consiglio per un usato - dubbi su un "occasione"...

Quale marca, tipo e dimensione? Come accordare gli strumenti? Come fare la manutenzione delle congas? Come si cambia una pelle? Quali sono le meccaniche, i supporti od i microfoni migliori? Questi od altri quesiti relativi al set ed agli accessori possono essere discussi su questo forum...
Sbiccy
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Messaggioda Sbiccy » lun mag 29, 2006 4:43 pm

Ciao a tutti,avrei bisogno d un consiglio.
Stamattina sbirciando dalla vetrina d un negozio d usato che tiene anche srumenti ho intravisto una coppia di congas.
La marca e' "deep" (che a quanto ho capito non sono super..),penso il modello base con meccaniche nere e costano 199 euro con supporti inclusi.
C'e' di buono che mi sembrano tenute bene,non sono ovalizzate,i tiranti non sono consumati,le pelli sono usate ma non da buttare e non ho visto crepe.
Il problema che non mi hanno saputo dire che strumenti sono e quando ho chiesto le misure...hanno tirato fuori un metro..
???
Da una misurazione alquanto approssimativa sono risultate essere una da 30 cm piu' o meno..e l' altra 28.
Sapete dirmi che strumenti sono(a naso direi conga e quinto...uff) e le misure sono suonabili?mi sa che sono piccole... :(
Perfavore aiutatemi..avrei bisogno di recupare al piu' presto delle congas per un progettino che sta partendo(con gran spazio al djembe :D ) funky-reggae-elettronica e poi ho una gran voglia di iniziare a studiare..
Ero infatti per ora ero indirizzato proprio ad un occasione usata( per vari motivi..tra cui i soldini) e a meno che non sia proprio una pessima idea sto morendo dalla voglia di tirarle su...
Grazie a tutti.

yalla!
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Messaggioda yalla! » lun mag 29, 2006 9:24 pm

Un consiglio spassionato? LASCIALE PERDERE! Due congas di livello medio basso, con misure piccole (sì, sono proprio quinto e conga)... meglio stringere i denti e cercare qualcosa di meglio!
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"

Sbiccy
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Messaggioda Sbiccy » lun mag 29, 2006 9:51 pm

Grazie per la risposta!!Anche se in realta' me l aspettavo...effettivamente il quinto mi sembrava proprio piccolo piccolo piccolo....vabbe'...ma in pollici piu' o meno che misure sarebbero??perche' in centimetri non mi ci racapezzo proprio...
Comunque il prezzo mi attirava tanto, 200 euro la coppia...sono proprio insuonabili? :(

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mar mag 30, 2006 10:00 am

La questione delle misure è semplice: un pollice corrisponde a 2.5cm, per cui le misure standard degli strumenti di produzione industriale ( per intenderci LP) sono le seguenti: quinto 11" = 27.5cm conga 11 3/4" = 29.375cm tumba 12.5" = 31.25cm;
la misura del diametro deve essere rilevata al bordo esterno del fusto, ovviamente superiormente; le misure delle congas in questione pertanto corrispondono a quelle di un quinto e di una conga standard.
Ovviamente altri costruttori usano standard diversi, per cui puoi trovare differenze, non parliamo poi dei prodotti artigianali che possono essere "customizzati".
Per ciò che concerne la qualità non conosco la marca in questione, ma presumo possa essere uno delle tante prodotte dalle manifatture orientali; avrete notato che spesso si vedono in giro fusti uguali con marchi diversi, con conseguente confusione dell'acquirente; un caso tipico è quello dei prodotti marchiati Tempo o Tycoon che ho potuto suonare durante un soggiorno in Spagna col marchio Santa Fè: il percussionista che me li ha prestati per un concerto diceva che erano congas fatte a Valencia, ma vi assicuro che era quel modello Tycoon con tanto di finitura tipo... Kashmere!
Oggi più che mai bisognerebbe provare gli strumenti prima di comprarli!
Sebastiano

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » mar mag 30, 2006 10:09 am

Per Sbiccy: ho visto le Deep sul sito Scavino.it: sono da 10 e 11 pollici, di classica manifattura orientale, e costano...199 euro nuove con piedistallo!
Le misure mi pare che già da sole sconsiglino l'acquisto!
Io continuo a pensare che, se ci sono pochi soldi, è meglio cominciare con una conga ( la migliore che ci si possa permetter) e poi completare il set via via, ma so che non tutti sono d'accordo...
Sebastiano

Sbiccy
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Messaggioda Sbiccy » mar mag 30, 2006 11:10 am

ok,grazie a tutti mi sono persuaso...
Ma come ...costano uguali nuove ??? ?
Ma allora invece d un occasione era un inc......
Grazie comunque a tutti...la fretta e' cattiva consigliera in questi casi...stringo i denti e metto via i soldi...ciaaaaaoo :)

Percussionista Jabez

Messaggioda Percussionista Jabez » mar giu 06, 2006 6:53 pm

Wa io ne tengo una coppia deep con canestri, pagate usate 150 euro... sono un po` graffiatelle ma i tiranti sono buoni e non ci sono crepe......

Na domanda nella mia poca esperienza, ma il quinto sarebbe? e la conga? cioe` non si chiamano congas entrambi??? Forse per distinguere il diametro??? m... perdonatemi ma le ho prese qualche settimana fa e non so tante cose.....

shaddy
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Messaggioda shaddy » mer giu 07, 2006 9:16 am

Credo che la stessa risposta che ti ho dato sulla domanda di prima la posso "copiare" su questa:

"...La cosa migliore è che tu ti trovi un buon Maestro, che ti prende per mano e ti guida nei meandri di questo mondo meraviglioso che, se affrontato nel modo giusto, rimane meraviglioso, ma se preso dal verso sbagliato può trasformarsi in una giungla intricatissima dalla quale non esci più!
Questo per dirti che purtroppo poche informazioni buttate li senza un base o senza sapere almeno come ti approcci allo Strumento, non ti servono a nulla..."

Comunque il Quinto è il Tamburo più piccolo, ed ha un diametro da 11", la Conga è quello medio ed ha un diametro da 11" e 3/4 mentre il più grande è la Tumbadora che ha un diametro da 12" 1/2. Esistono anche il "Requinto" (Tamburo ancora più piccolo del quinto con un diametro da 10" o giù di li) e la "SuperTumbadora" che ha un diametro fino a 14".
Ad occhio e croce tu, nella migliore delle ipotesi, hai un QUINTO ed una CONGA, mentre nella peggiore la tue Congas sono un REQUINTO ed un QUINTO.
In ogni caso CONGAS è il termine che indica "L'Insieme die Tamburi" mentre REQUINTO, QUINTO, CONGA, TUMBADORA O SUPERTUMBADORA, sono i nomi più convenzionali dati ai singoli Tamburi in base al diametro.

I 2 Tamburi principali che devi avere di base sono CONGA (da 11"3/4) e TUMBADORA (da 12"1/2). Le misure sono in pollici in tutti i cataloghi e le marche, dunque se vai in un negozio basta che chiedi il catalogo e ti assicuri che la misura è quella giusta.
Un piccolo consiglio: PARTI COL PIEDE GIUSTO! Dunque assicurati della misura dei tuoi attuali Tamburi, se sono corretti e dunque CONGA E TUMBADORA delle misure che ti ho detto sopra allora tutto ok, ma se capisci che sono troppo piccoli valuta la possibilità di darli indietro facendoti scontare l'aquisto di 2 Tamburi corretti.

Sha' :;):
Shaddy

Ag vol dal capes...

yalla!
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Messaggioda yalla! » gio giu 08, 2006 8:51 pm

Aproffitto per dare a Jabez, al quale dò anche il benvenuto (scusate il ritardo), un paio di nozioncine sui nomi dei nostri beneamati tamburi.
Tumba, esteso in tumbadora ("lo strumento che tumba") è parola onomatopeica, abbastanza ovvia; il suono della parola richiama quello dello strumento, le consonanti TMB e TMBR sono comuni a molte lingue, come le consonanti TBL per l'area orientale.
La parola Conga in origine non indica uno strumento ma una "manifestazione" folclorica diffusasi a Cuba, dalla quale deriva un ballo: poichè per questo ballo si usava una tumba più piccola per poter essere suonata a tracolla, ecco "la tumba para la Conga".
La parola Quinto non ha nulla a che fare con la parola cinque ma deriva dall'africano "kinto" che indica l'improvvisazione, l'assolo.
:p
E' più forte di me, ogni tanto mi scappa di pare "il professore"...
OK smetto subito!
CIAO!
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Messaggioda yalla! » gio giu 08, 2006 9:00 pm

P.S.: scusandomi se vado offtopic, e se mi ripeto perchè mi pare di averlo già detto, personalmente ritengo che la tecnica del tumbao derivi proprio dal fatto di suonare una conga a tracolla, di traverso al corpo per poter suonare seguendo i ballerini per strada: la posizione del tamburo obbliga per forza ad avere una mano libera (la dx) di colpire come vuole la pelle, mentre l'altra mano (la sx) si trova obbligata a lavorare di più di polso e con movimenti poco ampi a causa del gomito che rimane molto sotto alla superficie della pelle.
Prova ne è anche il fatto che una tecnica come il tumbao si è sviluppata solo a cuba: africani e brasiliani, che pure usano tamburi molto simili alle congas, non hanno svilupato tecniche che prevedano un uso così differenziato delle due mani.
OK--- ancora il professore....
ma che ne pensate?
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Messaggioda shaddy » ven giu 09, 2006 8:06 am

Per quanto mi riguarda... mi fido! :D :p

Sha' :;):
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Messaggioda Ale77m » ven giu 09, 2006 8:30 am

yalla! ha scritto:P.S.: scusandomi se vado offtopic, e se mi ripeto perchè mi pare di averlo già detto, personalmente ritengo che la tecnica del tumbao derivi proprio dal fatto di suonare una conga a tracolla, di traverso al corpo per poter suonare seguendo i ballerini per strada: la posizione del tamburo obbliga per forza ad avere una mano libera (la dx) di colpire come vuole la pelle, mentre l'altra mano (la sx) si trova obbligata a lavorare di più di polso e con movimenti poco ampi a causa del gomito che rimane molto sotto alla superficie della pelle.
Prova ne è anche il fatto che una tecnica come il tumbao si è sviluppata solo a cuba: africani e brasiliani, che pure usano tamburi molto simili alle congas, non hanno svilupato tecniche che prevedano un uso così differenziato delle due mani.
OK--- ancora il professore....
ma che ne pensate?

Beh, è la stessa cosa che succede per il rullante: l'impostazione traditional della mano sinistra deriva dalla necessità di poter suonare lo strumento a tracolla in posizione asimmetrica.

Sebastiano
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Messaggioda Sebastiano » ven giu 09, 2006 9:05 am

D'accordo con Yalla su tutto il fronte: aggiungerei solo che come per tutti gli strumenti a percussione nati a Cuba, l'origine è africana ma poi viene influenzata e affinata dalla cultura musicale europea ( vedi tamburi Yuca di origine Bantù in origine da tronchi scavati e senza meccanica che diventano prima conga de candela con la tecnica costruttiva delle botti e poi, dagli anni 50, le congas che tutti conosciamo con la meccanica etc.); azzarderei che anche le tecniche esecutive hanno risentito della tendenza alla "complicazione" tipica degli europei, per cui non escluderei che la raffinatezza dei movimenti del palmo e delle dita risenta anche di questo fattore: non dimentichiamo che i suoni che così si ottengono sono meno forti, quindi più adatti ad accompagnare un tres o una chitarra, ma meno idonei in un frenetico ritmo africano.
Sebastiano


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