bongos

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ferna
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Messaggioda ferna » dom mar 23, 2003 7:41 pm

ciao a tutti ho comprato dei bonghi della tamburo a 50 euro e hanno un buon suono, le pelli le devo tenere sempre tirate????o dopo che suono le devo mollare? qualcuno a consigli, spartiti, libri per aimparare finora suono con i ritmi che mi sono inventato e con quelli che sento nelle canzoni?ciao a tutti e grazie

yalla
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Messaggioda yalla » lun mar 24, 2003 7:47 am

Ciao Ferna! Le pelli sarebbe sempre meglio allentarle dopo aver suonato, durano di più... questo è necessario per le congas ma meno importante per il bongò, puoi anche non farlo. Per un po' di materiale, almeno le basi, l'ABC del bongò posso inviarti copie relative del solito libro di Birger Sulsbruck. Lo strumento è nato e si è sviluppato a Cuba, dove perlappunto è chiamato bongò - diffuso anche il termine bongos, all'americana. Altri nomi come bonghi o peggio bonghetti sono errati. I due tamburi sono comunemente chiamati "macho" (maschio) il più piccolo e "hembra" (femmina) il più grande. L'accordatura si è evoluta nel tempo da medio bassa e con poca differenza tra i due tamburi a quella odierna che è altissima per il macho e medio bassa per la hembra. Un tempo i due tamburi che compongono il bongò erano leggermente più grandi, uniti da una fascia di cuoio che veniva appoggiata su una gamba, pertanto si teneva il macho tra le gambe e la hembra appesa all'esterno (normalmente a destra); la pelle era inchiodata ai fusti e per tirarla si usava una fiamma per scaldare e tendere la pelle, infatti erano detti "bongò de candela".
ora mi fermo... alla prossima puntata!
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yalla
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Messaggioda yalla » lun mar 24, 2003 8:15 am

La tecnica di base si chiama "martillo", la trovi sul sito, prova a darci un'occhiata e casomai fammi sapere se hai perplessità. Nel martillo è importante che il suono chiuso sul primo e terzo quarto della battuta sia molto secco e acuto, gli altri suoni devono essere naturali, non forzati. Una volta "automatizzati" i movimenti cerca di rendere fluido il ritmo: per cominciare a dargli l'espressione giusta, ricorda che a tempi lenti la dinamica (la forza con cui esegui i vari colpi) deve restare abbastanza uniforme, più il tempo è veloce più devi enfatizzare i colpi secchi sull'uno e sul tre, rilassando invece si colpi "sordi" della mano sinistra.
Tutto OK? :D
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ferna
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Messaggioda ferna » dom mar 30, 2003 6:13 pm

insomma tuto ok ho gia fatto una cazzata e ho spannatto i tiranti di ferro (la filettattura) ora me li deve fare nuovi un fabbro (dai negozo nn li ho trovati) e quindi nn ho potuto sperimentare le tecniche presenti sul sito cmq se mi vuoi mandare il materia le che hai mi fai un piacere moolto grande (io nn penso che ci siano ritmi diversi per strumenti diversi infatti ho pure provato con i bongo il materiale che mi avevi spedito per le congas ti ricordi?)se nn ti ricordi l'e-mail e fernandoscanu@libero.itciao e grazie

l'acciaio dei tiranti mi ha confermato il fabbro era abbvastanza scadente

yalla
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Messaggioda yalla » lun mar 31, 2003 7:32 am

E' un classico per gli strumenti economici!!!!
Non capisco cosa vuoi dire "non penso che esistano ritmi diversi per strumenti diversi".. io direi proprio di sì!!! O meglio, un "ritmo" per percussioni è fatto in modo diverso per ogni strumento, ognuno fa la sua parte e mettendo tutto insieme ottieni il ritmo giusto! Non applicare il tumbao delle congas al bongò!!!!! Primo, i tamburi sono troppo piccoli per poterlo fare, secondo non serve a nulla suonare le stesse cose che dovrebbe fare un altro strumento....
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ferna
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Messaggioda ferna » mar apr 01, 2003 5:20 pm

mi son spiegato male volevo dire che secondo me per suonare le percussioni ci vuole solo fantasia

yalla
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Messaggioda yalla » mer apr 02, 2003 7:27 am

Ferna... ci vuole "anche" fantasia... non solo...E' pur vero che quel che conta è il risultato, ma è con la tecnica che le tue mani fanno quello che hai in mente, e in ogni caso la fantasia, la tecnica, la bravura devono essere al servizio della musica. La prima cosa che dovrebbe imparare un percussionista è suonare insieme agli altri, meglio sarebbe imparare a suonare per FAR BALLARE: in questo modo si impara a mantenere dei ritmi stabili e a mettere la fantasia (stacchetti, variazioni, assoletti) al servizio della musica, cioè a dare "sprint" ai ballerini, insomma a far divertire di più. Personalmente: preferisco stare ad ascoltare un buon percussionista che tiene dei "groove" solidi ma divertenti piuttosto che un mostro di bravura che fa assoli dall'inizio alla fine.
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ferna
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Messaggioda ferna » mer apr 02, 2003 5:43 pm

certo uno si puo permettere di "assolare" molto solo se ce un'altro che fa il ritmo principale, da solo nn e che puo fare grandi cose naturalmente e si impara molto di meno che suonando insieme ad altri,un percussionista che nn tiene il tempo nn e un percussionista,cmq la cosa che mi piace di piu delle percussioni sono i botta e risposta


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