BATTERISTI vs PERCUSSIONISTI
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Naturalmente il titolo è solo una scherzosa provocazione, in realtà ho preso spunto dall'argomento nato in merito alle "Domande ai seminari" per iniziare un nuovo Topic che potrebbe rivelarsi interessante.
L'argomento in questione in effetti è parecchio vasto ed articolato, dunque cercherò di inserire qualche spunto che poi, eventualmente chi vorrà, potrà proseguire con le proprie cosiderazioni.
Come dicevo, l'argomento si può affrontare da diversi punti di vista alcuni dei quali, alla fine potrebbero anche convergere: ad esempio la scarsità (nel numero e nei contenuti) delle domande che vengono poste ai seminari, e le lacune che spesso presentano i Batteristi nei confronti, soprattutto, del mondo e delle ritmiche Afrocubane.
In particolare quest'ultimo argomento è, spesso, il punto dolente della maggior'parte dei batteristi (non solo amatoriali) che il più delle volte presentano tecniche straordinarie, timing e groove da vendere, ma quasi sempre nei generi "standard" (Rock, Jazz, Funky, Blues ecc) e si trovano parecchio in difficoltà quando si comincia a spaziare nel genere Latino.
Questa, come ho già detto altre volte, trovo che sia una lacuna non solo dei Batteristi, ma soprattutto dei programmi delle varie Scuole, Accademie, Insegnanti ecc., che si ostinano a non voler approfondire nel programma standard, anche il discorso su un genere che, non solo sarebbe fondamentale, ma che farebbe fare al Batterista un enorme salto di qualità nella direzione della musicalità e dell' apertura mentale.
Affrontare gli stili Afrocubani, infatti, si sa che è un argomento parecchio ostico (non solo per i Batteristi, ma per fior di Musicisti in generale) ma che alla fine ti fornisce elementi tali per cui affrontare tutto il resto dopo diventa quasi "una passeggiata".
Ed ecco che, una volta che i ragazzi (Batteristi) partecipano ad un seminario di un Percussionista o di un Batterista "Latino", non solo non sanno di cosa si sta parlando (e questo è già grave) ma nemmeno cosa domandare (e questo è ancora più grave).
Nel corso degli anni e facendo esperienza con tanti Batteristi, mi sono convinto che, da un certo punto di vista, talvolta i Percussionisti sono avvantaggiati e agevolati dal loro percorso di studio, hanno una maggiore apertura mentale e spesso dimostrano maggior' sensibilità rispetto ai Batteristi.
Questo probabilmente è dovuto a più fattori:
il Percussionista spesso ha a che fare con Strumenti dai quali è lui che deve tirare fuori il suono, Strumenti che richiedono grande manualità, maggiore dinamica, maggiore capacità di adattamento, senza contare il numero di Strumenti con i quali il percussionista deve avere a che fare e alle cui tecniche deve adeguarsi.
Inoltre, fateci caso, se in una situazione "multipercussionistica" sono presenti Batteristi e Percussionisti, è più facile che siano i Percussionisti ad adattarsi alle atmosfere e alle dinamiche, mentre è difficile trovare batteristi (alla Ellade Bandini per intenderci) capaci di adattarsi a "reinventare" il proprio Strumento, e di sfruttarne le dinamiche e le enormi potenzialità facendo in modo che interagiscano come si deve con le Percussioni.
Si', perchè in realtà la Batteria è prima di tutto uno Strumento a Percussione, e come tale si presta a molteplici utilizzi e sfaccettature, sia dal punto di vista della dinamica che del suono, o meglio "dei suoni", visto che ne ha un mare.
In ogni caso, tornando a bomba, sono convinto che se nelle scuole cominciassero finalmente a far affrontare e studiare a fondo e di prassi, le ritmiche e i pattern Latini, i ragazzi ne trarrebbero un giovamento incredibile.
Sha' :;):
Edited By shaddy on 1208533663
L'argomento in questione in effetti è parecchio vasto ed articolato, dunque cercherò di inserire qualche spunto che poi, eventualmente chi vorrà, potrà proseguire con le proprie cosiderazioni.
Come dicevo, l'argomento si può affrontare da diversi punti di vista alcuni dei quali, alla fine potrebbero anche convergere: ad esempio la scarsità (nel numero e nei contenuti) delle domande che vengono poste ai seminari, e le lacune che spesso presentano i Batteristi nei confronti, soprattutto, del mondo e delle ritmiche Afrocubane.
In particolare quest'ultimo argomento è, spesso, il punto dolente della maggior'parte dei batteristi (non solo amatoriali) che il più delle volte presentano tecniche straordinarie, timing e groove da vendere, ma quasi sempre nei generi "standard" (Rock, Jazz, Funky, Blues ecc) e si trovano parecchio in difficoltà quando si comincia a spaziare nel genere Latino.
Questa, come ho già detto altre volte, trovo che sia una lacuna non solo dei Batteristi, ma soprattutto dei programmi delle varie Scuole, Accademie, Insegnanti ecc., che si ostinano a non voler approfondire nel programma standard, anche il discorso su un genere che, non solo sarebbe fondamentale, ma che farebbe fare al Batterista un enorme salto di qualità nella direzione della musicalità e dell' apertura mentale.
Affrontare gli stili Afrocubani, infatti, si sa che è un argomento parecchio ostico (non solo per i Batteristi, ma per fior di Musicisti in generale) ma che alla fine ti fornisce elementi tali per cui affrontare tutto il resto dopo diventa quasi "una passeggiata".
Ed ecco che, una volta che i ragazzi (Batteristi) partecipano ad un seminario di un Percussionista o di un Batterista "Latino", non solo non sanno di cosa si sta parlando (e questo è già grave) ma nemmeno cosa domandare (e questo è ancora più grave).
Nel corso degli anni e facendo esperienza con tanti Batteristi, mi sono convinto che, da un certo punto di vista, talvolta i Percussionisti sono avvantaggiati e agevolati dal loro percorso di studio, hanno una maggiore apertura mentale e spesso dimostrano maggior' sensibilità rispetto ai Batteristi.
Questo probabilmente è dovuto a più fattori:
il Percussionista spesso ha a che fare con Strumenti dai quali è lui che deve tirare fuori il suono, Strumenti che richiedono grande manualità, maggiore dinamica, maggiore capacità di adattamento, senza contare il numero di Strumenti con i quali il percussionista deve avere a che fare e alle cui tecniche deve adeguarsi.
Inoltre, fateci caso, se in una situazione "multipercussionistica" sono presenti Batteristi e Percussionisti, è più facile che siano i Percussionisti ad adattarsi alle atmosfere e alle dinamiche, mentre è difficile trovare batteristi (alla Ellade Bandini per intenderci) capaci di adattarsi a "reinventare" il proprio Strumento, e di sfruttarne le dinamiche e le enormi potenzialità facendo in modo che interagiscano come si deve con le Percussioni.
Si', perchè in realtà la Batteria è prima di tutto uno Strumento a Percussione, e come tale si presta a molteplici utilizzi e sfaccettature, sia dal punto di vista della dinamica che del suono, o meglio "dei suoni", visto che ne ha un mare.
In ogni caso, tornando a bomba, sono convinto che se nelle scuole cominciassero finalmente a far affrontare e studiare a fondo e di prassi, le ritmiche e i pattern Latini, i ragazzi ne trarrebbero un giovamento incredibile.
Sha' :;):
Edited By shaddy on 1208533663
Shaddy
Ag vol dal capes...
Ag vol dal capes...
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Ciao a tutti! :laugh:
Penso che questo discorso sia da estendere anche a tutti gli altri strumenti che suonano in una "band",mi accorgo che quando qualcuno chiede una salsa o qualsiasi roba latina,non solo il batterista ma anche la chitarra il basso o il piano non sanno da dove iniziare e si finisce quasi sempre a sentire solo la parte delle percussioni.
Per quanto riguarda coprire i buchi...io penso che suonare le congas o qualsiasi altro strumento latino non si limiti a riempire i vuoti lasciati dal batterista o dal bassista...ma di colorare le note lasciate in sospeso,è un discorso un po delicato,infatti si puo anche non riempire ma sovra imporsi su un ritmo che sia di piano o batteria o basso ecc. l'importante è non voler apparire forzatamente.
Se poi il batterista si vedesse le partiture dei timbales farebbe certamente un salto in avanti e vi potrebbe aiutare parecchio sopratutto quando si vuole cambiare di ritmo durante un brano!....grazie...spero di non aver detto troppo eresie.
Penso che questo discorso sia da estendere anche a tutti gli altri strumenti che suonano in una "band",mi accorgo che quando qualcuno chiede una salsa o qualsiasi roba latina,non solo il batterista ma anche la chitarra il basso o il piano non sanno da dove iniziare e si finisce quasi sempre a sentire solo la parte delle percussioni.
Per quanto riguarda coprire i buchi...io penso che suonare le congas o qualsiasi altro strumento latino non si limiti a riempire i vuoti lasciati dal batterista o dal bassista...ma di colorare le note lasciate in sospeso,è un discorso un po delicato,infatti si puo anche non riempire ma sovra imporsi su un ritmo che sia di piano o batteria o basso ecc. l'importante è non voler apparire forzatamente.
Se poi il batterista si vedesse le partiture dei timbales farebbe certamente un salto in avanti e vi potrebbe aiutare parecchio sopratutto quando si vuole cambiare di ritmo durante un brano!....grazie...spero di non aver detto troppo eresie.
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Ecco, probabilmente, come ha detto Michetito i Batteristi potrebbero tarre grande giovamento dallo studio dei Timbales, che hanno una certa attinenza con il loro Strumento dal momento che in intrambi i casi si utilizzano le bacchette e tecniche simili, ma che nel modo di suonare ed interpretare lo Strumento sono indubbiamente molto diversi.
In effetti caro Chiribombo da una parte hai toccato un altro problema, ma nel mio intervento la frase era riferita in particolare a quelle situazioni nelle quali suonano tanti Percussionisti e magari è presente anche un Batterista, quello che intendo è che mentre i Percussionisti sanno interagire, stare al loro posto e rispettare dinamiche ed atmosfere, spesso sembra che i batteristi siano capaci di inserirsi a senso unico, buttandola un po' in "Caciara", e dimostrando scarsa propensione a rispettare dinamiche, atmosfera e intenzione del groove che si sta eseguendo.
Naturalmente dico ciò dal momento che mi è capitato diverse volte di trovarmi in situazioni analoghe e di rendermi conto che la mentalità del Percussionista è abbastanza differente da quella del Batterista, che troppo spesso pensa più a "mostrare i muscoli" e a cercare una supremazia di potenza e di volume, piuttosto che magari cercare di entrare in sintonia con ciò che si sta suonando e, soprattutto, con gli altri Percussionisti.
Questo ovviamente non riguarda tutti i batteristi, dal momento che ovviamente ci sono molti Batteristi capaci di dimostrare grande sensibilità ed anima, e di interagire a meraviglia con i Percussionisti, ma molto spesso ciò accade quando si tratta di Batteristi con l'anima da Percussionista.
In effetti credo anche io che si possa, come ha fatto Michetito estendere il concetto anche agli altri Strumenti, dal momento che effettivamente capita che anche gli altri Musicisti (e non solo i Batteristi) non sempre siano in grado di comprendere, apprezzare e saper interpretare il Percussionista e le Percussioni fino in fondo. Ma quando ciò accade, la magia e l'energia che si sprigionano sono sicuramente straordinarie.
Sha' :;):
Edited By shaddy on 1208621132
In effetti caro Chiribombo da una parte hai toccato un altro problema, ma nel mio intervento la frase era riferita in particolare a quelle situazioni nelle quali suonano tanti Percussionisti e magari è presente anche un Batterista, quello che intendo è che mentre i Percussionisti sanno interagire, stare al loro posto e rispettare dinamiche ed atmosfere, spesso sembra che i batteristi siano capaci di inserirsi a senso unico, buttandola un po' in "Caciara", e dimostrando scarsa propensione a rispettare dinamiche, atmosfera e intenzione del groove che si sta eseguendo.
Naturalmente dico ciò dal momento che mi è capitato diverse volte di trovarmi in situazioni analoghe e di rendermi conto che la mentalità del Percussionista è abbastanza differente da quella del Batterista, che troppo spesso pensa più a "mostrare i muscoli" e a cercare una supremazia di potenza e di volume, piuttosto che magari cercare di entrare in sintonia con ciò che si sta suonando e, soprattutto, con gli altri Percussionisti.
Questo ovviamente non riguarda tutti i batteristi, dal momento che ovviamente ci sono molti Batteristi capaci di dimostrare grande sensibilità ed anima, e di interagire a meraviglia con i Percussionisti, ma molto spesso ciò accade quando si tratta di Batteristi con l'anima da Percussionista.
In effetti credo anche io che si possa, come ha fatto Michetito estendere il concetto anche agli altri Strumenti, dal momento che effettivamente capita che anche gli altri Musicisti (e non solo i Batteristi) non sempre siano in grado di comprendere, apprezzare e saper interpretare il Percussionista e le Percussioni fino in fondo. Ma quando ciò accade, la magia e l'energia che si sprigionano sono sicuramente straordinarie.
Sha' :;):
Edited By shaddy on 1208621132
Shaddy
Ag vol dal capes...
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Beh, nella mia lunga ma poco onorata esperienza ho avuto a che fare con parecchi batteristi, e sottoscrivo in pieno quanto detto finora. Per la maggior parte di loro suonare a livelli sotto del mezzoforte è impensabile, figuriamoci se riescono a fare un "pianissimo", cosa che invece il percussionista è abituato a fare. Per il genere che facciamo con il mio gruppo "storico", è capitato spesso che per esigenze di suono e volume chiedessimo al batterista di usare i rods al posto delle bacchette: come se gli avessimo chiesto di andare a farsi togliere un dente!
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
Parlando invece di preparazione su ritmiche latinoamericane, direi che nella maggior parte dei casi è tendente allo zero, o peggio ancora è di stampo nazionalpopolareitaliota, cioè per brasile intendono il trenino di Discosamba (peppè peppè peppè...) e per cuba intendono il Mambo N.5 magari nella versione recente di Lou Bega. Quelli un po' più avanti non ti guardano stralunati se dici la aprola "tumbao", salvo poi scoprire che per loro non è altro che una ben definita figurazione ritmica della grancassa.
Se poi parliamo di interazione, ecco una cosa che mi è capitata molto spesso: si suona un brano latineggiante, tu sei alle congas che fai il tuo bel tumbao e loro che fanno? Doppiano gli stessi tuoi due open con il primo tom, ovviamente picchiando come forsennati.
Se poi parliamo di interazione, ecco una cosa che mi è capitata molto spesso: si suona un brano latineggiante, tu sei alle congas che fai il tuo bel tumbao e loro che fanno? Doppiano gli stessi tuoi due open con il primo tom, ovviamente picchiando come forsennati.
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
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adattarsi alle atmosfere e alle dinamiche
effettivamente ho voluto capire un 'altra cosa.
il discorso dei buchi riguarda l'interazione col batterista. quello con cui sto suonando attualmente viene dal punk. non è male, ma a meno che non glielo dico, non pensa a costruire il ritmo con me e finisco sempre con l'adattarmi a quello che fa lui. naturalmente questa cosa succede a me, come può succedere a Shaddy di incontrare uno che non rispetta le dinamiche, cosa abbastanza grave per un batterista. diciamo che queste cose succedono spesso; quello che succede sempre è che mancano batteristi latin, o quando si trovano "Doppiano gli stessi tuoi due open con il primo tom", cioè casomai hanno studiato, ma non praticano per ovvie ragioni. pacienz
effettivamente ho voluto capire un 'altra cosa.
il discorso dei buchi riguarda l'interazione col batterista. quello con cui sto suonando attualmente viene dal punk. non è male, ma a meno che non glielo dico, non pensa a costruire il ritmo con me e finisco sempre con l'adattarmi a quello che fa lui. naturalmente questa cosa succede a me, come può succedere a Shaddy di incontrare uno che non rispetta le dinamiche, cosa abbastanza grave per un batterista. diciamo che queste cose succedono spesso; quello che succede sempre è che mancano batteristi latin, o quando si trovano "Doppiano gli stessi tuoi due open con il primo tom", cioè casomai hanno studiato, ma non praticano per ovvie ragioni. pacienz
Quando mi capita di suonare con batteristi che pensano solo al tempo loro e che vanno vanno vanno e non mi calcolano...faccio una cosuccia che è maligna ma serve per fargli capire che se lui comanda anche io percussionista posso comandare...ecco :
1 prendete un batterista super punk e metallaro o quello che vi pare..
2 proponetegli di fare un duo per gioco
3 Iniziate a suonare cercando di proiettare su di lui uno stato di ansia da prestazione (a ogni sua rullatina corrisponde la vostra ...e lo incalzate bene bene)
4 quando il batterista inizia a tirare fuori le unghie e pesta rulla il ritmo non si capisce piu allora iniziate a lasciargli piu spazio e lui si accorgera' col vostro silenzio che ci siete anche voi...
5 appena il batterista vi lascia a sua volta lo spazio guardandovi con occhi persi come di colui che si chiede..perchè non suoni piu? vuoi immediatamente ripartite con una bella campana in 6/8 e lo fissate.
Solitamente la finisco sempre io suonando guaguanco...provate e ditemi che vi sembra.
1 prendete un batterista super punk e metallaro o quello che vi pare..
2 proponetegli di fare un duo per gioco
3 Iniziate a suonare cercando di proiettare su di lui uno stato di ansia da prestazione (a ogni sua rullatina corrisponde la vostra ...e lo incalzate bene bene)
4 quando il batterista inizia a tirare fuori le unghie e pesta rulla il ritmo non si capisce piu allora iniziate a lasciargli piu spazio e lui si accorgera' col vostro silenzio che ci siete anche voi...
5 appena il batterista vi lascia a sua volta lo spazio guardandovi con occhi persi come di colui che si chiede..perchè non suoni piu? vuoi immediatamente ripartite con una bella campana in 6/8 e lo fissate.
Solitamente la finisco sempre io suonando guaguanco...provate e ditemi che vi sembra.
Ciao a tutti, bella discussione.
Allora intervengo come batterista dall'anima da percussionista...(rubo le parole di Shaddy) perchè così mi sento. Ho una viscerale passione per praticamente tutti i tipi di tamburi, e mi affascina la loro provenienza, il contesto culturale e storico e il tipo di musica a cui sono legati per tradizione.
Molti strumenti cerco di studiarli-ahimè- da solo, perchè ovviamente posso approfondire poche cose alla volta, per il resto cerco di studiare seriamente( in questo lo studio della batteria mi ha aiutato tantissimo perchè mi ha dato un metodo) tramite l'ausilio di video e metodi vari.
La mia conoscenza delle percussioni afrocubane putroppo è dovuta alla passione che questi strumenti suscitano in me, ma non ho mai studiato con un maestro.
Studio seriamente con insegnanti percussioni africane(djembe e doundoun) da quattro anni e batteria da due(lo so non è tanto ma mi applico molto).
Ho sempre considerato la batteria uno strumento a percussione-perchè tale è- e il mio approccio è simile a quello con tutti gli altri tamburi. E' uno strumento a mio avviso assolutamente versatile, può suonare mille stili e generi diversi, con tantissimi colori, sfumature, intenzioni diverse e grazie alla possibilità di sviluppare poliritmie da soli sfruttando la cordinazione con i quattro arti può riprodurre esemble percussivi di praticamente tutta la musica del mondo . Inoltre nasce come strumento ibrido...non si sa bene l'origine antica di tutti i pezzi, si pensa che la cassa derivi dll'Africa(doun doun?), i tom dai timpani cinesi e il rullante dall'Europa. In questo senso il tamburo militare con la cordiera è assolutamente una percussione nostrana, con una tradizione antichissima che si ritrova nell'infinità di rudimenti che deve affrontare chi studia lo strumento.
Detto ciò sono d'accordo che la musica afrocubana praticamente non viene studiata e quindi è quasi sconosciuta dai batteristi...però mi permetto di dire anche dell'altro. Un batterista oltre alla mole di studio che affronta riguardo tecnica (rudimenti, cordinazione, indipendenza e lettura....ma ciò vale anche per altre percussioni) affronta lo studio di diversi generi e stili...che non sono mica pochi. Anche perchè dietro un genere musicale c'è un mondo d'affrontare, lo studio di come accompagnare il genere dal punto di vista tecnico( diversi ostinato su piatto ad esempio...da far suonare come si deve!) l'intenzione che si può dare, il tipo di linguaggio, che fraseggi e passaggi usare...insomma è un vero e proprio mondo e per riuscire a suonare bene bisogna immergersi a fondo. In quest'ottica purtoppo il genere afrocubano è visto come uno dei possibili generi, ma essendo a mio avviso(almeno in Italia) molto meno suonato degli altri lo si approfondicse pochissimo...alla fine un batterista preferirà immergersi nello studio dei generi che dovrà suonare più spesso, no?
Invece un conguero ovviemente impronterà lo studio principalmente sulle ritmiche afrocubane, conoscenza imprinscindibile della clave e del respiro tipico di quella musica...per poi spostaresi anche altrove. Insomma secondo me per un conguero quello è il punto di partenza, per un batterista uno dei possibili(tra tanti) punti d'arrivo....quindi la conoscenza di questa musica parte da approcci completamente diversi.
Inoltre a ciò si aggiunge che effettivamente lo studio delle ritmiche afrocubane per batteristi è molto confuso secondo me...ci sono vari metodi con vari esercizi...ma è difficile trovare cose chiare. Dove si spiega chiaramente cosa fa la batteria in quel genere e perchè lo fa, come veniva suonata tradizonalmente e come la parte ritmica può essere affrontata in diversi modi, quali tipi di clave (al plurale si dice claves?) esistono e perchè e come sviluppare indipendenza e cordinazione. In molti metodi la clave è scritta sbagliata!
Ad esempio è facile che se un batterista preparato conosca la musica afrocubana(almeno che non l'abbia suonata per anni) non sappia che il songo non è un ritmo-genere afrocubano, ma una figurazione nata apposta per la batteria, messa a punto da Changuito e portata in USA e in Europa da Dave Weckl, non sappia quali sono i generi tradizionali afrocubani, quali gli strumenti, ma generalmente conosce superficialmente qualche ritmica, magari perchè vista nei metodi di grandi batteristi. Sa fare la cascara, ma non sa che è la parte dei timbales! Mi sono ritrovato a spiegare al mio insegnante di batteria che il SONGo e il SON non lo sono la stessa cosa!
Insomma, per concludere direi che da una parte l'approccio è ovviemente diverso e solo dopo diversi anni di studio c'è lapossibilità d'approfondire il genere, dall'altra purtroppo è sicuramente sottovalutato e c'è molta confusione al riguardo.
Allora intervengo come batterista dall'anima da percussionista...(rubo le parole di Shaddy) perchè così mi sento. Ho una viscerale passione per praticamente tutti i tipi di tamburi, e mi affascina la loro provenienza, il contesto culturale e storico e il tipo di musica a cui sono legati per tradizione.
Molti strumenti cerco di studiarli-ahimè- da solo, perchè ovviamente posso approfondire poche cose alla volta, per il resto cerco di studiare seriamente( in questo lo studio della batteria mi ha aiutato tantissimo perchè mi ha dato un metodo) tramite l'ausilio di video e metodi vari.
La mia conoscenza delle percussioni afrocubane putroppo è dovuta alla passione che questi strumenti suscitano in me, ma non ho mai studiato con un maestro.
Studio seriamente con insegnanti percussioni africane(djembe e doundoun) da quattro anni e batteria da due(lo so non è tanto ma mi applico molto).
Ho sempre considerato la batteria uno strumento a percussione-perchè tale è- e il mio approccio è simile a quello con tutti gli altri tamburi. E' uno strumento a mio avviso assolutamente versatile, può suonare mille stili e generi diversi, con tantissimi colori, sfumature, intenzioni diverse e grazie alla possibilità di sviluppare poliritmie da soli sfruttando la cordinazione con i quattro arti può riprodurre esemble percussivi di praticamente tutta la musica del mondo . Inoltre nasce come strumento ibrido...non si sa bene l'origine antica di tutti i pezzi, si pensa che la cassa derivi dll'Africa(doun doun?), i tom dai timpani cinesi e il rullante dall'Europa. In questo senso il tamburo militare con la cordiera è assolutamente una percussione nostrana, con una tradizione antichissima che si ritrova nell'infinità di rudimenti che deve affrontare chi studia lo strumento.
Detto ciò sono d'accordo che la musica afrocubana praticamente non viene studiata e quindi è quasi sconosciuta dai batteristi...però mi permetto di dire anche dell'altro. Un batterista oltre alla mole di studio che affronta riguardo tecnica (rudimenti, cordinazione, indipendenza e lettura....ma ciò vale anche per altre percussioni) affronta lo studio di diversi generi e stili...che non sono mica pochi. Anche perchè dietro un genere musicale c'è un mondo d'affrontare, lo studio di come accompagnare il genere dal punto di vista tecnico( diversi ostinato su piatto ad esempio...da far suonare come si deve!) l'intenzione che si può dare, il tipo di linguaggio, che fraseggi e passaggi usare...insomma è un vero e proprio mondo e per riuscire a suonare bene bisogna immergersi a fondo. In quest'ottica purtoppo il genere afrocubano è visto come uno dei possibili generi, ma essendo a mio avviso(almeno in Italia) molto meno suonato degli altri lo si approfondicse pochissimo...alla fine un batterista preferirà immergersi nello studio dei generi che dovrà suonare più spesso, no?
Invece un conguero ovviemente impronterà lo studio principalmente sulle ritmiche afrocubane, conoscenza imprinscindibile della clave e del respiro tipico di quella musica...per poi spostaresi anche altrove. Insomma secondo me per un conguero quello è il punto di partenza, per un batterista uno dei possibili(tra tanti) punti d'arrivo....quindi la conoscenza di questa musica parte da approcci completamente diversi.
Inoltre a ciò si aggiunge che effettivamente lo studio delle ritmiche afrocubane per batteristi è molto confuso secondo me...ci sono vari metodi con vari esercizi...ma è difficile trovare cose chiare. Dove si spiega chiaramente cosa fa la batteria in quel genere e perchè lo fa, come veniva suonata tradizonalmente e come la parte ritmica può essere affrontata in diversi modi, quali tipi di clave (al plurale si dice claves?) esistono e perchè e come sviluppare indipendenza e cordinazione. In molti metodi la clave è scritta sbagliata!
Ad esempio è facile che se un batterista preparato conosca la musica afrocubana(almeno che non l'abbia suonata per anni) non sappia che il songo non è un ritmo-genere afrocubano, ma una figurazione nata apposta per la batteria, messa a punto da Changuito e portata in USA e in Europa da Dave Weckl, non sappia quali sono i generi tradizionali afrocubani, quali gli strumenti, ma generalmente conosce superficialmente qualche ritmica, magari perchè vista nei metodi di grandi batteristi. Sa fare la cascara, ma non sa che è la parte dei timbales! Mi sono ritrovato a spiegare al mio insegnante di batteria che il SONGo e il SON non lo sono la stessa cosa!
Insomma, per concludere direi che da una parte l'approccio è ovviemente diverso e solo dopo diversi anni di studio c'è lapossibilità d'approfondire il genere, dall'altra purtroppo è sicuramente sottovalutato e c'è molta confusione al riguardo.
Ciao!
Ecco mi intrometto nella discussione...
Volevo riportare le emozioni che ho vissuto al concerto di un percussionista che suona anche la batteria come nessun'altro batterista al mondo riesce a fare: TRILOK GURTU.
Adesso sta lanciando il suo nuovo album Arkeology nel quale suona al fianco del quartetto di archi Arkè.
Per me è stata un'emozione dietro l'altra. Credo che come lui nessun altro batterista sarebbe stato capace di seguire la melodia.
In pratica lui suonava una melodia con la batteria assieme al quartetto , non aveva quindi un ritmo base che colorava con qualche fill o variazione. Ciò denota una grandissima capacità di rielaborare il proprio strumento.
In tutta la durata del brano lui segue il quartetto d'archi variando in continuazione e sottolineando la melodia degli archi.... INCREDIBILE!
Si vedeva proprio che per massimizzare l'intensità del suo lavoro conosceva a memoria tutto l'andamento del brano (cosa che tra l'altro per un pezzo di musica "classica" non è affatto facile). Questo secondo me denota un'altra caratteristica comune ai più grandi musicisti al mondo cioè una grande capacità di ascolto!
Già perchè secondo me è quello che fa la differenza! Anche se un batterista non studia afrocubano (purtoppo) ma ti ascolta è vero che non sarà mai capace di realizzare un incastro bello e potente come quello di congas e timbales ma il brano Raggiunge comunque una forte intensità.
Provavo a immaginare un batterista medio, capace e tecnico al fianco del quartetto... sempre e comunque immaginavo (in un quattro quarti) un ritmo che nasceva dalla cassa sull'1 e sul 3 e il rullante sul 2 e sul 4.
Ce ne fossero come Trilok!
P.S. Comprate il suo nuovo cd, sono soldi spesi bene!
Ecco mi intrometto nella discussione...
Volevo riportare le emozioni che ho vissuto al concerto di un percussionista che suona anche la batteria come nessun'altro batterista al mondo riesce a fare: TRILOK GURTU.
Adesso sta lanciando il suo nuovo album Arkeology nel quale suona al fianco del quartetto di archi Arkè.
Per me è stata un'emozione dietro l'altra. Credo che come lui nessun altro batterista sarebbe stato capace di seguire la melodia.
In pratica lui suonava una melodia con la batteria assieme al quartetto , non aveva quindi un ritmo base che colorava con qualche fill o variazione. Ciò denota una grandissima capacità di rielaborare il proprio strumento.
In tutta la durata del brano lui segue il quartetto d'archi variando in continuazione e sottolineando la melodia degli archi.... INCREDIBILE!
Si vedeva proprio che per massimizzare l'intensità del suo lavoro conosceva a memoria tutto l'andamento del brano (cosa che tra l'altro per un pezzo di musica "classica" non è affatto facile). Questo secondo me denota un'altra caratteristica comune ai più grandi musicisti al mondo cioè una grande capacità di ascolto!
Già perchè secondo me è quello che fa la differenza! Anche se un batterista non studia afrocubano (purtoppo) ma ti ascolta è vero che non sarà mai capace di realizzare un incastro bello e potente come quello di congas e timbales ma il brano Raggiunge comunque una forte intensità.
Provavo a immaginare un batterista medio, capace e tecnico al fianco del quartetto... sempre e comunque immaginavo (in un quattro quarti) un ritmo che nasceva dalla cassa sull'1 e sul 3 e il rullante sul 2 e sul 4.
Ce ne fossero come Trilok!
P.S. Comprate il suo nuovo cd, sono soldi spesi bene!
Al di là del conoscere le ritmiche, perchè è ben vero che i generi sono tantissimi e la batteria può fare (se suonata bene) praticamente tutto, quello che mi pare abbastanza evidente è la scarsissima propensione all'ascolto reciproco per la maggior parte di loro. Probabilmente danno per scontato di essere l'unico "motore" della musica e che tutti debbano seguire lui.
Tornando all'esempio che facevo prima, se porcaccia la miseria vedi e senti che il conguero fa due toni aperti sulle stesse note che tu fai sul tom, lasciare fare a lui santo cielo!
Tornando all'esempio che facevo prima, se porcaccia la miseria vedi e senti che il conguero fa due toni aperti sulle stesse note che tu fai sul tom, lasciare fare a lui santo cielo!
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
...dimenticavo, riguardo a Trilok: non ho ancora acquistato Arkeology, ma sono sicuro che sarà fantastico, come tutti i suoi dischi! Comunque Trilok è la quintessenza di quello che io intendo per batteria suonata da percussionista.
Un esempio su tutti, l'accompagnamento de "La Madonna Nera" di zio Ivano (Fossati naturalmente).
Un esempio su tutti, l'accompagnamento de "La Madonna Nera" di zio Ivano (Fossati naturalmente).
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
Riguardo all'ascolto Yalla purtroppo hai ragione, però se parliamo di batteristi seri e preparati con alle spalle almeno 7-8 anni di studio serio che magari insegnano pure...per la mia esperienza li ho sempre visti attenti, sensibili, capaci e pronti a suonare sia piano che pianissimo , sfruttando tutte le dinamiche a seconda di ciò che richiede il brano. E assolutamente capaci di ascoltare. I batteristi meno esperti con meno esperienza magari suonano per anni senza accorgerisi che non fanno suonare il rullante o la cassa, o picchiano troppo sul piatto, o sono in grado di usare le dinamiche ma non sono abitati a farlo. Però ripeto, se parliamo di batteristi seri ed esperti è un altro discorso.
Purtoppo il batterista meno espereto di solito non sa cosa sono le percussioni, che suono hanno, che ritmiche seguono, perchè non solo la musica afrocubana non viene insegnata, ma anche gli strumenti a percussione tipici non sono mica tanto diffusi. Se uno non ha mai sentito suonare le congas e se le vede davanti probabiblmente all'inizio non saprà che cosa fare. Senza contare che ad esempio nel mio paese quasi tutti i percussionisti che ci sono in girosono finti-percussionisti che non sanno tirare fuori un suono uno dal loro strumento.
Purtoppo il batterista meno espereto di solito non sa cosa sono le percussioni, che suono hanno, che ritmiche seguono, perchè non solo la musica afrocubana non viene insegnata, ma anche gli strumenti a percussione tipici non sono mica tanto diffusi. Se uno non ha mai sentito suonare le congas e se le vede davanti probabiblmente all'inizio non saprà che cosa fare. Senza contare che ad esempio nel mio paese quasi tutti i percussionisti che ci sono in girosono finti-percussionisti che non sanno tirare fuori un suono uno dal loro strumento.
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