci fanno ridere ma che sul momento ci fecero incazzare di brutto.
So che ne avete parecchie da raccontare.
Inizio io,con le prime che mi vengono in mente:
1) Appennino bolognese.Luglio 96,97,98 ?Festa in una bellissima fattoria,centinaia di persone,suono con il gruppo funk.
Il palco ? Sopra un ex-fienile aperto sui quattro lati,a 3 metri da terra.
Problema: vi si accede solo tramite una scala a pioli traballante.
Impossibile portare su il service e gli strumenti.
Gli organizzatori : non ci avevamo pensato.
Morale: abbiamo portato su tutto con la pala di una ruspa di proprieta' del fattore.
Tempo impiegato : piu' di 1 ora per portare su,2 ore per riportare tutto giu'.
2) Concerto in un palazzetto con un gruppo acid jazz.Anno 95,96 ?
Facciamo i suoni, tutto ok,andiamo a cena.
Al ritorno troviamo la batteria completamente smontata,in un angolo del palco.
Motivo ?
Il batterista del gruppo spalla appena siamo usciti per andare al ristorante l'ha smontata ( d'accordo con il fonico ) e ha montato la sua.
Perche ? Perche' avevano in scaletta quel pezzo di Vasco che fa cosi ' ( nn ricordo il titolo ):
Guarda,guarda la'
Quante novita' ecc...
L'accompagnamento del brano in questione prevede l'uso di 2 tom e un timpano,mentre la batteria del nostro batterista aveva un solo tom.
Il nostro batterista suonava una yamaha 9.000,la batteria montata successivamente era insuonabile oltre che inguardabile.
Purtropponon c'era piu' tempo per la sostituzione.....
3) Al Moxie di Riccione con Le Cotiche ( funky ).
Alle 2 di mattina,dopo il concerto,smontiamo gli strumenti.
Distanza tra il palco e l'uscita per caricare sulle macchine : 3 metri.
Purtroppo tra il palco e l'uscita c'era un divanetto dove 2 tizi si sbaciucchiavano.
Il gestore:dovete aspettare che i clienti escano , ieri sera ha suonato Marina Rei e anche loro hanno fatto cosi'.
Morale: 2 ore a fissare l'uscita a 3 metri senza potere uscire.
Alle 4 abbiamo incassato i soldi e abbiamo mandato affanculo il titolare.
Chissa' perche' non ci ha piu' richiamati.....
Ai confini della realta'
Mi sa che è passato in secondo piano, sotto l'incalzare di tanti altri topics... ma è veramente simpatico.
Questo aneddoto l'ho già scritto tempo fa, ma lo ripiglio perchè ci sta a pennello. Non riguarda me direttamente ma un carissimo amico, batterista assolutamente eclettico, fuori dalle regole, tanto per dirvi è un mancino ma suona con la batteria disposta da destro, una volta ha comprato una batteria nuova (una Tama, mica bruscolini) e la prima cosa che ha fatto appena sballata è stata quella di smontare completamente tutte le meccaniche per poter togliere il rivstimento esterno dei fusti perchè, disse, gli piaceva di più il legno naturale.
Beh insomma alla fine di una serata a una festa di paese (dove ovviamente il pubblico chiedeva valzer e mazurke mentre il gruppo suonava blues e rock progressivo) si avvicina un signore visibilmente ubriaco fradicio e dice, testuali parole: "Elo lu quel dei tamburi? El ghe daga quatro sverzelè!" (traduzione: è lei quello dei tamburi? gli dia quattro randellate).
Questa frase è diventata il motto di tutti noi... e sono passati vent'anni.
Questo aneddoto l'ho già scritto tempo fa, ma lo ripiglio perchè ci sta a pennello. Non riguarda me direttamente ma un carissimo amico, batterista assolutamente eclettico, fuori dalle regole, tanto per dirvi è un mancino ma suona con la batteria disposta da destro, una volta ha comprato una batteria nuova (una Tama, mica bruscolini) e la prima cosa che ha fatto appena sballata è stata quella di smontare completamente tutte le meccaniche per poter togliere il rivstimento esterno dei fusti perchè, disse, gli piaceva di più il legno naturale.
Beh insomma alla fine di una serata a una festa di paese (dove ovviamente il pubblico chiedeva valzer e mazurke mentre il gruppo suonava blues e rock progressivo) si avvicina un signore visibilmente ubriaco fradicio e dice, testuali parole: "Elo lu quel dei tamburi? El ghe daga quatro sverzelè!" (traduzione: è lei quello dei tamburi? gli dia quattro randellate).
Questa frase è diventata il motto di tutti noi... e sono passati vent'anni.
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
Questa mi vergogno un po'.... qualche anno fa abbiamo suonato alla cena finale di un torneo europeo di "oldies" di rugby (cioè di quelli che non possono più giocare in prima squadra per sopraggiunti limiti di età ma giocano comunque da non professionisti). Suonavo la batteria. L'atmosfera si era scaldata ben bene e tutti ballavano, nel bel mezzo di "Johnny B. Goode" ho mollato le bacchette e mi sono fiondato di scatto nei bagni, non ce la facevo più a tenerla... la band allibita mi ha guardato fuggire a gambe levate verso il bagno. Il tastierista per cercare di tappare il buco ha tentato di far partire la batteria elettronica ma nella foga ha dato un calcio al lettore CD ed è partito "Momenti di gloria" a tutto volume... immaginatevi la scena!
Il bello è che erano tutti talmente brilli che hanno continuato a ballare.... :p
Il bello è che erano tutti talmente brilli che hanno continuato a ballare.... :p
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
Festival organizzato in una famosa località marittima in occasione
della festa della musica
le regole della manifestazione dicono chiaramente che non sono
accettati impianti di amplificazione che si allaccino alla rete elettrica...
Morale della favola, noi ervamo l' UNICO gruppo senza amplificazione
e per questo motivo ci hanno relegato in angolo di strada al limite
del perimetro della festa dove saranno passate si e no 10 - 15 persone...
della festa della musica
le regole della manifestazione dicono chiaramente che non sono
accettati impianti di amplificazione che si allaccino alla rete elettrica...
Morale della favola, noi ervamo l' UNICO gruppo senza amplificazione
e per questo motivo ci hanno relegato in angolo di strada al limite
del perimetro della festa dove saranno passate si e no 10 - 15 persone...
A. - Ma come fai a sopportare questa vita non ti manca qualcosa?
B. - E' proprio per questo che riesco a sopportarla.
B. - E' proprio per questo che riesco a sopportarla.
nikmm ha scritto:Bah.Mi sembrava simpatico come topic......
..mah, forse dopo quello che è successo a te tutto il resto passa come "ordinaria amministrazione"
ora come ora non mi viene in mente niente...
tranne questa, circa un quarto di secolo fa.... suonavo l'octapad in un gruppo di liscio (?), in un paesino non meglio identificato della calabria, anzi no della basilicata... abbiamo fatto i cretini con delle ragazze del luogo, ci hanno pisciato sulle maniglie delle portiere delle macchine ???
beh credo che tutto sommato ci andò bene, è stato un GRANDE insegnamento per come comportarsi in certi casi ed in certi posti...
nikmm ha scritto:Avrebbero dovuto farti ben di peggio,solo per il fatto che suonavi l'otapad in un gruppo liscio.
he he he..
ma come, tu non eri il sostenitore del minimo sforzo-massimo rendimento?
a proposito, l'ex batterista della tribute band che hai avuto modo di vedere andava (e va) a suonare qualche volta con la batteria elettronica a mano, sì, quando suona sembra che batte a macchina... :_)
Ah ecco,un'altra.
Una domenica pom suonammo a Radio Bruno Estate per promuovere un singolo che passava per radio.
Ricordo che c'era Finardi,Paolo Belli e altri personaggi.
Il palco bello e la piazza strapiena ( eta' media 13 anni ).
Ovviamente eravamo in playback.
Peccato che sul palco non c'erano tastiere,neanche finte.
Quindi il tastierista per tutto il pezzo ha dovuto mimare gli accordi su una consolle per dee-jay.
Poi a fine serata nelle tende-camerino entrarono 7-8 ragazzine urlanti chiedendoci gli autografi..
Dopo un po' che firmavamo,una ci guardo' a lungo e disse :ma voi non siete i " xyz" ???( un gruppo rap esordiente che si e' esibito dopo di noi ).
A risposta negativa,ci strapparono di mano i taccuini e se ne andarono incazzate...
Una domenica pom suonammo a Radio Bruno Estate per promuovere un singolo che passava per radio.
Ricordo che c'era Finardi,Paolo Belli e altri personaggi.
Il palco bello e la piazza strapiena ( eta' media 13 anni ).
Ovviamente eravamo in playback.
Peccato che sul palco non c'erano tastiere,neanche finte.
Quindi il tastierista per tutto il pezzo ha dovuto mimare gli accordi su una consolle per dee-jay.
Poi a fine serata nelle tende-camerino entrarono 7-8 ragazzine urlanti chiedendoci gli autografi..
Dopo un po' che firmavamo,una ci guardo' a lungo e disse :ma voi non siete i " xyz" ???( un gruppo rap esordiente che si e' esibito dopo di noi ).
A risposta negativa,ci strapparono di mano i taccuini e se ne andarono incazzate...
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shaddy
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1996 Ortisei,
cambiate 3 funivie (con relativo carico/scarico/ricarico di tutta la strumentazione ad ogni tappa intermedia) per andare a suonare oltre i 2000 matri su un ghiacciaio)...
...La Strumentazione prevedeva: il mio set quasi completo (mancavano le Maracas) Tastiere, Chitarre, Ampli delle Chitarre, Impianto con mixer amplificatori e casse + Flight Case con tutte le apparecciature elettroniche....
Ovviamente stessa cosa anche per ridiscendere.
1996 Ortisei (il giorno dopo)
Stesso posto montagna diversa. Non si sale più con la Funivia, ma... sul Gatto delle Nevi.
Risultato dell'andata:
Tutta la Strumentiazione caricata nei cassoni di 2 gatti delle nevi. Congas (ovviamente senza custodie) LP Classic Model con pelli della madonna che saltavano e ballavano nel cassone e si scozzavano con le costodie delle tastiere. Impianto che rischiava di ruzzolare fuori (e consecutivamente giù per il pendio) noi che ci cagavamo addosso perchè il "Gattista era già ubriaco alle 8.30 di mattina...
Risultato del ritorno:
avete mai provato a scendere da un ghiacciaio alle 8.00 di sera, al buio completo, con la nebbiolina e un freddo della Madonna su un gatto delle nevi con un autista che era già ubriaco alle 8.30 di mattina e che per di più si diverte a farvi cagare sotto dal momento che si è accorto che siete semplicemente terrorizzati...?
Beh, posso semplicemente dirvi che in quel momento le Congas che ballavano sul cassone del Gatto... erano l'ultimo dei miei problemi...
1998 Nagano, Olimpiadi di Sci in Giappone.
Eravamo al seguito di "Casa Italia" con l'orchestra ufficiale.
A qualcuno è venuta la malaugurata idea di organizzare un... Concerto all'aperto di sera.
Risultato: a metà concerto è venuto a nevicare di brutto! Noi stoici: andiamo avanti!!! Alla fine io suonavo con i Guanti, mentre uno zalantissimo addetto giapponese molto cortesemente di tanto in tanto mi asciugava le Congas con un panno...
Sha' :;):
P.S: comunque ci siamo divertiti... :p
Edited By shaddy on 1178724372
cambiate 3 funivie (con relativo carico/scarico/ricarico di tutta la strumentazione ad ogni tappa intermedia) per andare a suonare oltre i 2000 matri su un ghiacciaio)...
...La Strumentazione prevedeva: il mio set quasi completo (mancavano le Maracas) Tastiere, Chitarre, Ampli delle Chitarre, Impianto con mixer amplificatori e casse + Flight Case con tutte le apparecciature elettroniche....
Ovviamente stessa cosa anche per ridiscendere.
1996 Ortisei (il giorno dopo)
Stesso posto montagna diversa. Non si sale più con la Funivia, ma... sul Gatto delle Nevi.
Risultato dell'andata:
Tutta la Strumentiazione caricata nei cassoni di 2 gatti delle nevi. Congas (ovviamente senza custodie) LP Classic Model con pelli della madonna che saltavano e ballavano nel cassone e si scozzavano con le costodie delle tastiere. Impianto che rischiava di ruzzolare fuori (e consecutivamente giù per il pendio) noi che ci cagavamo addosso perchè il "Gattista era già ubriaco alle 8.30 di mattina...
Risultato del ritorno:
avete mai provato a scendere da un ghiacciaio alle 8.00 di sera, al buio completo, con la nebbiolina e un freddo della Madonna su un gatto delle nevi con un autista che era già ubriaco alle 8.30 di mattina e che per di più si diverte a farvi cagare sotto dal momento che si è accorto che siete semplicemente terrorizzati...?
Beh, posso semplicemente dirvi che in quel momento le Congas che ballavano sul cassone del Gatto... erano l'ultimo dei miei problemi...
1998 Nagano, Olimpiadi di Sci in Giappone.
Eravamo al seguito di "Casa Italia" con l'orchestra ufficiale.
A qualcuno è venuta la malaugurata idea di organizzare un... Concerto all'aperto di sera.
Risultato: a metà concerto è venuto a nevicare di brutto! Noi stoici: andiamo avanti!!! Alla fine io suonavo con i Guanti, mentre uno zalantissimo addetto giapponese molto cortesemente di tanto in tanto mi asciugava le Congas con un panno...
Sha' :;):
P.S: comunque ci siamo divertiti... :p
Edited By shaddy on 1178724372
Shaddy
Ag vol dal capes...
Ag vol dal capes...
Dimenticavo questa, abbastanza triste...
Giugno di qualche anno fa, vengo contattato da una ragazza per suonare alla festa di matrimonio di una coppia di suoi amici, amanti dell'afro-funky che almeno dalle nostre parti negli anni '80 faceva furore. Avrei dovuto suonare sopra ai dischi messi da un altro loro amico DJ. Ho prontamente accettato, sia perchè il compenso era ottimo, sia perchè sull'argomento sono piuttosto ferrato, avendo suonato diversi anni in una discoteca in provincia, l'ultima rimasta a fare afro-funky fino a pochi anni fa.
Bene, ci diamo un appuntamento per metterci d'accordo per bene e dopo qualche minuto che parliamo arriva il suo ragazzo, vedendolo arrivare ho pensato "oddio..." grande e grosso, palestratissimo, maglietta nera, rasato... ma arriva con un gran sorriso, tutto contento, mi dice che adora l'afro, che lo andava a ballare tutti i sabati, che a sentire certi pezzi si commuoveva addirittura.. quindi tutto OK.
Viene il giorno della festa, ci presentiamo lì (giardino della casa dei genitori della sposa) io e un amico stracarichi di strumenti, montiamo il tutto e mangiamo (a sbafo) un'ottima cena. Finita la cena il DJ attacca con i dischi e noi cominciamo a darci da fare, con grande soddisfazione degli sposi e di tutti gli invitati. Così passano un paio d'ore, insomma, tutti contenti. Arriva il momento di fare una pausa, il DJ mette qualche valzerino per accontentare tutti, mentre noi ci riposiamo, beviamo e chiacchieriamo amabilmente con gli invitati. Dopo poco arriva il padre della sposa visibilmente alterato dal vino, tutto eccitato con in mano alcuni dischi (nel senso di 33 giri, i vinile), li allunga al DJ che li mette sui piatti... crepitio... una musica militare pomposa.. zumpa zumpa... "Ittalliiannniiiiiii..." NOOOOOOOOOO !!!!!!!! I dischi coi discorsi del Duce!!!!!!!!!! E tutti esaltati a battere le mani, a darsi pacche sulle spalle, a gonfiare il petto..... eravamo finiti in un covo di nostalgici fascisti!!!! Mi si è accapponata la pelle e io e il mio amico ci siamo guardati sgomenti..."che facciamo? dichiariamo il nostro disappunto e ce ne andiamo? O siamo professionali, concludiamo il nostro lavoro e intaschiamo il compenso ?"
Fortunatamente dopo un po' i dischi del duce sono stati tolti (era anche piuttosto tardi) e gli sposi e qualche invitato ci hanno chiesto molto gentilmente se potevamo restare e far provar loro un po' gli strumenti... quindi siamo restati.
... ma rimane lo stupore per l'incoerenza delle persone, come si può amare la musica afro ed essere razzisti? (perchè questo è, in fondo) .
MAH!!!!
Giugno di qualche anno fa, vengo contattato da una ragazza per suonare alla festa di matrimonio di una coppia di suoi amici, amanti dell'afro-funky che almeno dalle nostre parti negli anni '80 faceva furore. Avrei dovuto suonare sopra ai dischi messi da un altro loro amico DJ. Ho prontamente accettato, sia perchè il compenso era ottimo, sia perchè sull'argomento sono piuttosto ferrato, avendo suonato diversi anni in una discoteca in provincia, l'ultima rimasta a fare afro-funky fino a pochi anni fa.
Bene, ci diamo un appuntamento per metterci d'accordo per bene e dopo qualche minuto che parliamo arriva il suo ragazzo, vedendolo arrivare ho pensato "oddio..." grande e grosso, palestratissimo, maglietta nera, rasato... ma arriva con un gran sorriso, tutto contento, mi dice che adora l'afro, che lo andava a ballare tutti i sabati, che a sentire certi pezzi si commuoveva addirittura.. quindi tutto OK.
Viene il giorno della festa, ci presentiamo lì (giardino della casa dei genitori della sposa) io e un amico stracarichi di strumenti, montiamo il tutto e mangiamo (a sbafo) un'ottima cena. Finita la cena il DJ attacca con i dischi e noi cominciamo a darci da fare, con grande soddisfazione degli sposi e di tutti gli invitati. Così passano un paio d'ore, insomma, tutti contenti. Arriva il momento di fare una pausa, il DJ mette qualche valzerino per accontentare tutti, mentre noi ci riposiamo, beviamo e chiacchieriamo amabilmente con gli invitati. Dopo poco arriva il padre della sposa visibilmente alterato dal vino, tutto eccitato con in mano alcuni dischi (nel senso di 33 giri, i vinile), li allunga al DJ che li mette sui piatti... crepitio... una musica militare pomposa.. zumpa zumpa... "Ittalliiannniiiiiii..." NOOOOOOOOOO !!!!!!!! I dischi coi discorsi del Duce!!!!!!!!!! E tutti esaltati a battere le mani, a darsi pacche sulle spalle, a gonfiare il petto..... eravamo finiti in un covo di nostalgici fascisti!!!! Mi si è accapponata la pelle e io e il mio amico ci siamo guardati sgomenti..."che facciamo? dichiariamo il nostro disappunto e ce ne andiamo? O siamo professionali, concludiamo il nostro lavoro e intaschiamo il compenso ?"
Fortunatamente dopo un po' i dischi del duce sono stati tolti (era anche piuttosto tardi) e gli sposi e qualche invitato ci hanno chiesto molto gentilmente se potevamo restare e far provar loro un po' gli strumenti... quindi siamo restati.
... ma rimane lo stupore per l'incoerenza delle persone, come si può amare la musica afro ed essere razzisti? (perchè questo è, in fondo) .
MAH!!!!
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Sebastiano
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